In cerca di opportunità

Amundi: sui mercati meglio restare prudenti, rischi al ribasso non ancora prezzati

Secondo Vincent Mortier e Matteo Germano l’azionario ha metabolizzato le turbolenze di marzo ma le banche regionali USA restano sotto pressione mentre condizioni finanziarie sfavorevoli aumentano i rischi

di Stefano Caratelli 12 Maggio 2023 10:47

financialounge -  Amundi Matteo Germano mercati Vincent Mortier
In generale, i mercati azionari hanno metabolizzato le turbolenze di marzo, ma le banche regionali USA restano sotto pressione senza segnali di ripresa. Intanto i mercati obbligazionari stanno iniziando a ritenere più probabile l’ipotesi di recessione in USA e l'eventualità che la Fed inizi a tagliare i tassi già da quest'anno, per il rallentamento delle tensioni inflazionistiche. Sul fronte degli utili, le aspettative rimangono eccessivamente ottimistiche, segnalando un disallineamento tra rischi di recessione e le attuali valutazioni delle azioni.

NON È IL MOMENTO DI CAMBIARE ROTTA


In questo contesto di segnali contrastanti, Vincent Mortier, Group Chief Investment Officer, e Matteo Germano, Deputy Group Chief Investment Officer, di Amundi, in un commento tratto dal Global Investment Views di Maggio 2023, avvertono che non sembra il momento di cambiare rotta. Gli investitori dovrebbero rimanere prudenti, perché le tensioni geopolitiche tra USA e Cina, lo stress sui mercati finanziari e la fiducia sono gli altri elementi chiave da monitorare. Anche se i due esperti di Amundi non ravviano problemi sistemici, le condizioni finanziarie sempre meno favorevoli stanno aumentando i rischi di ribasso “che non sono prezzati dagli attivi rischiosi”.

CRESCITA DEBOLE CON USA IN RECESSIONE


Mortier e Germano si attendono un debole outlook della crescita, con una recessione negli USA, economia debole in Europa e ripresa in Asia legata alla riapertura cinese, che non riuscirà però a compensare il rallentamento statunitense, perché finora è stata soprattutto la stessa Cina a beneficiarne. L’inflazione rallenta ma rimane vischiosa in alcune componenti dei servizi.

POSITIVI SUI TREASURY USA, VALORE IN CINA


Pur restando prudenti, secondo Mortier e Germano gli investitori che intendono costruire un portafoglio resiliente dovrebbero rimanere positivi sui Treasury USA ma valutare se spostarsi in parte su obbligazioni con scadenze più brevi, mentre nel credito meglio la prudenza sugli High Yield, soprattutto in USA per le valutazioni eccessive. Nell’azionario Amundi vede margini per un posizionamento più difensivo in Europa, mentre ravvisa del valore in Cina. Gli investitori dovrebbero inoltre rafforzare le coperture e prendere in considerazione le valute ritenute dei porti sicuri come lo yen, mentre sull’oro da un punto di vista tattico è saggio effettuare alcune prese di profitto.

IN CERCA DI OPPORTUINITÀ NELLA VARIE AREE GEOGRAFICHE


Amundi resta alla ricerca di opportunità in tutte le aree geografiche, con un approccio leggermente difensivo sul Regno Unito e prudente sui paesi europei core, ma potrebbe decidere in futuro un atteggiamento neutrale. In difesa anche sul Giappone e prudenza sugli High Yield sia in USA che in Europa, perché un peggioramento dell’economia potrebbe pesare sui flussi di cassa e la liquidità potrebbe diventare un problema. Positivi invece su alcuni segmenti Investment Grade in grado di resistere alla volatilità generata dai tassi e dall’economia.

PREFERENZA SELETTIVA PER IL DEBITO EMERGENTE


Infine, preferenza selettiva per le obbligazioni dei Paesi Emergenti in valuta locale come ad esempio quelle messicane, e anche quelle indonesiane. Per quanto riguarda le obbligazioni in valuta forte, Amundi è focalizzata su quelle High Yield che presentano maggiori opportunità di rimbalzo. Anche i bond corporate emergenti presentano valutazioni interessanti rispetto alle omologhe UE o USA. Nell’azionario, atteggiamento più costruttivo sul Brasile, alla luce dell'approccio pragmatico del presidente Lula, ma anche attenzione ai rischi relativi alle riforme fiscali.

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