La view

Columbia TI: “In Europa recessione meno probabile che negli Usa”

Il consenso economico vede ora un aumento del rischio di recessione negli Stati Uniti e una riduzione dello stesso rischio nel Regno Unito e nell'Eurozona. Si tratta di un grande cambiamento rispetto all'inizio dell'anno

di Francesco Rapetti 17 Maggio 2023 17:25

financialounge -  Columbia Threadneedle Europa mercati recessione Regno Unito USA
Attualmente il consenso economico vede un aumento del rischio di recessione negli Stati Uniti e una riduzione del medesimo rischio nel Regno Unito e nell'Eurozona. Si tratta di un grande cambiamento rispetto all'inizio dell'anno secondo Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments, quando la probabilità di recessione nei successivi 12 mesi era stimata a un notevole 90% nel Regno Unito, all'80% in Europa e al 60% negli Stati Uniti.

DISOCCUPAZIONE IN RIALZO


La scorsa settimana si è, infatti, assistito a un drammatico balzo nelle richieste di disoccupazione iniziali negli Stati Uniti e in passato un simile movimento è stato seguito da una recessione; tuttavia, sembra che tale movimento rifletta una frode nel Massachusetts e una ricerca di Deutsche Bank suggerisce che la tendenza al rialzo delle richieste di disoccupazione, che ha caratterizzato il 2023 fino ad oggi, tenderà a scomparire se si tiene conto di queste richieste fraudolente.

RISCHIO BANCHE REGIONALI USA


I timori di molti, Steven Bell compreso, che i problemi delle banche regionali statunitensi possano portare a una contrazione del credito sono stati smentiti da nuovi dati la scorsa settimana. Sia l'indagine della Fed sui funzionari di prestito senior, che l'indagine sulle piccole imprese, non hanno mostrato un calo della disponibilità di credito. Anzi, hanno evidenziato il contrario.

RISCHIO RECESSIONE CONCRETO


Quindi gli economisti si stanno sbagliando sul rischio di recessione negli Stati Uniti? No secondo il parere di Bell, che rimane fedele alla previsione di una recessione statunitense entro la fine dell'anno. La stretta creditizia potrebbe essere stata evitata, ma la stretta è ancora in corso. Il credito può risultare ancora disponibile, ma le condizioni sono molto più onerose e gli aumenti dei tassi avranno un loro impatto. I mutuatari stanno riducendo la domanda di credito e i consumatori sono a corto di risorse.

EU E REGNO UNITO


Se gli Stati Uniti entreranno in recessione entro la fine dell'anno, il Regno Unito e l'Europa seguiranno il loro esempio? Columbia TI ritiene che i dati economici continueranno a migliorare in Europa e nel Regno Unito nel corso del 2023. In entrambi i paesi la fiducia dei consumatori sta migliorando, grazie al calo dei prezzi dell'energia, e questo potrebbe portare a un aumento della spesa. Probabilmente sì potranno vedere queste tendenze replicarsi anche nelle imprese.

IL PUNTO SUI MERCATI FINANZIARI


La recessione negli Stati Uniti comporterà probabilmente un calo delle azioni statunitensi e, dato l'umore ribassista prevalente tra gli analisti e gli investitori, qualsiasi calo dovrebbe rivelarsi modesto. Tuttavia, è probabile che le azioni degli Stati Uniti sottoperformino rispetto a quelle dell'Europa e del Regno Unito. In secondo luogo, i tassi d'interesse statunitensi dovrebbero scendere entro la fine dell'anno, anche se prima saliranno ulteriormente. Ciò significa che il rimbalzo del dollaro della scorsa settimana dovrebbe rivelarsi temporaneo. Pertanto, dopo qualche oscillazione, le obbligazioni statunitensi dovrebbero recuperare.

Trending