I danni del maltempo
Coldiretti: “Oltre 5mila aziende colpite dall’alluvione”
Il settore più colpito è quello dell’ortofrutta che in Emilia-Romagna vale 1,2 miliardi di euro. Il presidente della Coldiretti, Prandini: “Serve un decreto legge speciale per risorse congrue ad affrontare i danni subiti”
di Fabrizio Arnhold 18 Maggio 2023 10:37
I danni sono incalcolabili. Oltre 5mila aziende agricole allagate, con serre, vivai e stalle dove si contano animali affogati e decine di migliaia di ettari allagati di vigne, kiwi, susine, pere, mele, ortaggi e creali e strutture di lavorazione dei prodotti agricoli. Il bilancio del monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’alluvione in Romagna è pesante. Si registrano dispersi e vittime anche tra gli agricoltori.
“Ci sono difficoltà - sottolinea la Coldiretti - anche a garantire l'alimentazione degli animali allevati anche perché è stato compromesso il foraggio e manca l'acqua per abbeverarli nelle zone collinari con problemi di viabilità per i danni alle infrastrutture rurali a causa di frane e smottamenti”. Il settore più colpito è quello dell’ortofrutta, con il lento deflusso dell’acqua rimasta nei frutteti che soffoca le radici degli alberi, fino a farle marcire.
Il rischio è quello di far scomparire intere piantagioni che impiegheranno anni prima di tornare produttive. “Si rischia di mandare in crisi una intera filiera fatta di agricoltura e delle aziende di trasformazione della frutta e degli ortaggi che fanno della Romagna la fruit valley italiana, con la produzione lorda vendibile dell’ortofrutta che vale nella regione 1,2 miliardi di euro”, prosegue la Coldiretti.
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Difficile fare una stima esatta dei danni. “Adesso la priorità è mettere in salvo le vite umane, ma da subito occorre mettere in campo ogni azione utile finalizzata alla ripresa economica e produttiva, poiché è in gioco la sopravvivenza stessa di centinaia di imprese e delle lavoratrici e lavoratori che da esse dipendono", commenta il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini. "Bene i provvedimenti di sospensione degli obblighi in materia fiscale, contributiva e i procedimenti giudiziari annunciati dal governo, ma riteniamo necessario un decreto legge speciale da parte dell'esecutivo e il relativo stanziamento di risorse congrue ad affrontare i danni subiti", conclude.
ORTOFRUTTA SETTORE PIÙ COLPITO
“Ci sono difficoltà - sottolinea la Coldiretti - anche a garantire l'alimentazione degli animali allevati anche perché è stato compromesso il foraggio e manca l'acqua per abbeverarli nelle zone collinari con problemi di viabilità per i danni alle infrastrutture rurali a causa di frane e smottamenti”. Il settore più colpito è quello dell’ortofrutta, con il lento deflusso dell’acqua rimasta nei frutteti che soffoca le radici degli alberi, fino a farle marcire.
PIANTAGOINI A RISCHIO
Il rischio è quello di far scomparire intere piantagioni che impiegheranno anni prima di tornare produttive. “Si rischia di mandare in crisi una intera filiera fatta di agricoltura e delle aziende di trasformazione della frutta e degli ortaggi che fanno della Romagna la fruit valley italiana, con la produzione lorda vendibile dell’ortofrutta che vale nella regione 1,2 miliardi di euro”, prosegue la Coldiretti.
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Difficile fare una stima esatta dei danni. “Adesso la priorità è mettere in salvo le vite umane, ma da subito occorre mettere in campo ogni azione utile finalizzata alla ripresa economica e produttiva, poiché è in gioco la sopravvivenza stessa di centinaia di imprese e delle lavoratrici e lavoratori che da esse dipendono", commenta il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini. "Bene i provvedimenti di sospensione degli obblighi in materia fiscale, contributiva e i procedimenti giudiziari annunciati dal governo, ma riteniamo necessario un decreto legge speciale da parte dell'esecutivo e il relativo stanziamento di risorse congrue ad affrontare i danni subiti", conclude.
