Investimenti sostenibili

GAM: Il settore finanziario può svolgere un ruolo guida per combattere la perdita di biodiversità

Mentre l'engagement giocherà senza dubbio una funzione chiave nel guidare la transizione, in campo finanziario il focus è sul potenziale dei green bond e delle obbligazioni sostenibili per allocare il capitale

di Leo Campagna 21 Maggio 2023 15:00

financialounge -  ESG GAM investimenti Stephanie Maier
Come evidenziato alle ultime due edizioni della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26 e COP27), la perdita di risorse naturali e il cambiamento climatico sono strettamente collegati: fallire in un ambito avrà significative ripercussioni sull'altro e per raggiungere il net zero sarà necessario affrontarli entrambi. “Gli ecosistemi fiorenti contribuiscono a rallentare il riscaldamento globale, dal momento che gli oceani e la terraferma fungono da importanti serbatoi di carbonio. Al contrario, il riscaldamento del pianeta aggrava la perdita di biodiversità, allontanando gli animali dai loro habitat e distruggendo gli ecosistemi sani” fa sapere Stephanie Maier, Global Head of Sustainable and Impact Investment di GAM Investments.

IL QUADRO GLOBALE PER LA BIODIVERSITÀ (GBF)


Le pressioni del settore privato hanno contribuito all'importante Quadro Globale per la Biodiversità (GBF). Questo framework, firmato a Montreal lo scorso anno, delinea la direzione da seguire per le autorità di regolamentazione, esattamente come ha stabilito l'Accordo di Parigi nel 2015. Impegna le nazioni a proteggere il 30% della Terra entro il 2030, insieme ad altri 22 obiettivi, e di fatto riconosce il valore della tutela della natura.

MOLTI SETTORI DOVRANNO CAMBIARE


In quest’ottica, molti settori dovranno cambiare a cominciare dall’alimentare che è, forse, attualmente il maggiore responsabile della perdita di risorse naturali a livello mondiale, oltre ad essere responsabile di un terzo delle emissioni globali. “Il settore finanziario può condizionare un cambiamento significativo lungo tutta la filiera alimentare, dal modo in cui gli alimenti vengono prodotti alle modalità di vendita e distribuzione, incoraggiando la tracciabilità e altre iniziative all’avanguardia in linea con gli obiettivi di ripetto del clima e dell’ambiente” spiega Maier.

LA TASK FORCE ON NATURE-RELATED FINANCIAL DISCLOSURES (TNFD)


La manager ammette che le metriche sulla natura siano intrinsecamente più complesse, tuttavia è possibile che siano messi a punto strumenti e metodi di rendicontazione e divulgazione simili a quelli elaborati per il clima per aiutare ad affrontare la perdita di risorse naturali. “Un primo riscontro in questo senso è il nuovo quadro della Task Force on Nature-Related Financial Disclosures (TNFD) che agevola le aziende e i finanziatori a valutare e ad agire sul loro impatto sulla natura, come hanno fatto con la Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD), la cui pubblicazione è prevista per settembre. Da notare poi come anche negli standard di rendicontazione dell'International Sustainability Standards Board (ISSB) sia stato indicato che sarà rispecchiato il valore "fondamentale" della natura” specifica Maier.

IL RUOLO CHIAVE DELL’ENGAGEMENT E DEI GREEN BOND


Secondo la manager se l'engagement giocherà senza dubbio un ruolo chiave nel guidare il cambiamento, dal punto di vista dei finanziamenti, il focus è sui green bond e le obbligazioni sostenibili che hanno un potenziale significativo per allocare il capitale. Stesso discorso per le opportunità di innovazione che hanno molteplici possibilità di sviluppo come l'uso del telerilevamento, le modalità alternative di coltivare il cibo e l’utilizzo dell'intelligenza artificiale. In parallelo sta crescendo un mercato della biodiversità che emula gli attuali mercati dei crediti di carbonio. “L'Australia ha inaugurato un sistema in cui i certificati di biodiversità possono essere scambiati in modo simile ai crediti di carbonio: una recente ricerca di PwC stima un valore di 137 miliardi di dollari entro il 2050” sottolinea la manager di GAM.

L’UNICA STRADA PER CREARE UN’ECONOMIA COSTRUITA PER DURARE


La dipendenza dalla natura dei sistemi alimentari, degli edifici e delle infrastrutture, dei medicinali e di molti servizi essenziali è evidente ed occorre dare priorità all’ambiente e alle specie che lo abitano. “Proteggere la natura è una componente fondamentale nella creazione di un futuro più sostenibile e strettamente interconnessa con il raggiungimento di una giusta transizione verso il net zero. L’unica strada per creare un'economia veramente costruita per durare” conclude la Global Head of Sustainable and Impact Investment di GAM Investments.

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