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Perché secondo RBC BlueBay AM il 2023 può essere l'anno del riscatto per i mercati emergenti
I progressi delle economie in via di sviluppo, i rendimenti allettanti, il miglioramento della bilancia commerciale e la sottovalutazione delle valute locali rendono i mercati emergenti un’attraente asset class
di Leo Campagna 22 Maggio 2023 11:27
Dopo un 2022 in cui sono risultate tra le asset class finanziarie più penalizzate, i mercati emergenti mostrano ora prospettive più interessanti. A loro favore giocano molteplici fattori a cominciare dal diverso ciclo dei tassi di interesse. “Le banche centrali di molti dei principali Paesi in via di sviluppo si sono mosse in anticipo, in media 18 mesi prima che le economie sviluppate iniziassero ad alzare i tassi. Un approccio precauzionale che ha raffreddato l'inflazione, ha sostenuto la fiducia degli investitori e le valute” fanno sapere gli esperti di RBC BlueBay Asset Management.
Dopo 10 anni in cui le valute emergenti hanno vissuto situazioni piuttosto contrastanti che hanno scoraggiato gli investitori, ora sembra essere finalmente arrivato il loro momento alla luce del fatto che si sono svalutate in media tra il 50% e il 60% nell'ultimo decennio, e adesso evidenziano tassi di rendimento molto attraenti. Nel frattempo l’azione in anticipo sui tassi messa in campo dalle banche centrali ha consentito di raggiungere il picco dell'inflazione nella maggior parte dei paesi emergenti e ora si assiste a un carovita al ribasso con una traiettoria in discesa.
Altrettanto rilevante poi il rincaro dei prezzi delle materie prime che ha migliorato la bilancia dei pagamenti per molte economie emergenti. Inoltre, diversi Paesi hanno ridotto le importazioni. La combinazione virtuosa di queste due dinamiche ha propiziato eccedenze nella bilancia commerciale che possono essere impiegate per ridurre lo stock esistente di debito estero. Per quanto riguarda poi la geopolitica che ha dominato il mercato emergente anche nel 2022 con l'invasione russa dell'Ucraina, RBC BlueBay AM reputa possibile quest’anno un accordo negoziato tra Mosca e Kiev. Il che potrebbe comportare una riduzione dei prezzi dell'energia e, a cascata, una moderazione dell'inflazione globale e un minor rischio al rialzo dei tassi globali.
Non mancano, tuttavia, anche i rischi. I Paesi di frontiera, che evidenziano una minore solidità finanziaria e sono suscettibili di ristrutturazione, scontano già nelle quotazioni del loro debito le potenziali difficoltà di finanziamento. Anche un’elevata volatilità causata dai tassi statunitensi (nonostante il case base di RBC BlueBay AM preveda che i saggi USA oscillino in un range circoscritto) costituisce un'altra possibile fonte di pericolo. Infine, la crescita è stata frenata dall’azione preventiva sui tassi di interesse promossa da molte banche centrali dei mercati emergenti per scongiurare l'inflazione. Ne hanno risentito le disponibilità dei consumatori in alcuni paesi, con ripercussioni negative per quelle aziende che risultano più dipendenti dai consumi voluttuari
In prospettiva pur tenendo conto di un potenziale contesto di elevata volatilità, RBC BlueBay Asset Management ha identificato una serie di fattori a sostengo dei mercati emergenti capace di contrastare e superare alcuni potenziali rischi. “Nel complesso il set di opportunità dei mercati emergenti quest’anno ci appare promettente al punto che non si può escludere che possa registrare alcune delle ottime performance a cui abbiamo assistito negli ultimi anni” concludono gli esperti di RBC BlueBay Asset Management.
VALUTE PRONTE AL RECUPERO E INFLAZIONE IN DISCESA
Dopo 10 anni in cui le valute emergenti hanno vissuto situazioni piuttosto contrastanti che hanno scoraggiato gli investitori, ora sembra essere finalmente arrivato il loro momento alla luce del fatto che si sono svalutate in media tra il 50% e il 60% nell'ultimo decennio, e adesso evidenziano tassi di rendimento molto attraenti. Nel frattempo l’azione in anticipo sui tassi messa in campo dalle banche centrali ha consentito di raggiungere il picco dell'inflazione nella maggior parte dei paesi emergenti e ora si assiste a un carovita al ribasso con una traiettoria in discesa.
POSSIBILE QUEST’ANNO UN ACCORDO NEGOZIATO TRA MOSCA E KIEV
Altrettanto rilevante poi il rincaro dei prezzi delle materie prime che ha migliorato la bilancia dei pagamenti per molte economie emergenti. Inoltre, diversi Paesi hanno ridotto le importazioni. La combinazione virtuosa di queste due dinamiche ha propiziato eccedenze nella bilancia commerciale che possono essere impiegate per ridurre lo stock esistente di debito estero. Per quanto riguarda poi la geopolitica che ha dominato il mercato emergente anche nel 2022 con l'invasione russa dell'Ucraina, RBC BlueBay AM reputa possibile quest’anno un accordo negoziato tra Mosca e Kiev. Il che potrebbe comportare una riduzione dei prezzi dell'energia e, a cascata, una moderazione dell'inflazione globale e un minor rischio al rialzo dei tassi globali.
I POTENZIALI RISCHI
Non mancano, tuttavia, anche i rischi. I Paesi di frontiera, che evidenziano una minore solidità finanziaria e sono suscettibili di ristrutturazione, scontano già nelle quotazioni del loro debito le potenziali difficoltà di finanziamento. Anche un’elevata volatilità causata dai tassi statunitensi (nonostante il case base di RBC BlueBay AM preveda che i saggi USA oscillino in un range circoscritto) costituisce un'altra possibile fonte di pericolo. Infine, la crescita è stata frenata dall’azione preventiva sui tassi di interesse promossa da molte banche centrali dei mercati emergenti per scongiurare l'inflazione. Ne hanno risentito le disponibilità dei consumatori in alcuni paesi, con ripercussioni negative per quelle aziende che risultano più dipendenti dai consumi voluttuari
UN SET DI PROMETTENTI OPPORTUNITA’
In prospettiva pur tenendo conto di un potenziale contesto di elevata volatilità, RBC BlueBay Asset Management ha identificato una serie di fattori a sostengo dei mercati emergenti capace di contrastare e superare alcuni potenziali rischi. “Nel complesso il set di opportunità dei mercati emergenti quest’anno ci appare promettente al punto che non si può escludere che possa registrare alcune delle ottime performance a cui abbiamo assistito negli ultimi anni” concludono gli esperti di RBC BlueBay Asset Management.