Asset allocation
BlackRock preferisce il credito privato, ma anche l’azionario quotato
Nell’ultimo Weekly Market Commentary su mercato e temi d’investimento il BlackRock Investment Institute delinea le opportunità di ritorno nel nuovo regime di aumentata volatilità macroeconomica e di mercato
di Stefano Caratelli 24 Maggio 2023 15:51
Preferenza per il credito privato rispetto a quello in titoli quotati per il maggior potenziale di ritorno a lungo termine, mentre nell’azionario la preferenza va invece alle società quotate in quanto il rischio a medio termine sta scendendo. L’azionario USA ha toccato i massimi del 2023 su speranze che si raggiunga l’accordo sul tetto al debito federale, mentre sull’obbligazionario i rendimenti sono saliti su attese contrastanti sui tassi, tra nuovi rialzi e pause se non tagli già quest’anno, a fronte di una persistente pressione salariale. Sono le indicazioni dell’ultimo commento settimanale del BlackRock Investment Institute che vede opportunità di reddito nel nuovo regime di maggior volatilità macro e di mercato.
Le turbolenze bancarie hanno ridisegnato le opportunità di reddito portando la grande casa a preferire il credito privato su un orizzonte strategico di cinque e più anni, nella convinzione che possa riempiere il vuoto aperto dalla ritirata di alcuni istituti, offrendo rendimenti potenzialmente attraenti agli investitori. Come in un’immagine allo specchio, sull’azionario la preferenza va invece ai titoli quotati, che si sono ri-prezzati maggiormente rispetto a mercati come il private equity, mentre il rischio sta rientrando su un orizzonte di medio termine.
BlackRock spiega che la preferenza assegnata al credito privato anche perché i rendimenti delle erogazioni dirette di prestiti sono aumentati offrendo agli investitori una miglior compensazione per il rischio, anche in presenza di una minor qualità. I rendimenti nel segmento Investment Grade sono calati dai massimi ma potrebbero risalire. Il sovrappeso del credito privato è anche il risultato di un passaggio alla neutralità sull’Investment Grade globale. Ma, avverte BlackRock, I mercati private sono complessi, con rischi e volatilità elevati, e non sono alla portata di tutti gli investitori.
Il settore del credito quotato sotto forma di bond o indici risente invece della stretta seguita alle turbolenze bancarie, che possono però aver aperto vantaggi al credito privato: la competizione per i depositi ha aumenterà la pressione sulle banche costringendole a ridurre le erogazioni, e aprendo così spazi per un ruolo maggiore per i prestiti non bancari e il credito privato in generale. Si tratta di una vasta gamma di investimenti, dai prestiti diretti al debito per infrastrutture. BlackRock si focalizza sul primo segmento, fatto soprattutto di tasso variabile, che si accoda alla politica monetaria, destinata a restare ‘tirata’.
Il credito privato offre vantaggi anche ai prenditori, per i quali è più facile trattare con un singolo prestatore che non con un ampio gruppo di banche, mentre consente anche la scelta di tempi favorevoli rispetto a quelli dettati dal mercato dei bond quotati. E questo crea opportunità di investimento, con prezzi e condizioni più attraenti. La qualità del prenditore è la chiave, per cui BlackRock mantiene un atteggiamento prudenziale in considerazione delle perdite potenziali da default. Ma anche con questa avvertenza, l’ampia gamma di opportunità di questo mercato giustifica la preferenza per il credito privato.
La visione strategica sull’azionario di BlackRock è l’immagine allo specchio di quella sul credito, con una preferenza per gli asset quotati rispetto a quelli privati. L’azionario dei Paesi Emergenti viene sovrappesato su un orizzonte strategico, ma sottopesato sull’arco tattico di 6-12 mesi ancora soggetto a difficoltà, che possono derivare proprio dalla pressione esercitate dalla stretta creditizia.
BlackRock resta invece in sottopeso sull’azionario non quotato, come il private equity, che ha iniziato a riprezzare un ambiente macroeconomico più sfavorevole, ma non ancora quanto hanno fatto le azioni quotate sui mercati regolamentati.
LE CRISI BANCARIE HANNO RIDISEGNATO LE OPPORTUNITÀ
Le turbolenze bancarie hanno ridisegnato le opportunità di reddito portando la grande casa a preferire il credito privato su un orizzonte strategico di cinque e più anni, nella convinzione che possa riempiere il vuoto aperto dalla ritirata di alcuni istituti, offrendo rendimenti potenzialmente attraenti agli investitori. Come in un’immagine allo specchio, sull’azionario la preferenza va invece ai titoli quotati, che si sono ri-prezzati maggiormente rispetto a mercati come il private equity, mentre il rischio sta rientrando su un orizzonte di medio termine.
MIGLIOR COMPENSAZIONE PER IL RISCHIO
BlackRock spiega che la preferenza assegnata al credito privato anche perché i rendimenti delle erogazioni dirette di prestiti sono aumentati offrendo agli investitori una miglior compensazione per il rischio, anche in presenza di una minor qualità. I rendimenti nel segmento Investment Grade sono calati dai massimi ma potrebbero risalire. Il sovrappeso del credito privato è anche il risultato di un passaggio alla neutralità sull’Investment Grade globale. Ma, avverte BlackRock, I mercati private sono complessi, con rischi e volatilità elevati, e non sono alla portata di tutti gli investitori.
APERTI SPAZI IMPORTANTI PER IL CREDITO PRIVATO
Il settore del credito quotato sotto forma di bond o indici risente invece della stretta seguita alle turbolenze bancarie, che possono però aver aperto vantaggi al credito privato: la competizione per i depositi ha aumenterà la pressione sulle banche costringendole a ridurre le erogazioni, e aprendo così spazi per un ruolo maggiore per i prestiti non bancari e il credito privato in generale. Si tratta di una vasta gamma di investimenti, dai prestiti diretti al debito per infrastrutture. BlackRock si focalizza sul primo segmento, fatto soprattutto di tasso variabile, che si accoda alla politica monetaria, destinata a restare ‘tirata’.
VANTAGGI ANCHE PER I PRENDITORI
Il credito privato offre vantaggi anche ai prenditori, per i quali è più facile trattare con un singolo prestatore che non con un ampio gruppo di banche, mentre consente anche la scelta di tempi favorevoli rispetto a quelli dettati dal mercato dei bond quotati. E questo crea opportunità di investimento, con prezzi e condizioni più attraenti. La qualità del prenditore è la chiave, per cui BlackRock mantiene un atteggiamento prudenziale in considerazione delle perdite potenziali da default. Ma anche con questa avvertenza, l’ampia gamma di opportunità di questo mercato giustifica la preferenza per il credito privato.
AZIONARIO EMERGENTE IN SOVRAPPESO STRATEGICO, MA NON TATTICO
La visione strategica sull’azionario di BlackRock è l’immagine allo specchio di quella sul credito, con una preferenza per gli asset quotati rispetto a quelli privati. L’azionario dei Paesi Emergenti viene sovrappesato su un orizzonte strategico, ma sottopesato sull’arco tattico di 6-12 mesi ancora soggetto a difficoltà, che possono derivare proprio dalla pressione esercitate dalla stretta creditizia.
PRIVATE EQUITY IN SOTTOPESO
BlackRock resta invece in sottopeso sull’azionario non quotato, come il private equity, che ha iniziato a riprezzare un ambiente macroeconomico più sfavorevole, ma non ancora quanto hanno fatto le azioni quotate sui mercati regolamentati.