L'apertura dei mercati

La locomotiva tedesca si è fermata, Germania ufficialmente in recessione

Seconda contrazione consecutiva per il Pil tedesco con un calo dello 0,3% nel primo trimestre. Sui listini europei continua a pesare anche il confronto sul tetto del debito Usa. A Piazza Affari bene Generali dopo i conti

di Antonio Cardarelli 25 Maggio 2023 09:16

financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari
Avvio debole per i listini europei con Piazza Affari che segna un calo dello 0,15% nelle prime battute. Sull'azionario milanese apre in positivo Generali dopo che il gruppo ha chiuso il primo trimestre con un risultato operativo a 1,8 mld (+22%) e un utile a 1,22 mld (+49%).

GERMANIA IN RECESSIONE TECNICA


In Europa pesa il dato sul Pil tedesco. La prima economia del Vecchio Continente è scivolata ufficialmente in recessione con il prodotto interno lordo in calo dello 0,3% nel primo trimestre 2023. Si tratta della seconda battuta d’arresto dopo quella di fine 2022 (-0,5%), un dato che certifica l’entrata in recessione. A causare il calo del Pil, tra le altre cose, la minore spesa dei privati, dovuta anche all’aumento dell’inflazione. Sempre in Germania, migliora ma resta in un terreno ampiamente negativo il clima di fiducia dei consumatori. L'istituto prevede un indice a -24,2 punti per giugno, in aumento di 1,6 punti su mese.

DIBATTITO SUL DEBITO USA


Le trattative tra repubblicani e democratici sul debito continuano a pesare su Wall Street e, di riflesso, sulle Borse globali. L’agenzia Fitch, proprio alla luce si questo scontro, ha messo sotto osservazione il rating del debito americano, attualmente AAA, con implicazioni negative. Le due parti sono ancora distanti, ma lo speaker della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy, si è comunque detto fiducioso sulla possibilità di fare "progressi" verso un'intesa. Il rischio, per gli Stati Uniti, è quello di finire per la prima volta in default già all'inizio di giugno, come confermato dalla segretaria al Tesoro, Janet Yellen. Ma anche dalla Casa Bianca arrivano segnali di miglioramento sulla possibilità di trovare un accordo.

ATTACCO HACKER CINESE CONTRO GLI USA


Sempre negli Usa l’attenzione rimane concentrata sulle decisioni della Federal Reserve, che potrebbe continuare ad alzare i tassi d’interesse per frenare l’inflazione. Dai verbali dell’ultima riunione è emerso che i banchieri sono divisi sulle prossime mosse da compiere, con la maggioranza favorevole a una pausa nel rialzo dei tassi d'interesse. Torna a salire la tensione tra Cina e Usa dopo l’annuncio di Microsoft del rilevamento di un attacco hacker (da parte di un gruppo vicino al governo cinese) alle infrastrutture dell’isola di Guam e degli Stati Uniti. Secondo Microsoft l’obiettivo è interrompere le comunicazioni critiche in caso di crisi. L’attacco è stato condotto dal gruppo Volt Typhoon.

TOKYO TORNA IN VERDE


Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo, dopo due sedute consecutive in rosso. L'indice Nikkei ha terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,4 per cento grazie ai conti positivi di Nvidia, che ha trascinato l’intero comparto elettronico e dei semiconduttori con un rialzo del 30% negli scambi after-hours. Sul valutario ancora acquisti sul dollaro, con l'euro a 1,0734. Debole il petrolio (Brent a 78,16 dollari, -0,25%) mentre il gas segna un primo prezzo a 28 euro al MWh ad Amsterdam (+0,7%).

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