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AllianceBernstein: investire in azioni in tempi difficili, cosa insegnano le trimestrali

Gli esperti di AllianceBernstein analizzano in particolare il settore dei beni di consumo, della tecnologia e della sanità, spiegando come selezionare titoli e aziende in grado di performare anche in un quadro avverso

di Stefano Caratelli 29 Maggio 2023 17:12

financialounge -  AllianceBernstein Dev Chakrabarti mercati
La stagione delle trimestrali ha mostrato quanto sia difficile il contesto per aziende e investitori. I gestori non possono permettersi di incentrare una strategia sui fattori di slancio a favore di un determinato settore nell'immediato. Ma alcune imprese hanno maggiori possibilità di altre. Si tratta di società con chiari driver di crescita secolari che difficilmente saranno frenati dall'incertezza macro. Finché l'inflazione rimarrà elevata, il pricing power continuerà ad essere importante, e appena inizierà a diminuire, bisognerà assicurarsi che anche le aziende dotate di questo fattore beneficino di una crescita robusta. Le società con prodotti indispensabili saranno avvantaggiate anche in una situazione difficile, e quelle capaci di ridurre i costi, con un indebitamento contenuto e una situazione patrimoniale solida si troveranno in una posizione migliore.

GLI OSTACOLI MACRO FRENANO LA CRESCITA


Sono le indicazioni di AllianceBernstein in un blog titolato “Imparare dagli utili: gli ostacoli macro frenano la crescita”, firmato da James T. Tierney, Jr.| Chief Investment Officer—Concentrated US Growth, e da Dev Chakrabarti, Chief Investment Officer—Concentrated Global Growth, che suggeriscono di investire in società growth dal profilo difensivo, in grado di produrre solidi risultati e rendimenti di fronte alle  avversità. Gli esperti di AllianceBernstein analizzano in particolare le prospettive dei settori dei beni di consumo, della tecnologia e della sanità, avvertendo che gli investitori che si attengono a parametri chiari saranno nelle condizioni di creare portafogli resilienti.

LE SPINTE CONTRASTANTI DI TASSI E INFLAZIONE ELEVATI


La stagione degli utili del primo trimestre ha mostrato che le spinte contrastanti di tassi e inflazione elevati stanno intensificando le difficoltà per le imprese, impedendo di scovare fonti di crescita resilienti. Gli investitori che cercavano chiarezza sull'economia e sulla redditività sono rimasti delusi, anche se circa tre quarti delle società a livello globale hanno battuto le aspettative. L'asticella infatti era bassa, e la maggior parte non ha rivisto al rialzo le stime per l'intero anno.

VINCITORI E VINTI NELLA CRESCITA DEGLI UTILI


Nei mercati globali come gli USA, sei settori hanno dato un contributo positivo alla crescita degli utili e cinque un contributo negativo. Il settore dei beni voluttuari ha fornito un apporto determinante, mentre informatica e sanità hanno invece pesato sulla dinamica, anche se alcuni segmenti industriali continuano a dar prova di vigore. E nonostante i recenti fallimenti bancari, la crescita degli utili è stata sostenuta soprattutto dai titoli finanziari, poiché tendono in genere a prosperare in un contesto di tassi elevati.

BENI DI CONSUMO ESSENZIALI E NON


Nel campo dei beni di consumo, secondo AllianceBernstein è improbabile che si riducano gli acquisti di prodotti essenziali, ma la spesa discrezionale non essenziale inizia a dare segni di cedimento. Gli investitori devono distinguere tra aziende dotate di una massa critica di prodotti indispensabili, e altre le cui linee di prodotti meno essenziali potrebbero essere penalizzate dalla maggiore parsimonia dei consumatori. Questo richiede un'analisi rigorosa. Anche i consumatori europei si trovano in una situazione difficile, mentre in Cina continuano a spendere senza esitazioni, dando o impulso ad alcuni marchi globali, come LVMH e L'Oréal.

NELLA TECNOLOGIA ARRIVA LA SPINTA DELL’IA


Anche il settore tecnologico è soggetto a tendenze contrastanti, con la spesa informatica per l'acquisto di PC e servizi di comunicazione che si è indebolita. Anche la spesa per il cloud rallenta, ma la crescita in termini assoluti è stata migliore del previsto.  Nel frattempo, la rivoluzione dell'Intelligenza Artificiale ha alimentato le speranze del settore, con l'innovazione che procede a un ritmo senza precedenti. La sua diffusione, secondo gli esperti di AllianceBernstein, darà vita a una nuova ondata di spesa e imprese di diversi settori, dai servizi informatici, ai semiconduttori al software, potrebbero giocare un ruolo determinante.

NELLA SANITÀ LA SPESA È RIPARTITA


I titoli sanitari infine hanno registrato risultati deludenti, ma con la ripresa post-Covid si cominciano a scorgere tendenze positive, con la gente che torna dal medico e in ospedale. Nel primo trimestre il tasso mediano di crescita dei ricoveri è raddoppiato. A parere degli esperti di AllianceBernstein, la spesa per prodotti e servizi sanitari non dovrebbe risentire del deterioramento macroeconomico, mentre le imprese del settore sono in genere ben capitalizzate. Di conseguenza, alcuni titoli sanitari sembrano offrire caratteristiche difensive a fronte di condizioni più impegnative.

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