Lo scenario

Capital Group: in Usa recessione lieve ma poi forte ripresa trainata dai consumi

Capital Group in un’analisi di Jared Franz spiega che un’inflazione comunque in rientro e bilanci delle famiglie in salute dovrebbero spingere la spesa in molti settori, dai viaggi all’immobiliare ai beni durevoli

di Stefano Caratelli 30 Maggio 2023 20:00

financialounge -  Capital Group inflazione Jared Franz recessione
I solidi fondamentali del mercato del lavoro, i bilanci delle famiglie e un'inflazione moderata potrebbero portare gli USA a una crescita del 3,0% dei beni di consumo, un dato è essenziale visto che i consumi rappresentano circa il 67% dell'economia. Una recessione causerà una certa contrazione del mercato del lavoro ma poi registrerà una ripresa. Solidità dei salari e fiducia dei consumatori potrebbero stimolare la spesa dando impulso a una serie di settori, tra cui viaggi e tempo libero, mentre la ripresa del mercato immobiliare potrebbe sostenere la spesa edilizia e per altri beni durevoli, come gli elettrodomestici. In passato.

PROSSIMA RIPRESA PIÙ FORTE DEL PREVISTO


Sono le indicazioni di Capital Group, che spiega perché la prossima ripresa potrebbe rivelarsi più forte del previsto in un’analisi dell’economista Jared Franz, che ricorda come il mercato azionario abbia sempre avuto la tendenza ad anticipare le riprese, precedendo qualsiasi svolta dell'economia. Secondo Franz, se ci sarà, la ripresa sarà più forte rispetto ai cicli precedenti per due ragioni: potrebbe non essere necessaria una riduzione della leva finanziaria come nella crisi finanziaria globale, e il settore del consumo USA è forte rispetto ai cicli passati e sarebbe sostenuto da una moderazione dell'inflazione.

SOLIDI FONDAMENTALI DEL MERCATO DEL LAVORO


Secondo l’esperto di Capital Group, solidi fondamentali del mercato del lavoro, bilanci delle famiglie e inflazione moderata potrebbero portare a una crescita del 3,0% dei beni di consumo USA, dando impulso a una serie di settori, tra cui quello dei viaggi e del tempo libero. Gli aggressivi rialzi della Fed per contrastare la persistente inflazione ha aumentato il rischio di recessione, aumentato anche dalle recenti turbolenze bancarie che probabilmente causeranno a un inasprimento delle condizioni del credito.

PIL USA VERSO CONTRAZIONE LIMITATA ALL’1%


Franz ritiene di essere già in procinto di una recessione. Con l'inflazione ancora sopra l'obiettivo del 2% e un mercato del lavoro rigido, la Fed ha ancora molto lavoro da fare, ma proprio alla luce dei recenti dissesti bancari potrebbe adottare un approccio più moderato, pur restando pronta a rialzare i tassi finché l'inflazione non rallenterà. Al momento Capital Group prevede un calo dell'1,0% del PIL, che verrebbe considerato una "lieve" recessione. L'indebolimento del mercato immobiliare è un altro fattore di rischio. Capital Group si aspetta un ulteriore ribasso dei prezzi del 10%, per poi riprendere slancio, che contribuirà a limitare l'eventuale deterioramento dei bilanci delle famiglie, fornendo impulso alla fiducia dei consumatori.

CATALIZZATORI FONDAMENTALI PER UNA RIPARTENZA ROBUSTA


La ripresa che seguirà sarà più forte rispetto ai cicli precedenti, sottolinea Franz citando il fatto che potrebbe non essere necessaria una riduzione della leva finanziaria su larga scala, mentre i consumi USA sono forti rispetto ai cicli passati: mercati del lavoro sano, crescita dei salari e ricchezza delle famiglie dovrebbero essere catalizzatori fondamentali per una ripresa più robusta. Con il rallentamento dell'economia, la disoccupazione aumenterà ancora, ma Capital Group crede che raggiungerà un picco di circa il 5,0% per poi diminuire più rapidamente di quanto accaduto in precedenza.

L’INFLAZIONE RESTERÀ COMUNQUE CONTENUTA


Inoltre, prevede Franz, una moderazione dell'inflazione sosterrà i consumatori. Anche se ci vorrà del tempo prima che la Fed riporti l'inflazione al 2,0%, resterà comunque contenuta attorno al 3,0%, aumentando la fiducia dei consumatori, mentre se i salari restano alti, la sensazione sarà di un vero e proprio aumento. Capital Group prevede che entro il 2025 l'inflazione si avvicinerà al 2,0%-2,5%, con incrementi della produttività grazie all’automazione e all'Intelligenza Artificiale, che potrebbe aiutare a gestire l'aumento del costo del lavoro.

FATTORI POSITIVI PER LA DOMANDA DI ABITAZIONI


L’esperto di Capital Group prevede infine che la domanda di alloggi si intensificherà una volta usciti dalla recessione. I cambiamenti demografici e l'aumento dei nuclei familiari suggeriscono una probabile ripresa della domanda. Capital Group si aspetta che la diffusione del lavoro a distanza favorisca la domanda di abitazioni anche nei sobborghi, nelle aree extraurbane e nelle città di seconda fascia.

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