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Per Wellington opportunità da cogliere con un posizionamento graduale nell’high yield

La selezione dei titoli in questo contesto di mercato rivestirà ancora maggiore importanza evitando, in particolare, emittenti che stanno cercando di invertire un trend negativo o quelli eccessivamente esposti a leva finanziaria o ciclicità

di Leo Campagna 5 Giugno 2023 11:07

financialounge -  FED High Yield spread wellington management
La caccia al rendimento non ricompenserebbe gli investitori in modo adeguato agli attuali livelli degli spread del segmento high yield. Sulla base di questa convinzione, gli esperti di Wellington Management al momento suggeriscono un posizionamento compreso tra il leggermente difensivo e il neutrale rispetto al mercato. “Le incertezze macroeconomiche, l'indebolimento dei fondamentali e l'elevata volatilità di mercato sconsigliano un posizionamento aggressivo nell’high yield. Tuttavia, non escludiamo che possano emergere nel corso dell'anno opportunità interessanti per assumere maggior rischio, seppur in modo graduale” spiegano i manager di Wellington.

DA DOVE POSSONO NASCERE LE TENSIONI SUGLI HIGH YIELD


Secondo gli esperti di Wellington Management, nel frattempo gli investitori possono cercare di individuare e approfondire eventuali tensioni su altri mercati del credito (come per esempio l’immobiliare e il credito privato middle-market) che appaiono particolarmente vulnerabili, in modo da stabilire quali potrebbero essere le eventuali ripercussioni sul segmento high yield. Tornando alle ragioni che spingono in questa fase i professionisti di Wellington alla prudenza sugli high yield, spicca, in primis, il fatto che storicamente gli spread di questo segmento (e, più in generale, gli spread degli asset di rischio) tendono ad allargarsi durante le fasi in cui la Federal Reserve statunitense (Fed) taglia i tassi di interesse.

IL RISCHIO DI UNA RECESSIONE ECONOMICA PIÙ GRAVE


“Dal momento che siamo convinti che la Fed non inizierà ad abbassare i tassi per ancora diversi mesi, riteniamo prematuro per gli investitori innalzare la loro esposizione al rischio” ribadiscono gli esperti di Wellington Management. Gli standard di prestito delle banche, che erano stati già inaspriti prima delle recenti tensioni nel settore bancario, dovrebbero inasprirsi ulteriormente, aumentando quasi certamente il rischio di una più grave recessione economica. “Nel caso in cui la Fed dovesse convincersi di aver innalzato i tassi in modo eccessivo, potrebbe passare ad una rapida inversione, ma non riuscirebbe a quel punto a rimediare a tutti i danni. Gli investitori nel segmento high yield potrebbero dunque essere inclini a trarre una conclusione analoga, determinando potenzialmente un ampliamento degli spread come avvenuto in passato” riferiscono i manager di Wellington.

LA SELEZIONE RIVESTIRÀ ANCORA MAGGIORE IMPORTANZA


In tutti i casi, la selezione dei titoli in questo contesto di mercato rivestirà ancora maggiore importanza. Secondo i professionisti di Wellington sarebbe opportuno evitare emittenti che stanno cercando di invertire un trend negativo o quelli eccessivamente esposti a leva finanziaria o ciclicità. “Prevediamo inoltre” aggiungono “che i tassi di default high yield possano aumentare verso le medie di lungo periodo (~4%-5%) nei prossimi 12 mesi, ma senza una grande ondata di inadempienze. La percentuale di default dovrebbe essere limitata alla luce della composizione in termini di qualità del mercato high yield, di cui meno dell'11% presenta un rating CCC (la fascia di qualità creditizia meno elevata) rispetto all'oltre 22% prima della grande crisi finanziaria del 2008”.

L’ESEMPIO DELLA GRANDE CRISI FINANZIARIA DEL 2008


A proposito della grande crisi finanziaria, costituisce un esempio storico rappresentativo di un periodo in cui gli spread creditizi high yield avevano toccato livelli esorbitanti, superando il loro "valore corretto" sulla base di tassi di default effettivamente realizzati. “Una dinamica che potrebbe ripetersi, motivo per cui non possiamo necessariamente adagiarci sull'attuale solidità della qualità del mercato high yield come garanzia rispetto a un possibile futuro brusco ampliamento degli spread” concludono gli esperti di Wellington Management.

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