Le opportunità da cogliere
Natixis: ecco perché è necessario investire nella biodiversità
Gli esperti di Mirova (affiliata di Natixis Investment Managers) segnalano l’esistenza di molte opportunità convincenti per investire nella biodiversità quali il capitale naturale, le imprese sostenibili e i green bond
di Leo Campagna 10 Giugno 2023 09:30
La biodiversità non si limita alla salvaguardia delle foreste, degli oceani e degli altri ecosistemi, ma deve comprendere anche le iniziative tese alla loro tutela. In quest’ottica, è indispensabile attivare finanziamenti sostenibili a favore della conservazione e del ripristino degli habitat naturali, oltre a promuovere pratiche sostenibili.
“Peccato che, a fronte di un fabbisogno di finanziamenti a favore della biodiversità entro il 2030 stimato a 722-967 miliardi di dollari all'anno (fonte: Financing Nature) quelli al momento effettivamente destinati a questi scopi non vadano oltre i 124-143 miliardi di dollari all'anno” fanno sapere Manuel Coeslier, Lead Expert, Climate and Environment e Hadrien Gaudin-Hamama, ESG Analyst di Mirova (affiliata di Natixis Investment Managers).
Tenendo conto che l'80-85% circa dei finanziamenti proviene da fonti pubbliche, tramite i bilanci degli stati e la tassazione, occorre mobilizzare 598-824 miliardi di dollari all'anno entro il 2030 per colmare questa significativa differenza. “I capitali sarebbero destinati principalmente per la transizione agricola (54%), le aree protette (21%) e l'ambiente urbano (10%), mentre un 15% andrebbe alle altre attività (mitigazione delle specie invasive, salvaguardia delle coste e delle risorse ittiche e manutenzione delle foreste)” spiegano Coeslier e Gaudin-Hamama.
I due esperti, ricordando che i finanziamenti destinati a progetti climatici ammontano a 632 miliardi di dollari all’anno, sottolineano che la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici sono intrinsecamente connessi. Ma sarebbe ipocrita accettare un compromesso tra clima e biodiversità dal momento che quest’ultima è stata esclusa dall'elenco dei 10 rischi più pressanti stilato per i prossimi due anni dalla relazione del World Economic Forum.
Nel WEF Global Risks Report 2023 si legge infatti che, se le politiche e gli investimenti non registreranno un cambiamento significativo “l'interazione tra impatti dei cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, sicurezza alimentare e consumo delle risorse naturali accelererà il collasso degli ecosistemi, minaccerà le disponibilità alimentari e la sussistenza nelle economie vulnerabili sotto il profilo del clima, amplificherà gli effetti delle calamità naturali e limiterà i progressi futuri verso la mitigazione dei cambiamenti climatici”.
È incoraggiante però come nella 15° Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica - COP15 – sia stata messa in risalto l'emergenza legata alla perdita di biodiversità. “Nello storico accordo raggiunto a dicembre 2022 a Montreal sono stati fissati ambiziosi obiettivi per il 2030” specificano i due manager di Mirova. Tra i quali quello di garantire l'efficace conservazione e gestione di non meno del 30% delle aree terrestri, dei corpi idrici interni e delle aree costiere e marine, quello di ridurre gli impatti del settore alimentare dimezzando i rischi derivanti dai residui di pesticidi e concimi e quello di destinare 200 miliardi di dollari all'anno alla biodiversità con, in parallelo, l'obbligo di informativa per le grandi organizzazioni e le multinazionali, in modo da agevolare l'individuazione di soggetti virtuosi da parte del settore finanziario.
Da segnalare, inoltre, un recente studio degli analisti della Bank of America che stimano un aumento degli asset globali investiti a favore della biodiversità e arrivare a superare i 400 miliardi di dollari entro il 2030. Dal punto di vista degli investitori sono molteplici le opportunità per esporsi in modo tangibile nella biodiversità: dalle soluzioni basate sulla natura (Nature-based solutions) agli obiettivi con basi scientifiche fino ai green bond.
“È incoraggiante sapere che, per chi è in cerca di un impatto positivo sulle foreste, gli oceani e gli altri ecosistemi che preservano il futuro del nostro pianeta, esistono veramente molte opportunità convincenti per investire nella biodiversità, che si tratti di capitale naturale, di imprese sostenibili o di green bond” concludono i due manager di Mirova.
IL FABBISOGNO DI FINANZIAMENTI A FAVORE DELLA BIODIVERSITÀ
“Peccato che, a fronte di un fabbisogno di finanziamenti a favore della biodiversità entro il 2030 stimato a 722-967 miliardi di dollari all'anno (fonte: Financing Nature) quelli al momento effettivamente destinati a questi scopi non vadano oltre i 124-143 miliardi di dollari all'anno” fanno sapere Manuel Coeslier, Lead Expert, Climate and Environment e Hadrien Gaudin-Hamama, ESG Analyst di Mirova (affiliata di Natixis Investment Managers).
TRANSIZIONE AGRICOLA, AREE PROTETTE E AMBIENTE URBANO
Tenendo conto che l'80-85% circa dei finanziamenti proviene da fonti pubbliche, tramite i bilanci degli stati e la tassazione, occorre mobilizzare 598-824 miliardi di dollari all'anno entro il 2030 per colmare questa significativa differenza. “I capitali sarebbero destinati principalmente per la transizione agricola (54%), le aree protette (21%) e l'ambiente urbano (10%), mentre un 15% andrebbe alle altre attività (mitigazione delle specie invasive, salvaguardia delle coste e delle risorse ittiche e manutenzione delle foreste)” spiegano Coeslier e Gaudin-Hamama.
NESSUN COMPROMESSO TRA CLIMA E BIODIVERSITÀ
I due esperti, ricordando che i finanziamenti destinati a progetti climatici ammontano a 632 miliardi di dollari all’anno, sottolineano che la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici sono intrinsecamente connessi. Ma sarebbe ipocrita accettare un compromesso tra clima e biodiversità dal momento che quest’ultima è stata esclusa dall'elenco dei 10 rischi più pressanti stilato per i prossimi due anni dalla relazione del World Economic Forum.
IL WORLD ECONOMIC FORUM (WEF) RISKS REPORT 2023
Nel WEF Global Risks Report 2023 si legge infatti che, se le politiche e gli investimenti non registreranno un cambiamento significativo “l'interazione tra impatti dei cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, sicurezza alimentare e consumo delle risorse naturali accelererà il collasso degli ecosistemi, minaccerà le disponibilità alimentari e la sussistenza nelle economie vulnerabili sotto il profilo del clima, amplificherà gli effetti delle calamità naturali e limiterà i progressi futuri verso la mitigazione dei cambiamenti climatici”.
LA 15° CONFERENZA DELLE PARTI DELLA CONVENZIONE ONU (COP15)
È incoraggiante però come nella 15° Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica - COP15 – sia stata messa in risalto l'emergenza legata alla perdita di biodiversità. “Nello storico accordo raggiunto a dicembre 2022 a Montreal sono stati fissati ambiziosi obiettivi per il 2030” specificano i due manager di Mirova. Tra i quali quello di garantire l'efficace conservazione e gestione di non meno del 30% delle aree terrestri, dei corpi idrici interni e delle aree costiere e marine, quello di ridurre gli impatti del settore alimentare dimezzando i rischi derivanti dai residui di pesticidi e concimi e quello di destinare 200 miliardi di dollari all'anno alla biodiversità con, in parallelo, l'obbligo di informativa per le grandi organizzazioni e le multinazionali, in modo da agevolare l'individuazione di soggetti virtuosi da parte del settore finanziario.
LE STIME DEGLI ANALISTI DELLA BANK OF AMERICA
Da segnalare, inoltre, un recente studio degli analisti della Bank of America che stimano un aumento degli asset globali investiti a favore della biodiversità e arrivare a superare i 400 miliardi di dollari entro il 2030. Dal punto di vista degli investitori sono molteplici le opportunità per esporsi in modo tangibile nella biodiversità: dalle soluzioni basate sulla natura (Nature-based solutions) agli obiettivi con basi scientifiche fino ai green bond.
OPPORTUNITÀ CONVINCENTI PER INVESTIRE NELLA BIODIVERSITÀ
“È incoraggiante sapere che, per chi è in cerca di un impatto positivo sulle foreste, gli oceani e gli altri ecosistemi che preservano il futuro del nostro pianeta, esistono veramente molte opportunità convincenti per investire nella biodiversità, che si tratti di capitale naturale, di imprese sostenibili o di green bond” concludono i due manager di Mirova.