Partita aperta
Equita vede un potenziale interesse del gruppo Discovery per Mediaset
Secondo gli analisti di Equita l’interesse di gruppi come Discovery potrebbe aprire nuovi scenari nel riassetto di Mediaset. Sarà fondamentale capire a chi andrà il controllo di Fininvest, holding della famiglia Berlusconi
di Antonio Cardarelli 13 Giugno 2023 11:59
Il mercato guarda al futuro assetto Fininvest dopo la morte di Silvio Berlusconi, detentore del 61,2% della holding di famiglia con quote in Mfe (ex Mediaset), Mondadori e Mediolanum. La Borsa si aspetta novità e, nella seduta di oggi, le azioni Mfe A salgono del 5,5% mentre le Mfe B sono in progresso del 3,4%.
Mfe è considerata dagli analisti la società con più appeal per un riassetto. Fininvest possiede il 41,5% delle azioni Mfe (35,1% delle azioni A e il 50,5% delle azioni B) e grazie al voto multiplo e alle azioni proprie in Mfe ha circa il 50% dei diritti di voto. Il secondo azionista è Vivendi con una quota del 19,8% delle azioni e il 23,6% dei diritti di voto. Nella giornata di ieri Fininvest, attraverso un comunicato, ha fatto sapere che le attività proseguiranno in una linea di assoluta continuità sotto ogni aspetto.
Attualmente Piersilvio e Marina Berlusconi controllano ciascuno il 7,65% di Fininvest mentre gli altri tre figli, Barbara, Eleonora e Luigi, controllano il 21,42%. Nel caso in cui il 61,2% di Silvio Berlusconi venga diviso in 5 parti uguali, il controllo della holding passerebbe a questi ultimi. Ma la legge ereditaria stabilisce che un terzo del patrimonio possa essere assegnato liberamente tramite testamento, e un’eventuale scelta a favore di Marina e Piersilvio cambierebbe le carte in tavola.
Tuttavia, secondo quanto riportato da Equita, citata dall’agenzia di stampa Radiocor, ci sarebbero indiscrezioni su un potenziale interessamento per Mfe (ex Mediaset) da parte di gruppi come Discovery. Mentre, sempre secondo Equita, Vivendi sarebbe disposta ad accettare un'offerta sulla rete Tim a valori inferiori a quelli richiesti in cambio di un via libera da parte del governo a salire ancora in Mfe. “'Riteniamo - dice Equita, citata da Radiocor - che sarà importante verificare i nuovi assetti in Fininvest e nel caso di un cambio di controllo rimane sempre il tema del Golden Power da parte del governo. Riteniamo inoltre che potrebbe accelerare il dossier Rai Way - Ei Towers, che permetterebbe di meglio valorizzare Ei Towers in Mfe”. Infine, aggiunge Equita, “continuiamo a ritenere che debba ridursi lo sconto fra le azioni A e B del gruppo, considerando che avrebbero lo stesso trattamento in caso di cambio di controllo”.
Secondo gli analisti di Intermonte, interpellati da Radiocor, “da un punto di vista strategico e operativo ci aspettiamo che il gruppo dopo la morte del fondatore prosegua in continuità”. Sul fronte della pubblicità di aprile “il dato è positivo e conferma la buona tenuta dei ricavi pubblicitari pur in un contesto macro piuttosto incerto”.
GLI SCENARI POSSIBILI PER MEDIASET
Mfe è considerata dagli analisti la società con più appeal per un riassetto. Fininvest possiede il 41,5% delle azioni Mfe (35,1% delle azioni A e il 50,5% delle azioni B) e grazie al voto multiplo e alle azioni proprie in Mfe ha circa il 50% dei diritti di voto. Il secondo azionista è Vivendi con una quota del 19,8% delle azioni e il 23,6% dei diritti di voto. Nella giornata di ieri Fininvest, attraverso un comunicato, ha fatto sapere che le attività proseguiranno in una linea di assoluta continuità sotto ogni aspetto.
LE QUOTE DI FININVEST
Attualmente Piersilvio e Marina Berlusconi controllano ciascuno il 7,65% di Fininvest mentre gli altri tre figli, Barbara, Eleonora e Luigi, controllano il 21,42%. Nel caso in cui il 61,2% di Silvio Berlusconi venga diviso in 5 parti uguali, il controllo della holding passerebbe a questi ultimi. Ma la legge ereditaria stabilisce che un terzo del patrimonio possa essere assegnato liberamente tramite testamento, e un’eventuale scelta a favore di Marina e Piersilvio cambierebbe le carte in tavola.
EQUITA: POTENZIALE INTERESSE DI DISCOVERY
Tuttavia, secondo quanto riportato da Equita, citata dall’agenzia di stampa Radiocor, ci sarebbero indiscrezioni su un potenziale interessamento per Mfe (ex Mediaset) da parte di gruppi come Discovery. Mentre, sempre secondo Equita, Vivendi sarebbe disposta ad accettare un'offerta sulla rete Tim a valori inferiori a quelli richiesti in cambio di un via libera da parte del governo a salire ancora in Mfe. “'Riteniamo - dice Equita, citata da Radiocor - che sarà importante verificare i nuovi assetti in Fininvest e nel caso di un cambio di controllo rimane sempre il tema del Golden Power da parte del governo. Riteniamo inoltre che potrebbe accelerare il dossier Rai Way - Ei Towers, che permetterebbe di meglio valorizzare Ei Towers in Mfe”. Infine, aggiunge Equita, “continuiamo a ritenere che debba ridursi lo sconto fra le azioni A e B del gruppo, considerando che avrebbero lo stesso trattamento in caso di cambio di controllo”.
INTERMONTE PREVEDE CONTINUITÀ
Secondo gli analisti di Intermonte, interpellati da Radiocor, “da un punto di vista strategico e operativo ci aspettiamo che il gruppo dopo la morte del fondatore prosegua in continuità”. Sul fronte della pubblicità di aprile “il dato è positivo e conferma la buona tenuta dei ricavi pubblicitari pur in un contesto macro piuttosto incerto”.
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