L'analisi

Pictet Asset Management: cosa aspettarsi dalla riunione della Federal Reserve

Pictet AM in un commento di Fabrizio Santin sottolinea un azionario vicino ai massimi di 12 mesi e la forte risalita dei rendimenti obbligazionari, prevede anche una accelerazione delle emissioni di debito degli USA

di Stefano Caratelli 13 Giugno 2023 10:52

financialounge -  Fabrizio Santin mercati Pictet Am politica monetaria
La Federal Reserve, che il 14 giugno annuncerà le decisioni di politica monetaria del FOMC, sembra sia stata sino ad ora soddisfatta del percorso di rientro dei dati sull'inflazione, ma ritiene anche che la forza del mercato del lavoro la induca a mantenere condizioni restrittive a lungo. E’ la lettura proposta da Pictet AM in un commento di Fabrizio Santin, Investment Manager, che vede un'accelerazione delle emissioni di debito in USA, che saranno concentrate sulla parte a breve della curva con quelle di Bill stimate in prossimità dei 1.000 miliardi di dollari entro fine anno, il che potrebbe provocare un'ulteriore risalita dei rendimenti a breve

IN CINA E EUROPA SEGNI DI RALLENTAMENTO


L’esperto di Pictet Asset Management sottolinea anche che in Cina ed in Europa sono evidenti rallentamenti dell’attività in diversi componenti, come i settori costruzioni, consumi, retail e la componente manifatturiera degli indici PMI, mentre in generale la componente servizi continua ad essere solida. I principali listini azionari hanno mantenuto un buon comportamento a maggio, in prossimità dei massimi relativi a 12 mesi. L'eccezione positiva continua a essere rappresentata dal Nasdaq, con guadagni sopra i 30 punti percentuali da inizio anno, legati soprattutto alle large cap della tecnologia e al tema dell'intelligenza artificiale, mentre la crisi delle banche regionali statunitensi, dopo l'episodio di marzo, continua a riassorbirsi.

CONTENUTO L’EFFETTO CONTAGIO DELLE CRISI BANCARIE USA


Nonostante gli standard creditizi siano più stringenti, sia negli Stati Uniti che in Europa, secondo Santin l'effetto contagio sembra essere stato contenuto. I rendimenti obbligazionari segnano una forte risalita intorno al mezzo punto percentuale, soprattutto negli Stati Uniti, a causa dei commenti da ‘falco’ di diversi componenti del board della Fed. La lettura di Pictet AM è che la Fed sia stata sino ad ora soddisfatta del percorso di rientro dei dati sull'inflazione, ma che la forza del mercato del lavoro la induca a mantenere condizioni restrittive a lungo. Un rialzo aggiuntivo di 25 punti base, prezzato ora dai mercati entro i prossimi due mesi, resta a giudizio di Santin incerto, e più il frutto della retorica della Fed per rimuovere le aspettative di taglio dei tassi per l'anno in corso.

EMISSIONI DEL TESORO USA CONCENTRATE SULLE SCADENZE BREVI


Sul fronte delle emissioni, una volta risolta la saga sul tetto al debito federale USA che il Tesoro ora può emettere, secondo Pictet AM vi sarà un'accelerazione delle emissioni, che saranno concentrate sulla parte a breve della curva con quelle di Bill stimate in prossimità dei 1.000 miliardi di dollari entro fine anno. Questo potrebbe provocare un'ulteriore risalita dei rendimenti a breve, ma con una portata più contenuta rispetto al 2022.

LA BCE NON DOVREBBE FARE DI PIU’ DI QUANTO ATTESO


Nel complesso l'evoluzione macroeconomica è contrastata, secondo l’analisi dell’esperto di Pictet AM. In Cina ed Europa sono evidenti rallentamenti in diversi componenti, come costruzioni, consumi, retail e la componente manifatturiera degli indici PMI, mentre in generale i servizi continuano ad essere solidi. In conclusione, Santin segnala anche come finalmente i dati sull'inflazione europea di fine maggio vadano nella giusta direzione, e per questo ritiene “difficile” che la BCE possa fare molto di più rispetto ai 50 punti base di rialzi già attesi dal mercato.

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