Settore in trasformazione
La domanda alimentare globale sta cambiando e offre nuove occasioni di investimento
PGIM, in un recente studio, rileva che la crescita del reddito ha preso il posto di quella demografica, modificando anche le catene di approvvigionamento. L’importanza del fattore salute
di Stefano Caratelli 14 Giugno 2023 12:35
I fattori trainanti della domanda alimentare globale stanno cambiando profondamente ed è fondamentale comprenderli per qualsiasi decisione di investimento nel settore. Saranno tre i fattori decisivi: il passaggio dalla crescita demografica alla crescita del reddito, la convergenza che sta alterando le catene di approvvigionamento e la produzione agricola, il cambiamento delle preferenze dei consumatori verso opzioni più pratiche, sane e sicure. Aumentano le startup che presentano prodotti più sani e sostenibili, basti pensare ad aziende che offrono servizi personalizzati per i pasti, come Hello Fresh e Dinnerly in Europa e negli Stati Uniti, mirati al segmento salute e benessere.
Sono le indicazioni che emergono dalla ricerca di PGIM sulla diffusione del benessere e il cambiamento delle preferenze che stanno modificando la domanda alimentare. Lo studio parte dalla previsione che la futura domanda alimentare sarà guidata da una maggiore ricchezza globale, mentre negli ultimi 60 anni il principale fattore trainante è stato l’aumento della popolazione, oggi concentrata solo in Asia meridionale e Africa subsahariana. L’effetto della crescita del reddito sarà invece chiave per la futura domanda, orientando verso alimenti ad alta intensità di risorse, come la carne, il pesce e gli alimenti trasformati.
Gli esperti di PGIM osservano che la crescita del reddito ha anche portato ad una convergenza tra le varie regioni, il secondo fattore che incide sulla domanda futura. Negli ultimi 60 anni, i Mercati Emergenti e di Frontiera con reddito in crescita hanno registrato non solo un aumento del consumo di carne, ma anche uno spostamento generale verso una dieta ricca di proteine animali, latticini, grano, oli e zucchero, spesso definita “dieta occidentale”. Questo ha tre implicazioni chiave: aumento della distanza tra il luogo di produzione e il consumatore finale, nuove esigenze a livello di infrastrutture e di trasporto, con maggior rischio di interruzioni e impatto sulla sicurezza, e infine una dipendenza sempre maggiore da un numero minore di colture, che rende il sistema meno resiliente alle malattie o ai parassiti.
Nei mercati sviluppati, l’importanza della salute e del benessere influenza la scelta dei prodotti, degli ingredienti e delle lavorazioni. I produttori e i trasformatori si stanno adattando orientandosi verso soluzioni più sane, con maggior quantità di fibre e meno zucchero e grassi. Ad esempio, la produzione di sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio negli USA è diminuita di circa il 20% dal picco del 1999. Di qui gli esperti in PGIM guardando alle implicazioni d’investimento, identificando nei produttori di carne un’opportunità contrarian mentre la carne di origine vegetale ha già raggiunto il picco mentre quella tradizionale è destinata a crescere del 14% entro il 2030.
Man mano che cresce il reddito i consumatori vogliono più carne nella dieta, e i produttori globali sono pronti a beneficiarne, specialmente nei mercati emergenti, dove le classi medie sono in aumento. Anche lo stoccaggio e il trasporto a freddo offrono opportunità di crescita globale, con un ruolo essenziale per i magazzini refrigerati. Per gli investitori sensibili ai criteri ESG, gli investimenti nella catena del trasporto a freddo rappresentano anche un’opportunità per ridurre gli sprechi, mentre il settore immobiliare dello stoccaggio a freddo è particolarmente interessante negli USA, ma anche in Asia e America Latina, con tassi di crescita previsti ben superiori al 20% nel prossimo decennio.
Quindi il settore dell’imballaggio, che offre flussi di cassa costanti grazie a una crescente domanda per l’aumento dei pasti pronti, trainata anche dal desiderio di ridurre gli sprechi e dalle diete che dipendono sempre più dalle importazioni. I macchinari e le attrezzature del settore offrono opportunità interessanti per gli investitori, anche perché i grandi attori hanno le risorse per finanziare innovazioni, sono relativamente resilienti alle recessioni e hanno una base clienti stabile. La domanda di imballaggi è vischiosa, e gli esperti di PGIM guardano con interesse alle società leader nel loro segmento, citando la forte crescita negli ultimi anni dei contenitori metallici monouso.
Infine anche le opzioni di salute e benessere guidano l’innovazione alimentare, e le startup che presentano prodotti più sani e sostenibili si distinguono nel mercato di riferimento, come ad esempio Hello Fresh e Dinnerly in Europa e USA. Ad essere ben posizionate, sono le società che colmano il divario tra prezzo e gusto, piuttosto che quelle che sperano di costringere i propri consumatori a cambiare comportamento o preferenze.
La tendenza sanitaria ha creato opportunità al dettaglio per le aziende che vantano una posizione dominante a livello regionale, come Wegmans e Hy-Vee negli USA o Tesco e Carrefour in Europa. I clienti sono sempre più fedeli ai marchi dei distributori e questi operatori hanno ampliato l’offerta per includere prodotti più sani e con margini più elevati. Queste catene hanno anche maggior flessibilità nei prezzi, si legge nello studio di PGIM, e anche gli operatori sovraregionali stanno sfruttando la tecnologia e la digitalizzazione per fornire la comodità di un’esperienza di acquisto online o fisica avanzata.
IL REDDITO STA DIVENTANDO IL FATTORE CHIAVE
Sono le indicazioni che emergono dalla ricerca di PGIM sulla diffusione del benessere e il cambiamento delle preferenze che stanno modificando la domanda alimentare. Lo studio parte dalla previsione che la futura domanda alimentare sarà guidata da una maggiore ricchezza globale, mentre negli ultimi 60 anni il principale fattore trainante è stato l’aumento della popolazione, oggi concentrata solo in Asia meridionale e Africa subsahariana. L’effetto della crescita del reddito sarà invece chiave per la futura domanda, orientando verso alimenti ad alta intensità di risorse, come la carne, il pesce e gli alimenti trasformati.
LA SPINTA DEI MERCATI EMERGENTI E DI FRONTIERA
Gli esperti di PGIM osservano che la crescita del reddito ha anche portato ad una convergenza tra le varie regioni, il secondo fattore che incide sulla domanda futura. Negli ultimi 60 anni, i Mercati Emergenti e di Frontiera con reddito in crescita hanno registrato non solo un aumento del consumo di carne, ma anche uno spostamento generale verso una dieta ricca di proteine animali, latticini, grano, oli e zucchero, spesso definita “dieta occidentale”. Questo ha tre implicazioni chiave: aumento della distanza tra il luogo di produzione e il consumatore finale, nuove esigenze a livello di infrastrutture e di trasporto, con maggior rischio di interruzioni e impatto sulla sicurezza, e infine una dipendenza sempre maggiore da un numero minore di colture, che rende il sistema meno resiliente alle malattie o ai parassiti.
OPPORTUNITÀ CONTRARIAN NEL SETTORE DELLA CARNE
Nei mercati sviluppati, l’importanza della salute e del benessere influenza la scelta dei prodotti, degli ingredienti e delle lavorazioni. I produttori e i trasformatori si stanno adattando orientandosi verso soluzioni più sane, con maggior quantità di fibre e meno zucchero e grassi. Ad esempio, la produzione di sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio negli USA è diminuita di circa il 20% dal picco del 1999. Di qui gli esperti in PGIM guardando alle implicazioni d’investimento, identificando nei produttori di carne un’opportunità contrarian mentre la carne di origine vegetale ha già raggiunto il picco mentre quella tradizionale è destinata a crescere del 14% entro il 2030.
OCCASIONI NELLO STOCCAGGIO E TRASPORTO A FREDDO
Man mano che cresce il reddito i consumatori vogliono più carne nella dieta, e i produttori globali sono pronti a beneficiarne, specialmente nei mercati emergenti, dove le classi medie sono in aumento. Anche lo stoccaggio e il trasporto a freddo offrono opportunità di crescita globale, con un ruolo essenziale per i magazzini refrigerati. Per gli investitori sensibili ai criteri ESG, gli investimenti nella catena del trasporto a freddo rappresentano anche un’opportunità per ridurre gli sprechi, mentre il settore immobiliare dello stoccaggio a freddo è particolarmente interessante negli USA, ma anche in Asia e America Latina, con tassi di crescita previsti ben superiori al 20% nel prossimo decennio.
IMBALLAGGIO IN TRASFORMAZIONE
Quindi il settore dell’imballaggio, che offre flussi di cassa costanti grazie a una crescente domanda per l’aumento dei pasti pronti, trainata anche dal desiderio di ridurre gli sprechi e dalle diete che dipendono sempre più dalle importazioni. I macchinari e le attrezzature del settore offrono opportunità interessanti per gli investitori, anche perché i grandi attori hanno le risorse per finanziare innovazioni, sono relativamente resilienti alle recessioni e hanno una base clienti stabile. La domanda di imballaggi è vischiosa, e gli esperti di PGIM guardano con interesse alle società leader nel loro segmento, citando la forte crescita negli ultimi anni dei contenitori metallici monouso.
IL RUOLO DELLE OPZIONI SALUTE E BENESSERE
Infine anche le opzioni di salute e benessere guidano l’innovazione alimentare, e le startup che presentano prodotti più sani e sostenibili si distinguono nel mercato di riferimento, come ad esempio Hello Fresh e Dinnerly in Europa e USA. Ad essere ben posizionate, sono le società che colmano il divario tra prezzo e gusto, piuttosto che quelle che sperano di costringere i propri consumatori a cambiare comportamento o preferenze.
IL FATTORE SANITARIO E LE OPPORTUNITÀ AL DETTAGLIO
La tendenza sanitaria ha creato opportunità al dettaglio per le aziende che vantano una posizione dominante a livello regionale, come Wegmans e Hy-Vee negli USA o Tesco e Carrefour in Europa. I clienti sono sempre più fedeli ai marchi dei distributori e questi operatori hanno ampliato l’offerta per includere prodotti più sani e con margini più elevati. Queste catene hanno anche maggior flessibilità nei prezzi, si legge nello studio di PGIM, e anche gli operatori sovraregionali stanno sfruttando la tecnologia e la digitalizzazione per fornire la comodità di un’esperienza di acquisto online o fisica avanzata.