Politiche monetarie e bond
Riflettori puntati sulle opportunità difensive del reddito fisso
Secondo la Strategy unit di Pictet Asset Management la Fed e le altre banche centrali allenteranno la stretta monetaria sostenendo le obbligazioni investment grade nazionali
di Annalisa Lospinuso 14 Giugno 2023 16:48
La Fed potrebbe sospendere la stretta monetaria aprendo la strada al rialzo delle obbligazioni investment grade nazionali. La Strategy unit di Pictet Asset Management sostiene il reddito fisso come opportunità di investimento a scopo difensivo. “Restiamo sovrappesati sui titoli di Stato statunitensi – scrivono gli analisti – un bene rifugio sostenuto anche dal calo delle pressioni sui prezzi. Per quanto riguarda il credito, stiamo diventando meno pessimisti sulle prospettive per il debito high yield dell’eurozona, che abbiamo portato da sottopesato a neutrale. Anche le obbligazioni high yield statunitensi si trovano ad affrontare le sfide poste da un contesto normativo più restrittivo (la Fed presenterà nuove regole sui capitali nei prossimi mesi) e da una bassa domanda di credito”.
Si accendono i riflettori anche sulle obbligazioni in valuta locale dei mercati emergenti, esclusa la Cina. “In tutte le economie emergenti – sottolinea Pictet Asset Management – l’inflazione scende più marcata rispetto al mondo sviluppato. Questo perché i prezzi delle merci (che costituiscono una quota maggiore del paniere inflazionistico dei mercati emergenti) si stanno normalizzando a un ritmo più rapido di quelli dei servizi. Nell’ambito dei mercati valutari, il dollaro dovrebbe rimanere sotto pressione, in quanto l’inflazione è in calo e gli investitori scommettono sul fatto che la Fed taglierà i tassi d'interesse entro la fine di quest’anno”. Prevale, dunque, un atteggiamento difensivo, sottopesando il dollaro Usa rispetto all’oro e al franco svizzero, una valuta rifugio che probabilmente si apprezzerà con il rialzo dei tassi d’interesse da parte della Banca nazionale svizzera.
Per gli investitori alla ricerca di asset difensivi e redditizi si aprono diverse opzioni. “Molte obbligazioni sovrane e societarie di alta qualità sono ora quotate a livelli che offrono una protezione economicamente vantaggiosa – continua Pictet Asset Management – rispetto a un deterioramento delle condizioni economiche e degli utili societari. Restiamo sovrappesati sui titoli di Stato statunitensi, un bene rifugio sostenuto anche dal calo delle pressioni sui prezzi. Il costo della copertura contro l’insolvenza del governo statunitense è sceso una volta superato il picco del nervosismo sul tetto del debito”.
Si attende la fine della stretta monetaria da parte della Fed, mentre le banche centrali dell’eurozona e del Regno Unito dovrebbero effettuare altri due aumenti prima di sospendere la loro campagna di rialzi. “Rettificate per le previsioni di inflazione del prossimo decennio – dice la Strategy unit di Pictet Asset Management – con un rendimento attuale del 5,5%, le obbligazioni investment grade statunitensi superano il dividend yield dell’S&P500 di un buon punto percentuale, la misura più ampia dal 2010. Per il resto, manteniamo una posizione neutrale sui titoli di Stato europei. Il Giappone è l’unico mercato per titoli di Stato in cui deteniamo una posizione di sottopeso”.
LA STRATEGIA DIFENSIVA
Si accendono i riflettori anche sulle obbligazioni in valuta locale dei mercati emergenti, esclusa la Cina. “In tutte le economie emergenti – sottolinea Pictet Asset Management – l’inflazione scende più marcata rispetto al mondo sviluppato. Questo perché i prezzi delle merci (che costituiscono una quota maggiore del paniere inflazionistico dei mercati emergenti) si stanno normalizzando a un ritmo più rapido di quelli dei servizi. Nell’ambito dei mercati valutari, il dollaro dovrebbe rimanere sotto pressione, in quanto l’inflazione è in calo e gli investitori scommettono sul fatto che la Fed taglierà i tassi d'interesse entro la fine di quest’anno”. Prevale, dunque, un atteggiamento difensivo, sottopesando il dollaro Usa rispetto all’oro e al franco svizzero, una valuta rifugio che probabilmente si apprezzerà con il rialzo dei tassi d’interesse da parte della Banca nazionale svizzera.
BUONI I TITOLI DI STATO USA
Per gli investitori alla ricerca di asset difensivi e redditizi si aprono diverse opzioni. “Molte obbligazioni sovrane e societarie di alta qualità sono ora quotate a livelli che offrono una protezione economicamente vantaggiosa – continua Pictet Asset Management – rispetto a un deterioramento delle condizioni economiche e degli utili societari. Restiamo sovrappesati sui titoli di Stato statunitensi, un bene rifugio sostenuto anche dal calo delle pressioni sui prezzi. Il costo della copertura contro l’insolvenza del governo statunitense è sceso una volta superato il picco del nervosismo sul tetto del debito”.
FOCUS SU BOND INVESTMENT GRADE
Si attende la fine della stretta monetaria da parte della Fed, mentre le banche centrali dell’eurozona e del Regno Unito dovrebbero effettuare altri due aumenti prima di sospendere la loro campagna di rialzi. “Rettificate per le previsioni di inflazione del prossimo decennio – dice la Strategy unit di Pictet Asset Management – con un rendimento attuale del 5,5%, le obbligazioni investment grade statunitensi superano il dividend yield dell’S&P500 di un buon punto percentuale, la misura più ampia dal 2010. Per il resto, manteniamo una posizione neutrale sui titoli di Stato europei. Il Giappone è l’unico mercato per titoli di Stato in cui deteniamo una posizione di sottopeso”.