Politica monetaria
Riunione della Bce: perché PGIM Fixed Income guarda oltre le decisioni sui tassi
Il mercato terrà conto degli sviluppi che possono minacciare gli asset rischiosi nell'area Euro: un ulteriore inasprimento della politica monetaria e l'indebolimento dell'economia della regione
di Leo Campagna 14 Giugno 2023 18:00
Riflettori puntati giovedì sulle decisioni della Bce: la banca centrale europea svelerà se e di quanto aumenterà ancora i tassi di interesse della zona euro. Le aspettative di mercato sono di un rialzo di 25 punti base (+0,25%). “Il mercato, tuttavia, terrà nel dovuto conto due sviluppi che possono minacciare gli asset rischiosi nell'area Euro: un ulteriore inasprimento della politica monetaria e l'indebolimento dell'economia della regione” fa sapere Guillermo Felices, Global Investment Strategist di PGIM Fixed Income.
A questo proposito, l’esperto sottolinea come ci sia meno attenzione di quanto meriterebbe al continuo ritiro della liquidità dal mercato da parte della Bce. Il suo riferimento è, in particolare, alle operazioni mirate di rifinanziamento a lungo termine (Targeted Longer-Term Refinancing Operations, TLTRO), di prossima scadenza, e ai rischi che la Bce anticipi i piani di riduzione del bilancio (quantitative tightening).
“Si tratta di due dinamiche capaci di determinare condizioni di liquidità più rigide del previsto, con pressioni al rialzo sui tassi di interesse e spinte alla vendita sugli asset rischiosi” spiega lo strategist. Restando in tema di asset rischiosi, Felices li vede vulnerabili agli effetti ritardati dell'inasprimento monetario mentre, sullo sfondo, appaiono evidenti le debolezze dell'economia europea nei recenti dati di attività e in alcune sorprese negative dell’attività economica.
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Un aspetto che potrebbe risultare incoraggiante è che la Bce potrebbe essere più vicina al picco dei tassi del ciclo di quanto il mercato pensi. “Se la banca centrale europea non adotterà un approccio prudente procedendo con un inasprimento aggressivo come il mercato si aspetta, gli asset rischiosi dovranno affrontare la difficile combinazione di condizioni finanziarie più restrittive e di un indebolimento dell'economia” conclude il Global Investment Strategist di PGIM Fixed Income.
CONTINUO RITIRO DELLA LIQUIDITÀ DAL MERCATO
A questo proposito, l’esperto sottolinea come ci sia meno attenzione di quanto meriterebbe al continuo ritiro della liquidità dal mercato da parte della Bce. Il suo riferimento è, in particolare, alle operazioni mirate di rifinanziamento a lungo termine (Targeted Longer-Term Refinancing Operations, TLTRO), di prossima scadenza, e ai rischi che la Bce anticipi i piani di riduzione del bilancio (quantitative tightening).
POSSIBILI PRESSIONI AL RIALZO SUI TASSI DI INTERESSE
“Si tratta di due dinamiche capaci di determinare condizioni di liquidità più rigide del previsto, con pressioni al rialzo sui tassi di interesse e spinte alla vendita sugli asset rischiosi” spiega lo strategist. Restando in tema di asset rischiosi, Felices li vede vulnerabili agli effetti ritardati dell'inasprimento monetario mentre, sullo sfondo, appaiono evidenti le debolezze dell'economia europea nei recenti dati di attività e in alcune sorprese negative dell’attività economica.
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Un aspetto che potrebbe risultare incoraggiante è che la Bce potrebbe essere più vicina al picco dei tassi del ciclo di quanto il mercato pensi. “Se la banca centrale europea non adotterà un approccio prudente procedendo con un inasprimento aggressivo come il mercato si aspetta, gli asset rischiosi dovranno affrontare la difficile combinazione di condizioni finanziarie più restrittive e di un indebolimento dell'economia” conclude il Global Investment Strategist di PGIM Fixed Income.
