Politica monetaria

Per Generali Investments il ciclo di rialzi dei tassi della zona euro potrebbe essere vicino alla fine

Martin Wolburg (Generali Investments) vede un tasso di picco per i depositi euro al 3,75% a luglio e poi una pausa ma la BCE a settembre dovrà rivedere sostanzialmente al ribasso le proiezioni di crescita

di Leo Campagna 16 Giugno 2023 17:00

financialounge -  BCE economia Generali Investments Martin Wolburg Tassi d'interesse
Con il rialzo dei tassi chiave di altri 25 punti base (+0,25%) deliberato nell’ultima riunione dal Consiglio Direttivo della BCE, il tasso sui depositi della zona euro è salito al 3,5% e quello dei pronti contro termine al 4,0%. Si prevede inoltre di interrompere i reinvestimenti nell'ambito del il programma di acquisto di attività della BCE (PAA) da luglio in poi, mentre i reinvestimenti relativi al programma di acquisto per l'emergenza pandemica (PEPP) dovrebbero continuare almeno fino alla fine del 2024.

AL CENTRO SEMPRE LE DINAMICHE DELL’INFLAZIONE


Al centro dell’attenzione restano sempre le prospettive dei prezzi al consumo. Nonostante alcuni recenti segnali incoraggianti (le dinamiche dei prezzi alla produzione si sono quasi arrestate mentre i prezzi dell'energia si sono ulteriormente moderati) le proiezioni aggiornate hanno visto un aumento delle prospettive per l'inflazione core. “Si stima ora che, in media, si attesti al 5,1% nel 2023 e al 3,0% nel 2024, con un aumento di 0,5 punti percentuali ogni anno. L'inflazione complessiva del 3,0% nel 2024 è al di sopra del consenso (2,5%)”, fa sapere Martin Wolburg, Senior Economist di Generali Investments.

PROSPETTIVE ECONOMICHE MOLTO OTTIMISTICHE


Secondo il quale, a queste proiezioni di inflazione riviste al rialzo sono state affiancate prospettive economiche molto ottimistiche. Le previsioni delineano un’espansione delle attività nell'area dell'euro dello 0,9% quest'anno e di circa l'1,5% nel 2024/25, sostanzialmente in linea con il potenziale. Inoltre si ipotizza “il mercato del lavoro come una fonte di forza” con l'occupazione in espansione e il tasso di disoccupazione in ulteriore calo. “Si tratta di previsioni ben al di sopra delle stime di crescita del consenso per il 2023/24 dello 0,7%/0,9% che, in base alle nostre analisi,  non riflettono adeguatamente gli imminenti ostacoli all’orizzonte, a cominciare dalla caduta degli Stati Uniti in recessione” spiega Wolburg.

A LUGLIO PROBABILE UN ALTRO AUMENTO DEI TASSI DELLO 0,25%


Nel frattempo il Consiglio Direttivo della BCE è determinato ad aumentare di nuovo a luglio: è stato infatti ribadito che “i tassi di interesse saranno portati a livelli sufficientemente restrittivi”. Durante la conferenza stampa post meeting, la Presidente Lagarde ha affermato che la BCE non era ancora “a destinazione”, che c'era “più terreno da percorrere”: in pratica, salvo un cambiamento sostanziale nello scenario di base, nella prossima riunione di luglio è molto probabile un ulteriore aumento di 25 punti base.

IL CICLO DI RIALZO DEI TASSI POTREBBE ESSERE VICINO ALLA FINE


La buona notizia, secondo Wolburg, è che il ciclo di rialzi dei tassi della zona euro potrebbe essere vicino alla fine. Con l'ottavo incremento consecutivo della riunione di giugno, i tassi chiave dell’area dell’euro sono aumentati cumulativamente di 400 punti base (+4,0%) da luglio 2022. “Ci aspettiamo che la BCE interrompa a luglio il ciclo di inasprimento con un tasso di picco dei depositi al 3,75% e poi si metta in attesa. Alla luce del tono piuttosto aggressivo della conferenza stampa post meeting, non escludiamo il rischio di un ulteriore rialzo dei tassi a settembre, che temiamo implicherebbe una stretta eccessiva e il rischio di una bassa crescita più a lungo. Crediamo inoltre che le proiezioni di crescita della BCE debbano essere riviste sostanzialmente al ribasso a settembre” conclude Senior Economist di Generali Investments.

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