La decisione
Brembo trasferisce la sede legale in Olanda, ma Piazza Affari non gradisce (-7%)
La società ha annunciato il trasferimento con l’obiettivo di crescere sul mercato globale. Tiraboschi rassicura: “L’Italia resterà centrale nelle strategie di Brembo”
di Antonio Cardarelli 21 Giugno 2023 11:51
Brembo ha annunciato il trasferimento della sede legale in Olanda, ma il titolo a Piazza Affari ha reagito in maniera negativa. A metà giornata, infatti, le azioni dell’azienda leader nello sviluppo e nella produzione di sistemi frenanti perdono oltre il 7%, uno dei peggiori titoli dell’intero listino milanese.
Il trasferimento è condizionato al via libera dell’assemblea degli azionisti, in programma il 27 luglio. Brembo adotterà la forma giuridica di una N.V. regolata dal diritto olandese, anche se la sede fiscale rimarrà in Italia e le azioni continueranno a essere quotate sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana. Come specificato da Brembo in una nota, la decisione è stata presa per garantire al gruppo “le condizioni idonee per la crescita futura, anche per linee esterne, a vantaggio dei suoi azionisti e stakeholder”.
L’idea è quella di beneficiare di un ordinamento giuridico in grado di valorizzare la dimensione globale del business raggiunta dal gruppo e “offrirà ai suoi azionisti un meccanismo di voto maggiorato in una configurazione potenziata rispetto a quello attuale e potrà dunque garantirsi una ancor più solida base azionaria e maggiore flessibilità a fronte di opportunità di crescita mediante acquisizioni raggiungibili tramite l'emissione di nuove azioni”.
“Brembo intende continuare a crescere e rimanere competitiva, per essere sempre protagonista in un mercato automotive globale in grande trasformazione. Questa operazione ci consente di adottare una struttura del capitale sociale più flessibile e quindi più coerente con la strategia di sviluppo futuro dell'azienda”, ha commentato il presidente esecutivo Matteo Tiraboschi, sottolineando che l'operazione “non incide invece sul business, l’identità, la cultura e la presenza di Brembo in Italia e nelle aree del mondo dove operiamo”. Tiraboschi ha specificato che l’Italia “è e sarà il futuro, la priorità strategica per Brembo”.
Secondo gli analisti di Equita, con il rafforzamento del voto maggiorato la famiglia Bombassei potrebbe salire al 77% dei diritti di voto dall'attuale 69,7%. Il prezzo di recesso è fissato a 13,096 euro per azione, a sconto del 10% rispetto al prezzo di mercato, e il diritto potrà essere esercitato fino ad agosto. La condizione da rispettare è che il recesso non superi i 200 milioni. Equita nota che “qualora Brembo acquistasse l'ammontare massimo” dei titoli oggetto di recesso, “la struttura finanzia resterebbe solida” e “ulteriore flessibilità è garantita dalla controllante Nuova FourB della famiglia Bombassei che si impegna a rilevare fino a 50 milioni”. Secondo gli analisti di Banka Akros, al netto di possibili acquisizioni di società complementari “Pirelli resta l’obiettivo più probabile per l’M&A”.
AZIONI SCAMBIATE A PIAZZA AFFARI
Il trasferimento è condizionato al via libera dell’assemblea degli azionisti, in programma il 27 luglio. Brembo adotterà la forma giuridica di una N.V. regolata dal diritto olandese, anche se la sede fiscale rimarrà in Italia e le azioni continueranno a essere quotate sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana. Come specificato da Brembo in una nota, la decisione è stata presa per garantire al gruppo “le condizioni idonee per la crescita futura, anche per linee esterne, a vantaggio dei suoi azionisti e stakeholder”.
VALORIZZARE LA DIMENSIONE GLOBALE
L’idea è quella di beneficiare di un ordinamento giuridico in grado di valorizzare la dimensione globale del business raggiunta dal gruppo e “offrirà ai suoi azionisti un meccanismo di voto maggiorato in una configurazione potenziata rispetto a quello attuale e potrà dunque garantirsi una ancor più solida base azionaria e maggiore flessibilità a fronte di opportunità di crescita mediante acquisizioni raggiungibili tramite l'emissione di nuove azioni”.
ITALIA PRIORITÀ STRATEGICA
“Brembo intende continuare a crescere e rimanere competitiva, per essere sempre protagonista in un mercato automotive globale in grande trasformazione. Questa operazione ci consente di adottare una struttura del capitale sociale più flessibile e quindi più coerente con la strategia di sviluppo futuro dell'azienda”, ha commentato il presidente esecutivo Matteo Tiraboschi, sottolineando che l'operazione “non incide invece sul business, l’identità, la cultura e la presenza di Brembo in Italia e nelle aree del mondo dove operiamo”. Tiraboschi ha specificato che l’Italia “è e sarà il futuro, la priorità strategica per Brembo”.
IN VISTA UNA FUSIONE CON PIRELLI?
Secondo gli analisti di Equita, con il rafforzamento del voto maggiorato la famiglia Bombassei potrebbe salire al 77% dei diritti di voto dall'attuale 69,7%. Il prezzo di recesso è fissato a 13,096 euro per azione, a sconto del 10% rispetto al prezzo di mercato, e il diritto potrà essere esercitato fino ad agosto. La condizione da rispettare è che il recesso non superi i 200 milioni. Equita nota che “qualora Brembo acquistasse l'ammontare massimo” dei titoli oggetto di recesso, “la struttura finanzia resterebbe solida” e “ulteriore flessibilità è garantita dalla controllante Nuova FourB della famiglia Bombassei che si impegna a rilevare fino a 50 milioni”. Secondo gli analisti di Banka Akros, al netto di possibili acquisizioni di società complementari “Pirelli resta l’obiettivo più probabile per l’M&A”.
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