Investimento sostenibile

Transizione energetica: tre cambiamenti che aprono occasioni di investimento

Schroders, in un commento di Mark Lacey, Head of Global Resource Equities, sottolinea l’ingente quantità di risorse necessarie per decarbonizzare la produzione elettrica, andare oltre i trasporti, guadagnare efficienza

di Stefano Caratelli 26 Giugno 2023 18:00

financialounge -  Mark Lacey mercati Schroders
La transizione energetica è urgente ma ridurre le emissioni necessita di tre grandi cambiamenti strutturali: decarbonizzazione della produzione di elettricità, passaggio alla fonte elettrica non solo nei trasporti ma in tutti i consumi di energia, e infine maggior efficienza nei consumi. Lo sostiene in un commento Mark Lacey, Head of Global Resource Equities di Schroders, sottolineando che secondo il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), entro il 2050 dovrà avvenire una decarbonizzazione energetica “quasi completa” per poter raggiungere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi.


SEMPRE PIÙ RICHIESTA DI RINNOVABILI


Ciò significa che la quota di energia generata da rinnovabili deve aumentare: grazie agli sforzi di decarbonizzazione si passerà dal 20% all’80% entro il 2050, e la maggior parte dell’aumento proverrà da eolico, solare e piccoli reattori molecolari. Inoltre, dato che il consumo di energia crescerà di circa il 4% l’anno, le rinnovabili potrebbero occupare una quota ancora maggiore, e se i aggiunge che sono oggi più economiche del carbone e del gas in due terzi del mondo, si può affermare che da qui al 2050 ci sarà sempre più richiesta di energia rinnovabile.

ALLARGARE IL RICORSO ALL’ELETTRICITÀ

Lacey osserva che oggi la maggior parte dell’energia che consumiamo non è elettricità, ma gas per riscaldare le case - soprattutto in Europa occidentale e Nord America - e petrolio per i veicoli. Nuove politiche in tutto il mondo stanno iniziando a impedire l’uso di fossili nei trasporti, il che significa che i veicoli elettrici diventeranno sempre più diffusi. In questo modo, la quota dell’elettricità nel consumo finale di energia passerà dal 20% al 45% entro il 2050.


I FATTORI CHE SPINGONO LA TRANSIZIONE


L’aumento della domanda di veicoli elettrici, insieme all’aumento del solare residenziale e di accumulo, e di elettrodomestici efficienti, dovrebbe far diminuire l’intensità energetica dell’economia globale, che secondo l’esperto di Schroders deve diminuire di quasi due terzi entro il 2050 per limitare la crescita del consumo complessivo, che deriverà da fattori come crescita demografica e continua industrializzazione delle economie in via di sviluppo. Tutto questo significa che si investirà molto nell’energia, sia per produrre rinnovabili sia per migliorare l’infrastruttura delle reti per gestire le nuove fonti.


NECESSARI INVESTIMENTI PER 100.000 MILIARDI DI DOLLARI


Lacey cita stime secondo cui entro il 2050 dovranno essere spesi 100.000 miliardi di dollari in tutto il settore energetico per ottenere le riduzioni delle emissioni richieste, e sottolinea che attualmente non siamo neanche lontanamente vicini, quindi i tassi di investimento devono aumentare in modo sostanziale. Ad esempio, l’India pianifica di generare 450 gigawatt di energia rinnovabile entro il 2030. L’intero mercato globale dell’eolico offshore è attualmente di circa 18 gigawatt all’anno.


SPESE INGENTI SU TUTTA LA CATENA DEL VALORE


Ma gli investimenti non si limiteranno alle rinnovabili come eolico e solare, saranno necessari lungo tutta la catena del valore, in particolare in nuovi meccanismi di trasmissione e distribuzione. I nuovi impianti rinnovabili dovranno essere collegati alla rete con nuove linee di trasmissione, creando nuova domanda di cavi e apparecchiature elettriche. Sempre più persone utilizzeranno elettricità pulita, e anche le reti di distribuzione locali dovranno essere aggiornate per evitare blackout.


DAI VEICOLI AGLI EDIFICI ALLO STOCCAGGIO


Anche i veicoli elettrici avranno bisogno di ricarica e gli edifici dovranno diventare meno energivori e più efficienti, sia con contatori intelligenti sia con soluzioni di gestione. Le soluzioni di stoccaggio dell’energia in diverse parti del sistema elettrico saranno fondamentali, secondo Lacey, data la natura intermittente delle fonti rinnovabili come eolico e solare.


LA SOVRAPERFORMANCE DELLE AZIONI ENERGETICHE


In conclusione, secondo l’esperto di Schroders stiamo per entrare in un periodo di grandi investimenti nel settore energetico, e la buona notizia per gli investitori è che le azioni del settore energetico hanno sovraperformato le altre azioni nei precedenti periodi di investimenti netti in energia.

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