L'analisi

Per GAM il secondo semestre è all’insegna dei rendimenti obbligazionari

Entriamo in un regime economico diverso: tornano i rendimenti obbligazionari e le alternative alle azioni mentre l’approccio TINA perde l’appeal che ha mantenuto per così tanto tempo

di Leo Campagna 30 Giugno 2023 18:00

financialounge -  Carlo Benetti GAM Investments mercati obbligazioni
Mentre stiamo entrando nel secondo semestre dell’anno, le dinamiche del potere in Russia hanno avuto un brusco cambio di direzione, un’inattesa accelerazione di difficile interpretazione e comprensione. “Gli eventi degli ultimi giorni sembrano confermare le ipotesi formulate un anno fa da alcuni (pochi) analisti: l’esito della guerra in Ucraina sarebbe stato deciso dagli equilibri di potere a Mosca” fa sapere Carlo Benetti, Market Specialist di GAM (Italia) SGR.

TREASURY USA E BOND GOVERNATIVI


Il problema è che nessuno può dire con certezza chi sia più forte e chi più debole a Mosca, quanto di ciò che appare sia reale e quanto invece resti celato. Proprio per questo, possibili nuovi colpi di scena che dovessero deteriorare le condizioni generali renderebbero i Treasury statunitensi e i bond governativi l’asset class della sicurezza. “Come già sperimentato nel 2022, l’eventuale destabilizzazione della Russia potrebbe ripercuotersi sulla produzione energetica del paese e sulle sue partnership energetiche internazionali, con la Cina prima di tutto. Non a caso, i prezzi del gas hanno immediatamente registrato le recenti tensioni politiche” riferisce Benetti.

UN SECONDO SEMESTRE MOLTO DIVERSO PER L’AZIONARIO


Nel frattempo va registrata una delle peggiori settimane degli ultimi mesi per le Borse, sebbene dopo un semestre in cui, nel complesso, le performance sono state generose a dispetto di un appuntamento con la recessione spostato via via in avanti nel tempo. “Intravediamo tuttavia un andamento molto diverso per il secondo semestre per l’azionario”, commenta il manager di GAM.

SETTE BANCHE CENTRALI HANNO AUMENTATO IL TASSO DI INTERESSE


La cui previsione si basa sulle politiche monetarie ancora restrittive in atto. Infatti, dopo la Bank of Canada, la Bank of Australia, la Federal Reserve, la Banca Centrale Europea, anche la Banca Nazionale Svizzera, la Banca Centrale di Norvegia e la Bank of England hanno aumentato il tasso di riferimento. La recessione sembra più vicina, secondo Benetti, dal momento che la priorità dei banchieri centrali è riportare l’aumento dei prezzi sotto controllo, anche a costo di innescare una recessione e sopportare discese dei prezzi di borsa.

L’APPROCCIO TINA (THERE IS NO ALTERNATIVE) PERDE APPEAL


“Entriamo in un regime economico diverso, caratterizzato da rendimenti obbligazionari di livello elevato e dalle alternative alle azioni, in cui l’approccio TINA (there is no alternative) perde l’appeal che ha mantenuto per tanto tempo” puntualizza il Market Specialist di GAM (Italia) SGR. Secondo il quale se è vero che il rischio dell’investitore è un ulteriore potenziale rischio di perdita in conto capitale qualora le banche centrali procedano con altri rialzi dei tassi è altrettanto vero che  questi livelli di rendimento sono i più alti da molti anni.

UN RITORNO DI INTERESSE VERSO LE OBBLIGAZIONI


“I base ai dati sui flussi di Morningstar, emerge un ritorno dell’interesse verso le obbligazioni, con oltre dodici miliardi di euro di afflussi netti nei fondi obbligazionari in Europa a maggio, settimo mese consecutivo di flussi positivi, contro il calo di un miliardo di euro nei fondi azionari. Il ritrovato appeal del rendimento obbligazionario offre una solida alternativa alle azioni e rende giustizia ai portafogli bilanciati e ben diversificati” conclude Benetti.

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