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Nel credito Usa la svolta si avvicina, prepararsi a mantenere l’equilibrio

AllianceBernstein in un’analisi di Scott DiMaggio, Gershon M. Distenfeld e Matthew Sheridan, raccomanda di trovare il giusto equilibrio tra rischio di credito e di tasso mentre si avvicina la fase finale del ciclo

di Stefano Caratelli 1 Luglio 2023 12:00

financialounge -  AllianceBernstein Gershon M. Distenfeld Matthew Sheridan mercati obbligazioni Scott DiMaggio
Nelle fasi finali di un ciclo del credito può essere opportuno trovare il giusto equilibrio tra il rischio di tasso e il rischio di credito, un esercizio particolarmente consigliabile nella previsione di una svolta verso fine anno, quando la crescita comincerà a risentire della stretta monetaria. All'aumentare delle probabilità di recessione, gli investitori vorranno mantenere liquidità e un discreto livello di duration, e i titoli di Stato sono un ottimo strumento per ottenere entrambe le cose, mentre l'esposizione a "strumenti a spread" come High Yield, debito corporate selezionati dei Mercati Emergenti e titoli legati a mutui commerciali può conferire un assetto equilibrato ai portafogli e permettere di incrementare il potenziale di reddito.

PRUDENZA SUI BOND PIÙ VULNERABILI ALLA RECESSIONE


Sono le indicazioni di AllianceBernstein in un’analisi dal titolo “Mantenere l'equilibrio durante la svolta del ciclo del credito” firmata da Scott DiMaggio, CFA| Co-Head—Fixed Income; Director—Global Fixed Income, Gershon M. Distenfeld, CFA | Co-Head—Fixed Income; Director—Credit, e Matthew Sheridan, CFA| Lead Portfolio Manager—Income Strategies. Gli esperti di AB, con gli spread creditizi attualmente inferiori alla media, sono particolarmente prudenti sulle obbligazioni corporate con rating CCC, estremamente vulnerabili in caso di recessione. In una situazione di grande incertezza, la cosa migliore è mantenere ampie disponibilità liquide e tenersi pronti ad affrontare molteplici eventualità, e un approccio equilibrato alla generazione di reddito è funzionale allo scopo.

NUOVE STRETTE POSSONO AVVICINARE LA SVOLTA


Questo perché, spiegano gli esperti di AB, negli ultimi 18 mesi gli investitori si sono trovati alle prese con la stretta monetaria più rapida degli ultimi 40 anni e con una crisi bancaria che ha visto il fallimento di tre banche regionali USA. Ma l'economia è riuscita finora a evitare una contrazione e nonostante la persistente solidità del mercato del lavoro l'inflazione continua a diminuire, ma rimane comunque elevata. Quanto più tempo la Fed impiegherà a riportare l'inflazione verso il target, tanto più probabile sarà la recessione. Un ulteriore stretta monetaria avvicinerà una svolta nel ciclo del credito USA, ma individuare il momento esatto è particolarmente complicato nell'attuale contesto di mercato.

ABBINARE TITOLI DI STATO A BOND SENSIBILI ALLA CRESCITA


Per questo secondo gli esperti di AB gli investitori orientati al reddito dovrebbero considerare la possibilità di abbinare le obbligazioni governative e altri titoli sensibili ai tassi ad asset esposti alla crescita, in un unico portafoglio gestito in modo dinamico. E’ una strategia adatta a tutte le stagioni, ma particolarmente indicata per quella attuale, soprattutto se nei prossimi mesi la crescita rallenta in misura sufficiente da giustificare una riduzione dei tassi d'interesse nel 2024.

STRATEGIA BILANCIATA ANCHE PER CONTENERE I DANNI


Nel lungo periodo gli esperti di AB prevedono comunque un ritorno alle tendenze passate e ricordano che negli ultimi 30 anni i ribassi correlati di titoli di Stato e asset creditizi sono stati estremamente rari. E anche quando i due tipi di obbligazioni arretrano di concerto, una strategia bilanciata può aiutare a contenere i danni. In queste situazioni, avverte AB nella sua analisi, chi detiene i titoli sensibili ai tassi e gli asset creditizi in portafogli diversi o ne affida la gestione ad asset manager differenti può essere tentato di vendere in perdita su entrambi i fronti.

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