L'apertura dei mercati

Borse in rosso dopo la pubblicazione dei verbali Fed

Partenza in calo per i listini europei, domani attesa per i dati sull’occupazione americana. Giù i listini cinesi dopo il declassamento delle azioni delle banche cinesi deciso da Goldman Sachs

di Antonio Cardarelli 6 Luglio 2023 09:27

financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari
Apertura in rosso per i listini europei dopo la pubblicazione dei verbali Fed. Il Ftse Mib di Piazza Affari è in calo dello 0,8% con Prysmian, Pirelli e Stellantis in rosso oltre al calo di Mfe (Mediaset) dopo l’apertura del testamento di Berlusconi.

DOMANI I DATI SUL LAVORO USA


I verbali della Federal Reserve hanno deluso i mercati e ieri Wall Street ha chiuso in ribasso. Dalle minute del vertice del 13-14 giugno è emerso che la banca centrale americana, dopo la pausa seguita ai dieci rincari consecutivi, ha intenzione di procedere con altri rialzi, seppure a un passo più lento. La possibilità di un aumento di 25 punti base tra tre settimane, ora, è prevista dagli esperti all'88,7%, contro l'81,8% di una settimana fa. Nei verbali, si legge che l'inflazione 'core', quella che non tiene conto di prezzi energetici e di generi alimentari, non è diminuita a sufficienza dall'inizio dell'anno. Inoltre, i banchieri credono ancora possibile una recessione "lieve" nel corso del 2023, seguita da una ripresa "moderata". Domani è atteso il dato sull’occupazione Usa

CINA IN ROSSO


I verbali Fed hanno mandato al tappeto anche le Borse asiatiche. Ma a preoccupare di più gli investitori sono i dubbi sulla ripresa dell’economia cinese. Così, dopo il declassamento delle azioni da parte di Goldman Sachs, dovuto anche all’indebitamento, è fuga dalle banche cinesi. L’indice Hang Seng cede oltre 3 punti percentuali, mentre Shanghai è in rosso dello 0,5%. Chiusura in calo anche per la Borsa di Tokyo, zavorrata dai titoli tecnologici. L'indice Nikkei ha chiuso le contrattazioni in calo dell'1,7% a 32.773,02 punti e l'indice allargato Topix ha perso l'1,26%. Intanto Janet Yellen, segretario al Tesoro Usa, è arrivata a Pechino per una serie di incontri con i vertici cinesi.

PETROLIO STABILE


Stabili i prezzi del petrolio, con i timori sulla domanda cinese controbilanciati dalle previsioni di una possibile riduzione dell'offerta: i future del Wti agosto sono invariati a 71,79 dollari al barile, quelli del Brent settembre cedono lo 0,25 a 76,21 dollari. Sul valutario, l'euro resta sotto quota 1,09 dollari e passa di mano a 1,0864 (da 1,0879 alla chiusura di ieri).

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