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Meta lancia Threads e sfida Twitter

Mark Zuckerberg dichiara 10 milioni di utenti nelle prime sette ore. Meta descrive l’app come uno "spazio per aggiornamenti in tempo reale e conversazioni pubbliche"

di Stefano Silvestri 6 Luglio 2023 12:42

financialounge -  Meta smart Threads. social network twitter
“Se c'è mai stato un proprietario più autodistruttivo di un'impresa multimiliardaria, capace di disprezzare i clienti che determinano il successo della sua stessa azienda, non ne sono a conoscenza”. Così ha dichiarato Lou Paskalis, fondatore e amministratore delegato di AJL Advisory, una società di strategia per la tecnologia del marketing e della pubblicità, parlando di Musk e di Twitter. E che sia o meno un’esagerazione, è senz’altro lo specchio della mutata percezione di Elon Musk da quando ha rilevato Twitter da Jack Dorsey.

PROPRIETÀ CONTROVERSA


Non che l’uomo più ricco del pianeta si sia impegnato molto per farsi amare dagli utenti del proprio social: dopo un ingresso in azienda traumatico per i dipendenti, falcidiati da numerosi licenziamenti, in ordine sparso ha modificato l'algoritmo che decide la visibilità dei post, quindi ha abolito alcune regole relative alla moderazione dei contenuti; successivamente ha rivisto il processo di verifica dell'identità degli utenti, con la spunta blu divenuta a pagamento laddove prima era uno status symbol. Successivamente ha sostituito l’iconico simbolo dell’uccellino blu con quello di un cane, fino ad arrivare agli ultimi giorni, quando Musk ha imposto dei limiti stringenti al numero di tweet leggibili dagli utenti tramite l'app. Una mossa che dichiaratamente è la risposta all'attività di “scraping” da parte di altre aziende, ovvero la raccolta di dati da Twitter. E che tuttavia ha portato a numerosi messaggi di superamento del “limite di frequenza”, soprattutto per i fruitori di TweetDeck, causando una notevole frustrazione tra gli utenti. Un esempio, tra i tanti, di come Elon Musk sia entrato a gamba tesa contro le app che hanno fatto la loro fortuna appoggiandosi a Twitter, la cui operatività negli ultimi mesi è stata resa sempre più difficoltosa, se non resa impossibile.

IL MOMENTO MIGLIORE


Twitter negli ultimi mesi ha perso fascino, pubblico e inserzionisti, e non c’era momento migliore per Meta, a sua volta alla ricerca della vitalità perduta, per lanciare Threads, un progetto che potremmo riassumere come la versione scritta di Instagram. Meta descrive l’app come uno "spazio per aggiornamenti in tempo reale e conversazioni pubbliche" e l’applicazione, basata sulle credenziali Instagram degli utenti, supporta messaggi di testo fino a 500 caratteri, foto e video fino a cinque minuti e permette di fare repost dei contenuti, di limitare le risposte e di bloccare o segnalare altri utenti. Threads, i cui post possono anche essere condivisi come storie su Instagram, è disponibile in 100 paesi (esclusa l'Europa, in attesa che si sciolga il nodo del trattamento dei dati personali) ed è compatibile coi sistemi Android di Google e iOS di Apple.

UN OTTIMO INIZIO, MA…


Stando alle dichiarazioni dallo stesso Zuckerberg, l’esordio di Threads è stato brillante. “Abbiamo appena superato i 5 milioni di registrazioni nelle prime quattro ore", ha annunciato il CEO di Meta sul suo account Threads. Tre ore dopo, ha aggiornato il dato: "Dieci milioni di persone si sono registrate in sette ore". Meta lancia dunque Threads nel momento più propizio ma è innegabile che si tratti di un periodo di grandi sfide per l'azienda. Il colosso della Silicon Valley ha investito massicciamente nel metaverso, una mossa accolta con scetticismo da molti vista la sua lontananza dall’essere mainstream, e che finora non ha ripagato i miliardi di dollari spesi. Per questa e altre ragioni, tra cui la crisi di Facebook, negli ultimi mesi Zuckerberg ha attuato tagli alle spese di Meta e licenziamenti di massa. Senza dimenticare che, per alcuni, l’azienda sta restando indietro nella corsa alle intelligenze artificiali. In attesa di vedere se e come si affermerà Threads nel lungo periodo e, in attesa di vedere un giorno Zuckerberg e Musk sfidarsi realmente sul ring, come (scherzando?) hanno dichiarato qualche giorno fa, sarà interessante assistere agli esiti del loro confronto virtuale nell’arena dei social.

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