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Secondo semestre 2023: le 10 convinzioni di Amundi per l’asset allocation

Tra le principali convinzioni per il secondo semestre 2023, Vincent Mortier, Group Chief Investment Officer di Amundi indica i mercati emergenti che beneficiano di un vantaggio in termini di crescita

di Leo Campagna 6 Luglio 2023 18:00
financialounge -  Amundi asset allocation mercati Vincent Mortier

I mercati finanziari si trovano in una fase critica perché le Banche centrali stanno per fare una pausa dopo il ciclo di rialzi dei tassi più veloce dagli anni Ottanta. “Un contesto nel quale la qualità è la bussola per navigare in questa fase” fa sapere Vincent Mortier, Group Chief Investment Officer di Amundi che ha individuato dieci principali convinzioni per il secondo semestre 2023, la prima della quale riguarda la crescita, che dovrebbe registrare il punto più basso nel secondo semestre del 2023.

GLI EFFETTI DELLA STRETTA MONETARIA SULL’ECONOMIA REALE


“La stretta monetaria avrà effetti ritardati sull'economia reale determinando una lieve recessione negli Stati Uniti, una crescita debole in Europa e una discreta tenuta dei mercati emergenti con un quadro d’insieme che presenta molte incognite” fa sapere Mortier che poi passa al rallentamento graduale e lento dell’inflazione. “Siamo dell’idea che, come in passato quando negli Stati Uniti l’inflazione è stata elevata, siano necessari circa due anni prima che il carovita si possa dimezzare rispetto al picco” spiega il manager.

IMPROBABILE UNA INVERSIONE DI ROTTA NELLE POLITICHE MONETARIE


Mortier ritiene poi improbabile una brusca inversione di rotta nelle politiche monetarie dal momento che l’inflazione rimane al di sopra degli obiettivi delle Banche centrali mentre non dovrebbe esserci un rallentamento dell’economia prima di fine anno. Il Group CIO di Amundi vede invece ampliarsi il divario in termini di crescita tra i Paesi emergenti e i Paesi sviluppati con la Cina e l’India che guidano lo sprint dell’Asia.

LA TENUTA DEI CONSUMI NEGLI USA


A proposito di crescita, una variante chiava da seguire con attenzione è la tenuta dei consumi negli USA. “Grazie alla domanda vigorosa, le aziende sono riuscite a trasferire i costi più alti ai consumatori, ma queste condizioni favorevoli dovrebbero cessare. E probabile che i risparmi delle famiglie tendano a prosciugarsi mentre l’inasprimento delle condizioni di accesso al credito frenerà i consumatori con un conseguente peggioramento delle vendite negli Stati Uniti e dei profitti aziendali” sottolinea Mortier.

FAVORITI TITOLI DI STATO E OBBLIGAZIONI SOCIETARIE DI ELEVATA QUALITÀ


Il Group CIO di Amundi , alla luce di questo scenario macroeconomico di fondo e la debole crescita degli utili, suggerisce allocazioni prudenti perché non vi sono certezze riguardo a potenziali rialzi mentre permangono i rischi ribassisti. “Una pausa della Fed, la discesa dell’inflazione e la persistente ripresa degli utili dovrebbero innescare il passaggio alla fase finale del ciclo, con un outlook più favorevole per i mercati azionari verso la fine dell'anno” puntualizza il manager. Secondo il quale i tassi prossimi al picco sono favorevoli a titoli di Stato e obbligazioni societarie di elevata qualità mentre occorre essere prudenti sulle obbligazioni high yield.

FOCUS SUI MERCATI EMERGENTI


Il focus sulla qualità vale anche in ambito azionario dove Mortier raccomanda di non concentrarsi solo sui titoli a megacapitalizzazione, ma di cercare di aumentare le posizioni sui mercati ciclici. La ricerca deve incentrarsi sulle aziende con una solida tenuta degli utili e capitalizzazioni più contenute per evitare i segmenti con valutazioni eccessive. Un’area di riserva di valore, sia nell’azionario che nel reddito fisso, sono i mercati emergenti che beneficiano del vantaggio in termini di crescita. “La selezione resta cruciale ma le valutazioni interessanti, la fine della stretta monetaria della Fed e un possibile indebolimento del dollaro USA sono fattori favorevoli agli attivi dei Paesi emergenti” specifica Mortier.

L’ASSET ALLOCATION PER RESISTERE ALL’INFLAZIONE


Infine, ma non per importanza, Il Group CIO di Amundi mette in primo piano l’asset allocation per resistere all’inflazione. “I prezzi al consumo rimangono al di sopra dei livelli normali ed è quindi consigliabile aumentare le fonti di diversificazione come i mercati privati (soprattutto infrastrutture) e gli hedge fund (global macro). Affrontare la questione della traiettoria dell’inflazione sarà fondamentale per aumentare l’allocazione settoriale alle aree più resilienti”.
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