L'analisi

Per investire in M&A è essenziale la capacità di selezionare i 'buoni compratori'

Morgan Stanley Investment Management spiega in un’analisi di Marcus Watson e Richard Perrott cosa bisogna evitare e come invece ci si muove con successo in un mercato difficile che presenta rischi elevati

di Stefano Caratelli 8 Luglio 2023 15:00

financialounge -  fusioni e acquisizioni Marcus Watson mercati Morgan Stanley Investment Management Richard Perrott
L’allocazione del capitale è estremamente importante per gli investitori a lungo termine e il campo dell’M&A è un’opzione peculiare tipicamente caratterizzata dall’assunzione di un rischio elevato. Ma aziende acquisitrici di elevata qualità non rappresentano un paradosso, ce ne sono sul mercato con alle spalle una storia di acquisizioni a rischio relativamente contenuto che hanno portato importanti ritorni agli investitori e agli azionisti, mettendo in atto una strategia con il potenziale di essere replicata. Sono le indicazioni conclusive diun ‘Global equity observer’ titolato “To Buy or Not to Buy” e firmato da Marcus Watson, Managing Director, International Equity Team e Richard Perrott, Executive Director International Equity Team, di di Morgan Stanley Investment Management, che detiene in portafoglio aziende acquisitrici con questa tipologia.

NON PERDERE MAI DI VISTA L’INTERESSE DEGLI AZIONISTI


I due esperti sottolineano che gli investimenti in Mergers & Aquisitions raramente presentano un basso rischio perché spesso l’azienda che le conduce guarda più alla propria lista dei desideri che al miglior interesse degli azionisti e, per questo MSIM guarda con un salutare livello di scetticismo a queste operazioni, chiedendosi sempre se comportino una buona allocazione di capitale. I due esperti fanno l’esempio di un titolo che scambi a circa il 5% del rendimento del free cash e nei prossimi 5 anni genererà circa il 25% della sua capitalizzazione di mercato appunto in free cash flow. Dal punto di vista dell’investitore di lungo termine, è vitale che il management allochi bene questo free cash flow, sia mantenendo un bilancio prudente che pagando dividendi o facendo riacquisti di azioni, oppure trovando acquisizioni appropriate.

IL RISCHIO DA EVITARE DEGLI ‘ACQUISITORI SERIALI’


Per questo è importante selezionare valide aziende ‘acquisitive’. Vanno valutate non solo singole acquisizioni, ma anche il fatto che le acquisizioni rendono più difficile valutare il trend sottostante del core business. ‘Acquisitori seriali’ possono fare acquisti solo per mascherare falle proprio nel core business, e sono da evitare. Il processo di investimento di MSIM favorisce aziende capaci di generare un elevato ROOCE, vale a dire il ritorno sul capitale operativo impiegato, mentre è anche importante valutare il ritorno sul capitale destinato alle acquisizioni e stabilire se si stia creando o distruggendo valore utilizzando la misura del ROCE, che include i valori intangibili relativi all’M&A.

FOCUS SUL RITORNO E DISCIPLINA FANNO UN BUON ACQUISITORE


Le migliori aziende compratrici detenute in portafoglio da MSIM hanno un focus sul ritorno e quindi su una stringente disciplina quando si tratta di valutazioni. Tipicamente, un buon compratore si concentra nella sua area di competenza più che nella ricerca di diversificazione, in operazioni di dimensioni non troppo grandi, che puntino alla crescita dell’esistente più che a ristrutturazioni, con un buon livello di integrazione. I due esperti sottolineano anche l’importanza di una ampia base di clienti con cui si intrattengono solide relazioni. Il tutto, combinato con una disciplina rigorosa nella valutazione, può produrre ritorno molto importanti per gli azionisti.

IMPORTANZA DEI TEAM DI MANAGEMENT


Un’altra strategia adottata da aziende che si distinguono come ‘buon compratore’ è la capacità di offrire all’obiettivo dell’acquisizione un ‘accasamento stabile’ il che è particolarmente importante per imprese familiari e offre anche il vantaggio di poter chiudere la transazione a prezzi ragionevoli. Nell’individuazione degli obiettivi di acquisto è molto importante la focalizzazione sul ritorno dell’investimento cercando team di management predisposti a far affidamento sui risultati del proprio lavoro, con piani di incentivi a lungo termine legati al ritorno del capitale investito totale.

ALCUNI ESEMPI POSITIVI


Per esemplificare la strategia di MSIM i due esperti citano senza farne i nomi alcune aziende acquisitrici detenute in portafoglio: una società USA attiva nella consulenza IT, altre due sempre americane attive nella ‘life science’, ancora in USA un designer e produttore di connettori, un provider di tecnologia quotato sul FTSE 100 e un produttore verticale canadese di market software.

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