Prospettive sul debito emergente: Vontobel svela che il 75% degli istituzionali è ottimista

Gli investitori istituzionali sono ottimisti sulle prospettive delle obbligazioni dei mercati emergenti e sono intenzionati ad aumentarne l’esposizione in portafoglio nel corso dei prossimi due anni. Lo rivela un'indagine di Vontobel che ha raccolto le opinioni di oltre 200 investitori istituzionali in Europa, Nord America e nell'area Asia-Pacifico per capire il loro orientamento e le loro priorità rispetto alle allocazioni attuali e future nel reddito fisso.

INFLAZIONE E POLITICA MONETARIA

Se la percentuale degli ottimisti sul debito emergente è al 75%, la priorità assoluta per i portafogli a reddito fisso degli investitori istituzionali è rappresentata dall'aumento dei rendimenti, mentre l'inflazione e la politica monetaria sono i temi principali che dominano le loro considerazioni macroeconomiche. Entrando più nel dettaglio, si scopre però che gli istituzionali dell'Asia-Pacifico reputano l'aumento dei rendimenti e la garanzia di liquidità ugualmente importanti (entrambi 55%) mentre, per gli asset owner nordamericani ed europei, la garanzia di liquidità è una priorità leggermente inferiore (49%). Inoltre se l'allineamento con gli obiettivi d'investimento ESG è considerato importante (41%) in tutte le regioni, nel Nord America viene considerata una priorità relativamente più alta (51%).

DEBITO SOVRANO EMERGENTE IN VALUTA FORTE IN AUMENTO

Lo studio di Vontobel rileva inoltre che il 61% degli investitori detiene il reddito fisso dei mercati emergenti attraverso un'allocazione obbligazionaria diversificata, con un 44% che dichiara un'esposizione al debito sovrano dei Paesi emergenti in valuta forte, in leggero aumento rispetto al 39% dello allo scorso anno. Dimezzata, invece, l’esposizione al debito sovrano dei mercati emergenti in valuta locale: la continua sottoperformance del segmento he spinto gli investitori a esporsi al 23% rispetto al 47% del 2022.

UN PUNTO DI INGRESSO INTERESSANTE

A questo proposito, Simon Lue-Fong, responsabile della Fixed Income Boutique di Vontobel vede ora un punto d'ingresso interessante, soprattutto per quanto riguarda la valuta locale, che negli ultimi anni è stata un segmento poco amato e poco performante e che ora appare molto più promettente. "Tuttavia, gestire le allocazioni nei segmenti del reddito fisso dei mercati emergenti è complesso e questo alimenta il gradimento per gli approcci blend, che possono offrire vantaggi in termini di posizionamento e di facilità di accesso a opportunità interessanti".

I POTENZIALI VANTAGGI OFFERTI DAI FONDI MISTI

La crescente preferenza degli investitori verso i fondi misti che investono nel debito emergente trova conferma anche nei risultati dell'indagine di Vontobel: oltre il 70% degli investitori istituzionali prevede di aumentare la propria allocazione in questi fondi nei prossimi 24 mesi. “Un orientamento che si basa sui potenziali vantaggi offerti dai fondi misti in termini di maggiore diversificazione e gestione del rischio, miglioramento dei rendimenti e della generazione di reddito e posizionamento più flessibile della curva dei rendimenti” spiega Lue-Fong.

UN INVESTIMENTO TATTICO E NON STRUTTURALE

Il manager ricorda infine come gli investitori tendano a restare posizionati sul segmento del debito dei mercati emergenti che conoscono e detengono. “La nostra analisi evidenzia che pochissimi investitori diversificano su tutto il set di opportunità del debito emergente, mentre molti si limitano a uno o al massimo due segmenti dell'universo. Il fatto che il potenziale di apprezzamento degli asset sia citato dagli investitori nel nostro studio come la ragione principale per aumentare l'esposizione alla valuta locale, sembra indicare che questo potrebbe essere un investimento tattico redditizio piuttosto che strutturale", conclude il responsabile della Fixed Income Boutique di Vontobel.