L’apertura dei mercati

Piazza Affari riparte in rialzo su nuovi massimi dal 2008 ancora per inflazione Usa in calo

Avvio piatto per gli altri listini del Vecchio Continente, dopo il rally della vigilia, spinto dal calo dell’inflazione in Usa a giugno oltre le attese. In lieve aumento il prezzo del petrolio, scende quello del gas

di Fabrizio Arnhold 13 Luglio 2023 09:11

financialounge -  borse inflazione mercati Piazza Affari
Le Borse euroopee provano a proseguire il rally, iniziando in rialzo la giornata di contrattazioni, dopo le seduta brillante di ieri, con l’inflazione Usa in calo a giugno, scesa al +3%. A Milano il Ftse Mib apre a +0,16%, dopo aver chiuso ieri sui massimi del 2023, a livelli che non si vedevano da settembre 2008, il Dax di Francoforte a -0,08%, il Cac 40 di Parigi a +0,19%, l’Ibex 35 di Madrid a -0,02% e il Ftse 100 di Londra a -0,03%. La Borsa di Tokyo archivia la seduta in netto rialzo, sulla scia di Wall Street, con l’indice Nikkei a +1,49%, a 32.419 punti.

IL CALO DELL’INFLAZIONE USA SPINGE I LISTINI


Le esportazioni dalla Cina sono crollate del 12,4% su base annua a giugno 2023, peggio del -7,5% di maggio e delle previsioni di mercato di un calo del 9,5%. Le Borse asiatiche tuttavia seguono i rialzi di Wall Street che ieri ha terminato in netto progresso, con l’indice S&P 500 al massimo da aprile 2022. Dagli Usa sono attesi i numeri sul lavoro e sui prezzi alla produzione, in Europa l’attesa è per la riunione dell’Eurogruppo e per i verbali dell’ultima riunione della Bce. Ieri il dato sull’inflazione negli Stati Uniti ha sorpreso in positivo i mercati, scendendo più del previsto a giugno.

STAGIONE DELLE TRIMESTRALI AL VIA


Il carovita negli Usa è aumentato del 3% su base annua, meglio delle attese che avevano fissato il dato a +3,1%. Il rialzo su base mensile, quindi rispetto al mese di maggio, è stato dello 0,2%. Anche in questo caso l’aumento è stato inferiore a quello preventivato dal consensus, che si aspettava un +0,3%. Restando negli Stato Uniti, sta per iniziare la stagione delle trimestrali con i numeri delle grandi banche attesi per domani.

IL DOLLARO RESTA DEBOLE


Sul versante valutario, prosegue la debolezza del dollaro che ieri è scivolato al minimo in 15 mesi sull’euro, dopo il dato sull’inflazione, con l'euro che passa di mano a 1,1141 dollari. Senza grandi scossoni le valutazioni del petrolio, con il Brent scadenza settembre che viene scambiato a 80,31 dollari al barile (+0,3%), mentre il Wti agosto tratta a 75,9 dollari al barile (+0,2%). In calo il prezzo del gas che ad Amsterdam scambia a 25,76 euro per megawattora (-3,3%). Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni si stringe a 167 punti base, col rendimento del decennale italiano in calo al 4,2 per cento.

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