Space economy
Sorpresa su Marte, il rover della Nasa trova sostanze organiche
Mentre si parla sempre più di nuova conquista dello spazio e di space economy, Perseverance, il rover dalla Nasa su Marte, trova tracce organiche nel bacino di un antico lago
di Fabrizio Arnhold 14 Luglio 2023 11:48
Il rover Perseverance della Nasa nel cratere Jezero, nel bacino di un antichissimo lago su Marte, ha rilevato molecole organiche. In un momento in cui si parla sempre più di nuova conquista dello spazio, soprattutto in chiave commerciale, e di space economy, la notizia apre nuove considerazioni su ipotetiche forme di vita sul pianeta rosso. Ipotetiche perché al momento l’origine delle tracce organiche deve ancora essere chiarita.
I risultati della scoperta sono stati pubblicati dalla rivista Nature e sono il risultato della ricerca coordinata da Sunanda Sharma, del Jet Propulsion Laboratory della Nasa e alla quale l'Italia ha partecipato con l'astrobiologa Teresa Fornaro, dell'Osservatorio di Arcetri dell'Istituto Nazionale di Astrofisica. Non si possono ancora trarre delle conclusioni ma gli scienziati stanno facendo delle ipotesi. Principalmente tre, come riporta l’Ansa, e solo la prima prevede che le molecole siano di origine biologica.
Tra le possibili spiegazioni sulla formazione di molecole organiche sul suolo marziano, si parla di interazioni acqua-roccia, per esempio, ma anche di depositi di polvere interplanetaria. Le tracce organiche sono state rilevate utilizzando lo strumento Sherloc (Scanning Habitable Environments with Raman and Luminescence for Organics and Chemicals), ossia una sorta di investigatore che ha consentito la mappatura a scala fine e l’analisi della varie tipologie di minerali con materiale organico presenti sul fondo del cratere Jezero, dove il rover della Nasa è atterrato dal 2021. Per avere risposte più precise, però, bisognerà aspettare che i campioni vengano portati sulla Terra per essere analizzati in laboratorio.
È da anni che Elon Musk parla di economia marziana. Nel 2020 aveva lanciato il progetto di trasportare un milione di persone su Marte entro il 2050, utilizzando Starship. La corsa per conquistare lo spazio, almeno da un punto di vista commerciale, è già partita e non riguarda solo Musk con la sua Space X ma anche la Blue Origin di Jeff Bezos e la Virgin Galactic che a fine giugno ha fatto partire il primo volo commerciale con nell’equipaggio anche membri dell’Aeronautica Militare Italiana.
LA SCOPERTA
I risultati della scoperta sono stati pubblicati dalla rivista Nature e sono il risultato della ricerca coordinata da Sunanda Sharma, del Jet Propulsion Laboratory della Nasa e alla quale l'Italia ha partecipato con l'astrobiologa Teresa Fornaro, dell'Osservatorio di Arcetri dell'Istituto Nazionale di Astrofisica. Non si possono ancora trarre delle conclusioni ma gli scienziati stanno facendo delle ipotesi. Principalmente tre, come riporta l’Ansa, e solo la prima prevede che le molecole siano di origine biologica.
LE IPOTESI
Tra le possibili spiegazioni sulla formazione di molecole organiche sul suolo marziano, si parla di interazioni acqua-roccia, per esempio, ma anche di depositi di polvere interplanetaria. Le tracce organiche sono state rilevate utilizzando lo strumento Sherloc (Scanning Habitable Environments with Raman and Luminescence for Organics and Chemicals), ossia una sorta di investigatore che ha consentito la mappatura a scala fine e l’analisi della varie tipologie di minerali con materiale organico presenti sul fondo del cratere Jezero, dove il rover della Nasa è atterrato dal 2021. Per avere risposte più precise, però, bisognerà aspettare che i campioni vengano portati sulla Terra per essere analizzati in laboratorio.
MUSK E L’ECONOMIA MARZIANA
È da anni che Elon Musk parla di economia marziana. Nel 2020 aveva lanciato il progetto di trasportare un milione di persone su Marte entro il 2050, utilizzando Starship. La corsa per conquistare lo spazio, almeno da un punto di vista commerciale, è già partita e non riguarda solo Musk con la sua Space X ma anche la Blue Origin di Jeff Bezos e la Virgin Galactic che a fine giugno ha fatto partire il primo volo commerciale con nell’equipaggio anche membri dell’Aeronautica Militare Italiana.
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