La ricerca

Schroders migliora i processi d’investimento quantificando la gestione del capitale umano

La società annuncia la nascita di un modello di analisi capace di misurare il valore del capitale umano attraverso l’utilizzo di una serie di metriche contabili

di Anna Patti 15 Luglio 2023 15:00

financialounge -  capitale umano ESG ricerca Schroders
Schoders annuncia la nascita di un modello di analisi per misurare il valore creato dal capitale umano. Il modello prevede l’utilizzo di una serie di metriche contabili quantitative che posso essere utilizzate insieme a quelle qualitative per consentire agli investitori di comprendere meglio come la gestione del capitale umano possa contribuire alla produttività di una società.

L’ANALISI


Il modello di analisi è stato realizzato con la collaborazione dell'Oxford Rethinking Performance Initiative presso la Saïd Business School dell'Università di Oxford e del California Public Employees' Retirement System. L’analisi conferma che il capitale umano è alla base della produttività e redditualità aziendale e che le aziende con solidi modelli di gestione del personale creano rendimenti più elevati per gli investitori.

VALUTARE LE AZIENDE IN CUI INVESTIRE


La ricerca dimostra che gli investitori per scegliere le aziende in cui investire debbano tenere conto del modo in cui viene gestito il capitale umano. Angus Bauer, Head of Sustainable Research, di Schroders ha dichiarato che: “a fronte di una costante volatilità economica, la nostra analisi mostra che le società con una solida gestione del capitale umano sono posizionate meglio per affrontare il futuro. Nonostante la progressiva integrazione dell'intelligenza artificiale nei vari settori, la rilevanza delle persone come artefici della creazione di valore rimarrà elevata". Nicholette MacDonald Brown, Head of European Blend di Schroders, invece ha sottolineato l’importanza del modello per valutare il capitale umano: “a differenza dei fattori ambientali il cui valore è trasparente, il capitale umano è sempre stato difficile da quantificare, soprattutto per le capitalizzazioni di mercato più piccole, dove i dati sono estremamente opachi. Questo modello consente a gestori attivi come noi di ottenere maggiori informazioni sulle società del nostro universo d'investimento. Possiamo identificare quelle che sono a buon punto e quelle che sono in ritardo nella gestione del capitale umano per prendere decisioni informate sull'allocazione e sull'engagement”.

I PRINCIPALI RISULTATI DELLA RICERCA


L’analisi permette di definire in cosa consistano le ricadute di una buona gestione del capitale umano e perché ci sono ragioni strutturali e cicliche per concentrarsi su questo aspetto nel contesto attuale. Tra i risultati principali della ricerca c’è la possibilità di valutare come i ritorni del capitale umano siano correlati con ritorni prospettici superiori su più orizzonti temporali e nella maggior parte dei settori, anche dopo aver considerato il ritorno del capitale investito e aggiustato per una serie di fattori. Dall’analisi risulta anche che il capitale umano può avere molteplici conseguenze sui bilanci delle società. Infine c’è da rilevare un elemento di rischio nel focalizzarsi eccessivamente su una misurazione oggettiva del capitale umano. L’analisi deve combinare la valutazione quantitativa con quella qualitativa. Con i KPI per identificare una buona gestione del capitale umano si possono considerare i driver del cambiamento e mostrare come ottimizzare la produttività del capitale umano.

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