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Dalle Borse alla Nato, il momento positivo dell’Occidente

Contro le previsioni di chi l’anno scorso li dava per spacciati, i mercati europei e americani hanno saputo rilanciarsi alla grande e ora vivono un momento positivo sulle spalle della Cina. E intanto dal vertice Nato dei giorni scorsi si conferma una nuova cartina

di Lorenzo Cleopazzo 16 Luglio 2023 09:30

financialounge -  cina mercati sunday view
Dicono che affinché qualcosa avvenga, a volte debbano “allinearsi i pianeti”.

Oppure che gli stessi pianeti debbano essere “nel segno”, per portare un cambiamento significativo.

A volte, in effetti, si fa un gran parlare di astrologia e di tutti i risultati a cui porta, solo che in questo caso le stelle osservate non sono in cielo – o sull’oroscopo dell’estate –, ma ricamate su due belle bandiere che sventolano appese a dei pali. Una completamente azzurra e l’altra a stelle e strisce. E se un tempo i marinai e i dotti usavano proprio le stelle per orientarsi nei loro scervellamenti, oggi non sarebbero gli unici a prendere spunto dalle costellazioni di Washington e Bruxelles. Ché nonostante tutte le parole spese tempo fa per sottolineare i diversi spunti di crisi che potevano concretizzarsi, oggi siamo qui a descrivere una situazione ben diversa. Magari “stellare” non è l’aggettivo più adatto per il momento positivo dell’Occidente, ma rende bene l’idea. In più è anche calzante, dai

UN MOMENTO POSITIVO


Contro le attese e su più fronti, aggiungeremmo. Non è solo una questione di Borsa, non è solo la discesa dell’inflazione Usa: è anche il vento positivo che soffia dal vertice Nato di Vilnius.

I Paesi e i mercati occidentali si possono dire soddisfatti per un momento di sostanziale serenità dopo il rally delle Borse nei primi giorni di luglio, gli States registrano l’inflazione più bassa da marzo ’21 e la Svezia riceve l’ultimo okay – dalla Turchia, non proprio il più semplice da ottenere – per poter entrare nell’Alleanza Atlantica: tutto questo ha fatto registrare un periodo davvero positivo in questa parte di mondo, mentre in Oriente la Cina sorprende per il suo rallentamento. E forse non è un caso che con questo nuovo rapporto di forze, gli Usa – nelle persone di Blinken e Yellen – abbiano cercato e ottenuto dei viaggi in quel di Pechino.

Che poi probabilmente questa positività è anche un po’ figlia di certe previsioni negative. Perché a farci caso, spesso le stellate migliori arrivano dopo che le nubi si sono diradate.

CANALI DI COMUNICAZIONE


Torniamo per un attimo alle stelle. Non quelle ricamate sulle bandiere, ma quelle autentiche, 100% spazio.

Quelle stelle che un certo Giovanni Virginio Schiaparelli osservava un po’ per diletto, un po’ per lavoro, da quel suo ufficio che era l’Osservatorio di Brera.

Siamo nel 1877 in un’accaldata Milano estiva, e il buon Giovanni aveva fatto mettere un telescopio pazzesco sul tetto del ‘suo’ edificio. Il suo obbiettivo però non erano le stelle, ma Marte. E dopo quella notte sulla mappa del pianeta rosso verranno tracciate delle nuove linee che Schiaparelli nei suoi testi chiamerà ‘canali’.

I libri con questa scoperta andranno a ruba tra i colleghi di tutto il mondo, e fin qui tutto bene. L’edizione inglese però darà delle grane al nostro astronomo. I traduttori british infatti hanno trasformato i ‘canali’ in ‘canals’, una parola che a Londra lascia intendere un’origine artificiale di queste benedette linee - e quindi anche l’esistenza di qualche agricoltore marziano che le ha tracciate con il suo aratro marziano, iscritto alla Coldiretti marziana. Schiaparelli si trova così al centro di un bel marasma, fatto di traduzioni variegate dei suoi testi che portano continue accuse e difese da parte degli esponenti della comunità scientifica, che però intanto si accende, scrive, studia e si anima.

A RIVEDER LE STELLE


Nonostante quanto paventavano certi osservatori, la Nato si è dimostrata più compatta di quanto si aspettassero, le economie più solide e l’inflazione Usa già in riduzione sembra essere destinata a calare ulteriormente. Un contraccolpo positivo che fa il paio con quello di inizio ‘900, quando lo stesso Schiaparelli ammise che i suoi amati canali erano in realtà un abbaglio figlio di una strumentazione obsoleta. Intanto, però, da questa sua uscita un po’ maldestra la comunità scientifica trovò nuovi spunti di ricerca e di impegno, donando un nuovo stimolo per scoperte future.

Niente di tutto questo era scritto nelle stelle, tantomeno su qualche strampalata linea scorta sulla superficie di un pianeta. Il bello di questi casi, però, è che non occorre essere astronomi per saper leggere i movimenti di certe stelle: finché se ne stanno lì belle in alto a sventolare ricamate sulle bandiere, possiamo stare certi che di momenti positivi ce ne saranno ancora.

BONUS TRACK


Chissà dove starete leggendo questo articolo: magari sul divano con la valigia ancora da fare, magari in viaggio verso le vostre ferie, o magari direttamente in spiaggia.

E chissà che magari qualche ombrellone più avanti non ci sia anche la negatività che ammantava l’Occidente. Un bel periodo di stacco serve a tutti, dopotutto.

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