Secondo semestre 2023

Ethenea: recessione evitabile, tassi verso lo stop e crescita globale 2023 vicina al 3%

Michael Blümke, Senior portfolio manager di Ethenea Independent Investors, illustra lo scenario finanziario futuro che prevede diversi trimestri di crescita debole per i Paesi industrializzati. Dalla Cina e dai Paesi emergenti arriverà un apporto positivo

di Stefano Caratelli 20 Luglio 2023 18:00

financialounge -  cina Ethenea Independent Investors fiducia dei consumatori Michael Blümke
Le banche centrali interromperanno il ciclo restrittivo di rialzo dei tassi nel secondo semestre, per valutare i risultati ottenuti sinora, la recessione è ancora evitabile, se non ci saranno nuovi shock esterni. Sono le principali indicazioni dello scenario di riferimento per il 2023, che prevede un'espansione dell'economia mondiale di poco inferiore al 3%, illustrato da Michael Blümke, Senior portfolio manager di Ethenea Independent Investors. Per i Paesi industrializzati si prospettano diversi trimestri di crescita debole, mentre la Cina e i Paesi emergenti forniranno un apporto positivo, sottolinea Blümke.

INVERSIONE DI TENDENZA POSITIVA


Dati soft hanno segnalato già nella prima metà dell'anno un'inversione di tendenza positiva. La fiducia dei consumatori è migliorata rispetto ai precedenti bassi livelli e anche gli indicatori anticipatori del settore dei servizi hanno segnato progressi. La congiuntura ha anche beneficiato della stabilità del mercato del lavoro, di consumi tuttora sostenuti, dell'ulteriore implementazione delle politiche monetarie e del calo dell'inflazione.

SCONGIURATA CRISI SISTEMICA DA BANCHE USA


Blümke aggiunge che la reazione delle autorità alla crisi delle banche regionali USA ha scongiurato una crisi sistemica, ma l'aumento dei costi di finanziamento e l'inasprimento degli standard creditizi peseranno sulla crescita economica nei prossimi trimestri. Al momento anche la crescita in Cina sta perdendo slancio. Dopo il ciclo di inasprimento monetario più aggressivo degli ultimi decenni, la lotta all'inflazione sortisce i suoi effetti con l'inflazione complessiva che ha raggiunto il picco ed è chiaramente in calo.

INFLAZIONE DI FONDO ANCORA ELEVATA


L’esperto di Ethenea Independent Investors osserva comunque che in molte regioni l'inflazione di fondo resta tuttavia troppo elevata e potrebbe consolidarsi. In ambiti come salari, affitti e servizi i prezzi restano sotto pressione e le banche centrali devono restare vigili. La fine della stretta monetaria si avvicina, secondo Blümke, ma l'obiettivo non è stato ancora raggiunto. Dopo aver ridotto il ritmo dei rialzi, nella seconda metà dell'anno le banche centrali dei paesi industrializzati interromperanno gli inasprimenti per valutare le ripercussioni delle politiche.

CONGIUNTURA GLOBALE PIU’ RESILIENTE DEL PREVISTO


Se il calo della domanda non sarà sufficiente a portare presto l'inflazione al target del 2%, le autorità monetarie potrebbero effettuare un'ulteriore stretta, con le relative conseguenze sulle prospettive di crescita. “La congiuntura mondiale si è dimostrata decisamente più resistente del previsto”, conclude Blümke, sottolineando che lo scenario del "no landing" associato a un ciclo congiunturale prolungato prosegue alla luce di dati economici contrastanti ed elevate incertezze.

LA RECESSIONE DOVREBBE ESSERE EVITATA


L'effetto ritardato della stretta monetaria, la persistente inflazione elevata e l'inasprimento delle condizioni finanziarie segnalano tuttavia un rallentamento della crescita. Ma, in assenza di ulteriori shock esterni, l’esperto di Ethenea Independent Investors prevede che le grandi economie dovrebbero riuscire a evitare una grave recessione nel prossimo futuro.

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