Asset allocation

Mercati obbligazionari tra nuove criticità e opportunità da cogliere, ecco come muoversi

Wellington Management, in un commento a cura dell’Investment Director Marco Giordano, analizza le fonti di volatilità ma segnala anche le occasioni di investimento, dal debito sovrano al credito Investment Grade

di Stefano Caratelli 21 Luglio 2023 15:09

financialounge -  Marco Giordano mercati obbligazionario wellington management
Tra i principali fattori che influenzano il mercato obbligazionario c’è indubbiamente quello rappresentato dalle tensioni geopolitiche, evidenziate dal tentato un colpo di Stato in Russia, che segnala il rischio che conflitti tra fazioni militari di Stati con armi nucleari siano estremamente preoccupanti ed evidenzino quanto questo rischio geopolitico possa iniziare a dominare i mercati. Se gli eventi russi non si fossero esauriti nel giro di pochi giorni, avrebbero probabilmente provocato notevoli impatti sui mercati e una fuga verso la qualità. Poi, sottolinea Wellington Management, in un commento a cura dell’Investment Director Marco Giordano, c’è la velocità dei cicli di mercato.

LA VOLATILITÀ NON SOLO MACROECONOMICA


Il contesto macro continua a essere fonte di volatilità, molto più nell’obbligazionario che nell’azionario, come si evince dagli indici MOVE e VIX. Da quando gli investitori si sono resi conto che le banche centrali non potranno tenere l’inflazione sotto controllo senza penalizzare la crescita, si è assistito a significative oscillazioni. Mentre nel 2022 i mercati hanno affrontato un trend lineare con forte crescita e aumento dell’inflazione, nella prima metà del 2023 si sono susseguiti eventi come i casi SVB e Credit Suisse, oltre al tetto del debito USA, mentre le economie crescevano a velocità diverse: dagli Stati Uniti resilienti a un’Eurozona con segni di un possibile rallentamento, mentre la Cina ha ampiamente deluso le aspettative.

DISINFLAZIONE PIÙ LENTA DEL PREVISTO


Secondo Giordano, i mercati potrebbero tornare al tema del ritorno di un’economia tutta positiva per un certo periodo, prima di rendersi conto come hanno fatto a inizio anno che la disinflazione è più lenta del previsto e le banche centrali dovranno continuare ad alzare i tassi se vogliono rallentare la domanda. Visto che gli effetti della politica monetaria si manifestano in discreto ritardo, è possibile che la recessione globale si manifesti più tardi del previsto, ma risulti molto più profonda, date l’entità e la rapidità dei rialzi dei tassi.

GLI INVESTITORI STANNO TORNANDO SUL CREDITO


Gli spread creditizi si sono ulteriormente ristretti a giugno, con un notevole rientro dall’improvviso ampliamento di marzo, il che ha portato la maggior parte dei segmenti dell’obbligazionario a sovraperformare. I timori di recessione immediata si sono dissipati e la solidità del mercato del lavoro ha supportato il credito nei segmenti Investment Grade, High Yield e dei Mercati Emergenti, che presenta un punto d’ingresso molto interessante per gli investitori, che stanno ritornando sul credito grazie a rendimenti più elevati e a società relativamente sane. Nonostante la volatilità e livelli di liquidità che possono risultare un ostacolo, Giordano sottolinea che un investitore attento dovrebbe essere in grado di cogliere le opportunità offerte, tenendo monitorati i rischi di recessione e che gli effetti della crisi bancaria USA possano riemergere.

UNA PAUSA DEI RIALZI PUÒ NON ESSERE DEFINTIVA


In tema di banche centrali in pausa, Giordano cita il caso della Bank of Canada, prima a sospendere la politica restrittiva per essere poi costretta a invertire la rotta. Per questo, una pausa nella traiettoria dei rialzi non significa necessariamente che abbiano raggiunto il picco. All’inizio dell’anno inoltre gli investitori erano molto preoccupati per l’immobiliare commerciale, specialmente negli USA con la crisi delle banche regionali. Ma ora l’attenzione sembra essersi spostata altrove, mentre i dati sugli immobili a uso ufficio sono più favorevoli in Europa rispetto agli USA.
I settori che a nostro avviso presentano delle opportunità

MOMENTO MIGLIORE PER STRATEGIE DI DEBITO SOVRANO


Per quanto riguarda le opportunità, l’esperto di Wellington Management continuiamo a ritenere che questo sia il contesto migliore per le strategie di debito sovrano e per quelle valutarie globali, sia in termini di rendimenti complessivi sia per la caratteristica di offrire diversificazione. La soluzione secondo Giordano potrebbe essere un approccio diversificato per sfruttare la volatilità attuale e quella attesa, implementato sia con strategie liquide incentrate sui tassi, sia con strategie macro. Il persistere dell’instabilità e della volatilità macroeconomica renderà questo tipo di asset allocation sempre più centrale.

INVESTMENT GRADE INTERESSANTE


Anche il credito societario Investment Grade offre valutazioni interessanti. Dopo il forte aumento dei rendimenti dei titoli di Stato nel 2022, questo mercato presenta ora una prospettiva decisamente più attraente. Le strategie di rotazione settoriale possono offrire rendimenti complessivi interessanti, sia in termini di cedola che di apprezzamento, con un’allocazione dinamica, dall’Investment Grade all’High Yield, ai Mercati Emergenti e alle cartolarizzazioni. La selezione dei titoli e l’allocazione settoriale determineranno i gestori di successo in questo segmento, sottolinea Giordano. Inoltre, l’aumento del rischio geopolitico fa sì che le obbligazioni di qualità risultino interessanti grazie al ruolo di protezione del capitale, anche in prospettiva di una recessione. Gli investitori europei in particolare possono ottenere un rendimento interessante da obbligazioni di qualità elevata.

ANCHE HIGH YELD E EMERGENTI


Infine, sia l’High Yield che i Mercati Emergenti rimangono interessanti dal punto di vista del rendimento yield-to-worst, ma Giordano si aspetta una continua volatilità a causa dell’inasprimento delle condizioni finanziarie e del rischio geopolitico. Nel prossimo anno è probabile che i fondamentali peggiorino a causa degli effetti ritardati delle politiche monetarie, ma l’indice Euro High Yield offre ora un rendimento superiore

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