Aumentare la selettività

PGIM Fixed Income: nel credito prospettive più prudenti ma adatte ai gestori attivi

Il sell-off dello scorso anno nel credito ha creato, secondo Michael J.Collins (PGIM Fixed Income), opportunità di valore relativo perfino troppo interessanti, ma che richiedono selettività e ricerca rigorosa

di Leo Campagna 22 Luglio 2023 10:00

financialounge -  credito mercati Michael J.Collins PGIM Fixed Income
Sul mercato obbligazionario i rendimenti a inizio 2023 si sono attestati su livelli decisamente più elevati rispetto agli ultimi anni ma le incertezze hanno continuato ad aleggiare sulla scia dei timori dovuti alla recente crisi bancaria e alle relative conseguenze. Non si può inoltre escludere che la Fed possa procedere a un eccessivo inasprimento, con ripercussioni sugli utili aziendali e sugli spread di credito.

OPPORTUNITÀ DI VALORE RELATIVO


“Storicamente” fa sapere Michael J.Collins, Senior Portfolio Manager di PGIM Fixed Income “gli spread tendono a raggiungere il picco dopo precedenti episodi di inasprimento eccessivo da parte della Fed e, in genere, questi picchi coincidono con il massimo ribasso dei profitti. Anche se la recessione dei profitti non è ancora iniziata, l’attuale curva dei rendimenti invertita sembra indicare un eccessivo inasprimento. È possibile che il sell-off dello scorso anno nel credito abbia creato opportunità di valore relativo perfino troppo interessanti, ma restano cruciali selettività e ricerca rigorosa”.

SELETTIVITÀ


La dispersione a livello di settori e aree geografiche e valutarie venutasi a determinare dopo le recenti correzioni del mercato, aumenta il potenziale di generare alfa attraverso la rotazione settoriale, la selezione dei titoli e la struttura a termine dei tassi. Tuttavia, sottolinea Collins, per minimizzare conseguenze indesiderate rimane fondamentale la selettività.

FONDAMENTALI SOCIETARI A RISCHIO


Intanto, i fondamentali societari che appaiono solidi, sono in via di peggioramento. Al rallentamento della crescita del fatturato si aggiunge la contrazione prevista dell’EBITDA (margine operativo lordo) e degli utili per azione, previsti in calo al 5%-10%, mentre i livelli di indebitamento stanno salendo dai recenti minimi. “Gli spread sembrano destinati a muoversi trasversalmente o aumentare nel breve termine, ma siamo più ottimisti sul lungo periodo poiché la Fed ha superato la fase di inasprimento, l’inflazione sta diminuendo e gli investitori si aspettano una crescita più forte” spiega il manager di PGIM Fixed Income.

PREPARARSI A UNA SERIE DI RISULTATI MACRO


A questo proposito Collins considera diversi possibili scenari, a cominciare quello in cui l’economia resti resiliente e i rialzi dei tassi continuano: “Se il mercato del lavoro restasse solido mantenendo elevata l’inflazione, la Fed potrebbe proseguire l’inasprimento. Si potrebbe in questa situazione aggiungere reddito senza tuttavia esagerare né nella ricerca di rendimenti né nell’eccessivo rischio di duration. Un’alternativa alla liquidità sarebbero le obbligazioni di breve termine che presentano valutazioni interessanti e volatilità limitata” riferisce il manager di PGIM Fixed Income.

SE L’ECONOMIA DOVESSE RALLENTARE


Se invece l’economia rallentasse e la Fed si prendesse una pausa per alcuni mesi in attesa dei dati sugli effetti dei tassi sull’economia reale, secondo Collins potrebbe rivelarsi interessante l’allungamento della duration alla luce degli elevati rischi di reinvestimento, considerando che i rendimenti di mercato tenderebbero al ribasso. In un terzo scenario il manager ipotizza una contrazione dell’economia con la Fed che taglia i tassi. “L’aumento dei rischi di recessione, in combinazione con volatilità continua e incertezza macroeconomica, richiede una certa prudenza. Gli asset di alta qualità, come le obbligazioni societarie investment grade, possono generare carry (flussi cedolari cospicui) e, allo stesso tempo, isolare dai crescenti rischi di ribasso” specifica Collins.

SE L’INCERTEZZA RESTA


E se l’incertezza si mantenesse elevata? “Sarebbe importante non sovraindicizzare i portafogli in base a preconcetti che potrebbero non realizzarsi. Mantenersi agili e diversificati a livello di settori e regioni resta la strategia più prudente, permettendo agli investitori di evitare potenzialmente la volatilità sistemica e di riposizionare facilmente i portafogli in uno scenario in rapida evoluzione” conclude il Senior Portfolio Manager di PGIM Fixed Income.



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