Investire in biotecnologia

Gli investimenti in aziende biotech possono dare soddisfazioni, ma il profitto conta

Capital Group, in un commento dell’Investment Director Steve Smith, sottolinea che non si tratta per forza di alto rischio associato a un possibile alto rendimento, e fa quattro casi di aziende consolidate di successo

di Stefano Caratelli 23 Luglio 2023 15:00

financialounge -  Capital Group investimenti biotecnologici Steve Smith
Gli investimenti biotecnologici sono spesso associati a start-up ad alto rischio e alto rendimento, con asset in fase iniziale il cui percorso di sviluppo può essere pieno di incertezze. Ma non tutte le biotech devono essere considerate un investimento speculativo. Ci sono aziende con farmaci generatori di reddito sviluppati sulla base di tecnologie collaudate e che sono redditizie. Sono le aziende su cui si concentra Capital Group, che potrebbero offrire un'interessante combinazione di crescita degli utili nel breve periodo e potenziale di crescita nel lungo. Sono le conclusioni di un commento di Steve Smith, Investment Director di Capital Group sull’investimento nel biotech, che segnala le opportunità di investimento nel comparto.

PERCEZIONE GENERALE DI RISCHIO E RENDIMENTO ELEVATI


Smith osserva che da una semplice ricerca online emergono cose come titoli biotech con un potenziale da blockbuster, con il maggiore upside e persino Here or Zero, oppure 3 titoli ad alto rischio che vi faranno diventare ricchi o ridurranno al verde. Il tutto riflette una percezione generale di alta crescita e alto rischio. Ma investire in titoli biotech significa davvero investire in società con utili attuali scarsi o nulli, nella convinzione che una manciata di farmaci promettenti possa alla fine trasformare il business? La risposta potrebbe essere sia sì che no, per Smith, secondo cui il settore è certamente pieno di start-up che stanno bruciando denaro nella speranza di diventare le nuove Pharmacyclics o Acerta Pharma, sviluppatrici rispettivamente dei rivoluzionari farmaci contro la leucemia Imbruvica e Calquence.

AZIENDE CON TRACK RECORD DURATURO DI REDDITIVITA’


Il profitto conta, ed esistono anche società biotech che non appartengono al campo speculativo. Sono multinazionali con farmaci commercializzati e un track record duraturo di redditività, o aziende che stanno per immettere sul mercato nuove terapie basate su tecnologie consolidate. Quest'ultimo gruppo è particolarmente interessante, in quanto i risultati di Capital Group hanno rivelato che investire in società biotech in fase di transizione verso un periodo di redditività sostenuta ha portato a rendimenti interessanti.

I CASI DI REGENERON PHARMACEUTICALS E GENMAB


Due delle maggiori società biotech dell'indice MSCI All Country World, Regeneron Pharmaceuticals e Genmab, sono i primi esempi di questa osservazione. Per entrambe si è registrato un aumento significativo dei rendimenti azionari una volta che i loro utili per azione hanno iniziato ad avvicinarsi al territorio positivo. Per Regeneron, è stato osservato nel 2011-2012 grazie al lancio di Eylea, trattamento per la degenerazione maculare senile “umida”, mentre per Genmab la tendenza è iniziata nel 2012-2013, quando ha concluso un accordo mondiale con Janssen per lo sviluppo e la commercializzazione del farmaco contro il mieloma multiplo Daratumumab.

LA STORIA INNOVATIVA DI ALNYLAM


Smith fa poi il caso dei prodotti farmaceutici basati sull'interferenza dell'acido ribonucleico (RNAi), funzionano iniettando RNA nell'uomo con l'obiettivo di individuare un gene malfunzionante che causa una malattia e silenziarlo. L'efficacia già stata convalidata con quattro approvazioni di farmaci destinati a malattie legate a danni ai nervi, ai reni e al fegato, e il produttore Alnylam ha presentato alla Food and Drug Administration USA l'approvazione di ONPATTRO, sviluppato per il trattamento della cardiomiopatia, che potrebbe aprire un altro mercato significativo per l’azienda nel corso del decennio. Secondo stime Datastream, Alnylam dovrebbe essere positiva in termini di free cash flow nel 2024.

SEAGEN IN PRIMA LINEA NEI TRATTAMENTI ANTITUMORALI


Infine Seagen, focalizzata sull'oncologia, che possiede attualmente quattro farmaci generatori di reddito contro il linfoma, il cancro al seno, alla cervice uterina e alla vescica, compresa una piattaforma di coniugati anticorpo-farmaco potenzialmente rivoluzionaria. Sono molecole complesse progettate per migliorare la capacità di bersaglio dei farmaci nei confronti dei tumori. La capacità di Seagen di combinarli con la chemioterapia potrebbe posizionare la tecnologia come componente chiave dei trattamenti antitumorali di prima linea, differenziando fortemente il portafoglio dagli altri trattamenti antitumorali. Si prevede che il free cash flow dell'azienda diventerà positivo entro il 2024, con un'acquisizione da 43 miliardi di dollari da parte di Pfizer in corso.

 

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