Stretta monetaria

RBC BlueBay AM: ecco cosa decideranno questa settimana le quattro principali banche centrali

Le riunione di Bce e della Fed sembrano le più prevedibili (entrambe dovrebbero alzare i tassi dello 0,25%), mentre le decisioni della Bank of England e della Bank of Japan sono soggette a un certo grado di incertezza

di Leo Campagna 24 Luglio 2023 19:00

financialounge -  banche centrali BCE FED RBC BlueBay AM
Le speranze di moderazione della pressione inflazionistica hanno continuato a sostenere i mercati globali. I prezzi alla produzione in tendenziale riduzione fanno pensare che nei prossimi mesi il carovita possa decelerare su entrambe le sponde dell’Atlantico. In parallelo, la domanda dei consumatori rimane solida, le previsioni di crescita degli Stati Uniti continuano ad aggirarsi intorno al 2,5% e gli utili societari pubblicati finora risultano relativamente positivi: una combinazione che ha alimentato l’ottimismo per un “atterraggio morbido” nei prossimi mesi.

I TASSI POTREBBERO SALIRE PIU’ A LUNGO CON IMPATTI NEGATIVI


“Queste speranze potrebbero tuttavia essere deluse dal momento che i ritardi nell’inasprimento delle politiche passate dovrebbero continuare a pesare fino al 2024. Senza un rallentamento significativo dell’economia è improbabile che l’inflazione possa tornare agli obiettivi della banca centrale. Questo induce a ritenere che, in assenza di dati sull’economia più deboli, i tassi possano salire più a lungo con probabili impatti negativi” tiene a sottolineare Mark Dowding, Fixed Income CIO, RBC BlueBay Asset Management.

COSA FARE IN CASO DI RALLY DEI BOND USA


Secondo il manager, questa settimana il FOMC (l’organismo della Fed che decide sui tassi USA) dovrebbe portare i tassi effettivi al 5,35% (+0,25%) ma, con i prezzi al consumo destinati a diminuire, reputa improbabile che il presidente Powell possa dire qualcosa che porti a una maggiore rivalutazione delle aspettative sui tassi. “Un eventuale rally dei bond a 2 anni statunitensi al 4,5% o di quelli a 10 anni al di sotto del 3,6% potrebbe offrire l’opportunità di implementare una posizione corta sui tassi su base tattica” riferisce Dowding.

BCE E BANK OF JAPAN


Per quanto riguarda invece l’Eurozona, la Bce questa settimana dovrebbe incrementare il tasso di deposito al 3,75% avvicinandolo al picco previsto per la regione. “La spinta dei passati pacchetti di spesa fiscale per le infrastrutture potrebbe sostenere la produzione economica durante l’estate mentre i turisti americani in Europa registrano un livello di consumo relativamente cospicuo” segnala il Fixed Income CIO di RBC BlueBay AM, che, relativamente alla riunione di questa settimana della Bank of Japan, si aspetta, nell’ambito della politica di controllo della curva dei rendimenti i (YCC), un aumento della fascia target dallo 0,50% allo 0,75% o all’1,0%.

L’AMPIEZZA DEL RALLY DI MERCATO E’ STATA MOLTO LIMITATA


L’ampio rally del risk sentiment degli investitori ha sostenuto i mercati emergenti e anche le loro valute, aiutate da un contesto di indebolimento del dollaro USA. Al di là delle specifiche aree geografiche, del contesto costruttivo per i risky asset ne hanno beneficiato pure i mercati del credito mentre nell’azionario gli investitori hanno chiuso ampiamente le operazioni ribassiste. “Per il momento i movimenti dei prezzi sembrano indicare un mercato felice di superare il ‘muro della preoccupazione’, anche se l’ampiezza del mercato è stata molto limitata nella direzione verso l’alto” riferisce Dowding.

COSA ASPETTARSI DALLE DECISIONI DELLE QUATTRO BANCHE CENTRALI


Il manager, alla luce di una settimana che si annuncia intensa, con le riunioni politiche di tutte e quattro le principali banche centrali del mondo, considera i meeting della Bce e della Fed come i più prevedibili, mentre gli esiti della Bank of England e della Bank of Japan sono soggetti a un certo grado di incertezza. “Consideriamo i tassi degli Stati Uniti e dell’euro come opportunità di trading più tattiche, a condizione che i livelli di trading siano all’interno del range. Ci aspettiamo comunque molta volatilità alla luce degli elevati livelli di incertezza sugli esiti futuri” spiega il Fixed Income CIO di RBC BlueBay AM.

UNA SERIE DI ANALISI MOLTO DIVERGENTI TRA LORO


Quest’ultima considerazione è in riferimento al fatto che è difficile ricordare l’ultima volta nella quale erano state sviluppate una serie di analisi che spaziavano da quelle che si aspettavano un rialzo dei tassi USA di 300 punti base (+3,0%) nei prossimi due anni a quelli che scontavano una quantità simile di tagli dei tassi.

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