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Pictet AM predilige la cautela, ma vede ancora opportunità in alcuni settori dell'azionario

La Strategy Unit di Pictet AM resta cauta sui mercati sviluppati, con eccezioni tra cui la Svizzera, mentre vede crescita robusta dei Paesi in via di sviluppo

di Stefano Caratelli 25 Luglio 2023 17:30

financialounge -  mercati Pictet
Il mercato comincia a mostrare segni di eccessivo apprezzamento ed è opportuno restare cauti, continuando a sottopesare le azioni e sovrappesare le obbligazioni, in particolare i Treasury USA, che dovrebbero beneficiare della fase avanzata della stretta della Fed rispetto alla BCE. La crescita sarà contenuta all’1% nel mondo sviluppato ma significativamente robusta al 4% nei Paesi in via di sviluppo, con la Cina che invece ha perso un po' di slancio. Sul fronte liquidità, si rileva una spaccatura tra Occidente e Oriente: Fed, BCE e Bank of England restano in fase di inasprimento, mentre le economie emergenti, guidate dalla Cina, sono in condizione di allentare la politica monetaria e stimolare la crescita.

VALORE IN ALCUNI SEGMENTI DELL’AZIONARIO


Sono le indicazioni di asset allocation della Strategy Unit di Pictet Asset Management che scorge comunque valore in alcuni segmenti dell’azionario, tra cui il mercato svizzero, che vanta molte società poco indebitate e con margini di profitto resilienti, interessanti nelle fasi di crescita economica tiepida, e per questo ha portato da neutrali a sovrappeso la posizione sulle azioni della Confederazione. Le economie mondiali hanno comunque evitato la recessione, il “teatrino” sul tetto al debito USA si è chiuso e le pressioni inflazionistiche hanno continuato ad attenuarsi. Almeno a livello superficiale, secondo gli esperti di Pictet AM, è facile trovare motivazioni che giustifichino la ripresa del mercato azionario degli ultimi sei mesi.

POCO SUPPORTATE LE ATTESE DI FORTE RIMBALZO ECONOMICO


Ma, prosegue l’analisi della Strategy Unit di Pictet AM, i prezzi degli asset cominciano a mostrare segni di eccessivo apprezzamento ed è opportuno restare cauti. I mercati stanno compiendo un atto di fede nello scontare un forte rimbalzo economico, che la casa ginevrina ritiene invece poco supportato da chiare evidenze. Nonostante l'allentamento, l’inflazione fatica a scendere, e mentre le banche centrali più aggressive mantengono alta la guardia, gli investitori sono esageratamente ottimisti nel prevedere l'inizio dei tagli dei tassi. Intanto l'economia cinese ha ricominciato a rallentare.

RIMBALZO DI WALL STREET DOVUTO A SETTE BIG


Per questo Pictet AM continua a sottopesare le azioni. Gran parte della performance del mercato USA si concentra solo su sette big tech, in parte, ciò è dovuto all'effervescenza per l'Intelligenza Artificiale, vista come la prossima grande rivoluzione tecnologica con gli investitori attratti dalle interazioni dei modelli di linguaggio estesi (LLM) su cui l'IA si basa. ChatGPT e simili potrebbero innescare un cambiamento radicale della produttività e quindi di crescita e utili, ma gli esperti di Pictet AM non sono ancora altrettanto entusiasti. Intanto la stretta monetaria condiziona ancora le economie sviluppate, con nuovi rialzi dei tassi sulle due sponde dell'Atlantico.

OBBLIGAZIONI SEMPRE SOVRAPPESATE


Una cautela che si traduce nel continuare a sovrappesare le obbligazioni, in particolare i Treasury USA, che dovrebbero beneficiare di un ciclo della Fed in fase più avanzata rispetto alla BCE. Gli indicatori del ciclo di Pictet AM mostrano per quest'anno una crescita contenuta per il mondo sviluppato all’1%, ma significativamente robusta al 4% nei Paesi in via di sviluppo, con un differenziale superiore alla media a lungo termine di 2,5 punti percentuali. Ma le economie sviluppate si stanno mostrando più resilienti di quanto si potesse pensare a inizio anno e dovrebbero per lo più evitare una recessione. Gli USA in particolare sono aiutati dal ritardo con cui generalmente i rialzi dei tassi si trasmettono sull'economia e dalla resilienza dei consumi, mentre il Giappone è in controtendenza, con una crescita superiore al potenziale, prevista all'1,5% quest'anno.

LIMATA LA STIMA DI CRESCITA DELLA CINA


La Cina ha perso un po' di slancio e Pictet AM ha tagliato dal 6,6% al 6% le stime di crescita, ma prevede un rimbalzo più consistente, visto che l'allentamento monetario probabilmente sosterrà il mercato immobiliare. Gli nostri indicatori di liquidità di Pictet AM confermano una spaccatura tra Occidente e Oriente, con Fed, BCE e Bank of England che restano in fase di inasprimento, mentre la Cina e, in misura minore, il Giappone vivono una fase di allentamento. Suscita preoccupazione la traiettoria dei prestiti bancari, già in contrazione in Italia e Spagna, e sebbene negli USA siano stati in ampia misura resilienti stanno iniziando a ridursi anche lì.  L'analisi delle valutazioni suggerisce che le azioni stanno diventando sempre più care: gli indicatori di Pictet AM individuano prezzi 'cari' a partire da aprile 2022. Si è aperto un divario tra aspettative di utili e i principali indicatori economici e a un certo punto questo spazio dovrà essere colmato: o avremo una ripresa economica che Pictet AM ritiene improbabile, o i prezzi delle azioni subiranno una flessione. Le valutazioni obbligazionarie invece restano neutrali.

AZIONI USA E GIAPPONESI GIÀ IPERCOMPRATE


Gli indicatori tecnici di Pictet AM mostrano trend positivi per le azioni, anche se quelle USA e giapponesi risultano già ipercomprate. La volatilità rimane bassa e la correlazione tra obbligazioni e azioni si conferma negativa. Intanto i flussi del mercato monetario sembrano essere ai massimi, con un potenziale vantaggio per gli asset rischiosi. In conclusione, gli esperti di Pictet AM rimangono cauti sulle azioni, in un contesto economico per lo più tranquillo, ma con segmenti in cui scorgono del valore, e in aggiunta alla posizione di sovrappeso sui Mercati Emergenti, Cina esclusa, hanno portato da neutrali a sovrappeso le azioni svizzere.

SOVRAPPESO SUI TECH, SOTTOPESO PER FINANZA E IMMOBILI


Continuiamo anche a sovrappesare i servizi tecnologici e di telecomunicazione, che godono di utili a lungo termine, indebitamento basso e buona prevedibilità di crescita. L’atteggiamento difensivo di Pictet AM vede con favore anche i beni di prima necessità, mentre continua a sottopesare i titoli finanziari e immobiliari, credendo che entrambi i settori faranno fatica a incrementare gli utili in una fase di rialzo dei tassi e curva dei rendimenti invertita.

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