L'apertura dei mercati
L'indice Ftse Mib di Piazza Affari supera quota 29mila punti, non succedeva dal 2008
In attesa delle decisioni delle banche centrali, il principale indice del mercato azionario italiano torna su livelli che non si vedevano da 15 anni. Brilla Unicredit (+3%) dopo i conti trimestrali record
di Antonio Cardarelli 26 Luglio 2023 09:10
Apertura positiva per Piazza Affari, con il Ftse Mib che supera quota 29mila punti grazie al +0,4% registrato in avvio di seduta. Una crescita favorita anche dal +3% registrato da Unicredit. Prevale la prudenza sugli altri listini europei, con la Borsa di Parigi che cede lo 0,8%. Petrolio in calo: Wti a 79,2 dollari al barile (-0,4%) e Brent a 83 dollari al barile (-0,4%).
Non solo Wall Street, anche a Piazza Affari prosegue la stagione delle trimestrali. Unicredit ha pubblicato i conti del secondo trimestre 2023 evidenziando un utile netto di 2,3 miliardi, in aumento del 14,9% rispetto allo stesso periodo del 2022 e superiore agli 1,87 miliardi previsti dal consensus. Nell'intero primo semestre l'utile è di 4,4 miliardi, il “miglior primo semestre di sempre” come evidenziato dalla banca. Nel trimestre i ricavi totali sono aumentati del 24,9% a 6 miliardi, con margine di interesse a 3,5 miliardi (+41,3%) e commissioni nette a 1,9 miliardi (-0,7%). I costi operativi sono scesi dell'1,2% a 2,3 miliardi, per un rapporto cost/income in discesa al 39%. Inoltre, UniCredit ha migliorato nuovamente la guidance sul 2023. L'utile netto ora è visto oltre i 7,25 miliardi (da oltre 6,5 miliardi), i ricavi netti oltre 21,5 miliardi (da oltre 20,3 miliardi), il margine di interesse ad almeno 13,2 miliardi (da oltre 12,6 miliardi). Alzato anche il target di distribuzione di capitale agli azionisti, ora pari ad almeno 6,5 miliardi dal precedente obiettivo di almeno 5,75 miliardi. Per il 2024, inoltre, la banca si aspetta “che l'utile netto e la distribuzione agli azionisti saranno sostanzialmente in linea con il 2023”.
Oggi la Federal Reserve apre la due giorni delle decisioni delle banche centrali. Nella tarda serata italiana Jerome Powell renderà note le decisioni sui tassi di interesse, anche se gli analisti danno per scontato un rialzo di 25 punti base (5,25%-5,50%) e si concentrano sulle parole del governatore per cogliere indicazioni sulle future mosse della banca centrale Usa. Intanto Wall Street ha messo a segno la dodicesima seduta in rialzo di fila, segnando la striscia più lunga da febbraio 2017. Domani, sempre in tema di banche centrali, sarà la volta della Banca centrale europea.
Finora a Wall Street hanno pubblicato i conti trimestrali circa 130 aziende e il 79% ha superato le attese degli analisti sugli utili. Tra queste Alphabet (Google) che negli scambi afterhours ha visto il titolo salire dell’8% dopo i conti record del trimestre. Da aprile a giugno 2023 Alphabet ha stampato un utile per azione di 1,44 dollari su ricavi di 74,6 miliardi, contro attese per 1,32 dollari su 72,75 miliardi. Da segnalare il contributo fornito dai ricavi pubblicitari (cresciuti a 58,14 miliardi di dollari contro attese per 57,45 miliardi), che evidenzia la forza dell'azienda in questo settore e anche la possibile ripresa del mercato pubblicitario. Bene anche il settore cloud che ha visto il fatturato salire a 8,0 miliardi di dollari dai 6,28 miliardi del secondo trimestre del 2022, superando le attese per una crescita a 7,83 miliardi. Alphabet ha inoltre comunicato che l'attuale direttore finanziario Ruth Porat ricoprirà il nuovo ruolo di chief investment officer.
Trimestre in chiaroscuro, invece, per Microsoft il cui titolo ha ceduto quasi l'1% nell'after-hours. La società ha registrato un utile netto per azione pari a 2,69 dollari nel suo quarto trimestre fiscale su ricavi pari a 56,2 miliardi di dollari contro attese per 2,55 dollari per azione su un fatturato pari a 55,47 miliardi di dollari. I ricavi complessivi sono aumentati dell'8% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, ma a preoccupare è la crescita dei ricavi di Azure e dei suoi altri servizi cloud, rallentata dell'1% dal trimestre precedente al 26% su base annua. I ricavi del segmento Intelligent Cloud, che includono quelli di Azure, Enterprise Services, SQL Server e Windows Server, sono stati pari a 24 miliardi di dollari, in rialzo del 15% e superiori ai 23,8 miliardi delle attese. Il segmento Productivity and Business Process, che contiene Dynamics, LinkedIn e Office, ha generato 18,29 miliardi di ricavi, in rialzo dell'10%, contro attese per 18,1 miliardi.
CONTI UNICREDIT
Non solo Wall Street, anche a Piazza Affari prosegue la stagione delle trimestrali. Unicredit ha pubblicato i conti del secondo trimestre 2023 evidenziando un utile netto di 2,3 miliardi, in aumento del 14,9% rispetto allo stesso periodo del 2022 e superiore agli 1,87 miliardi previsti dal consensus. Nell'intero primo semestre l'utile è di 4,4 miliardi, il “miglior primo semestre di sempre” come evidenziato dalla banca. Nel trimestre i ricavi totali sono aumentati del 24,9% a 6 miliardi, con margine di interesse a 3,5 miliardi (+41,3%) e commissioni nette a 1,9 miliardi (-0,7%). I costi operativi sono scesi dell'1,2% a 2,3 miliardi, per un rapporto cost/income in discesa al 39%. Inoltre, UniCredit ha migliorato nuovamente la guidance sul 2023. L'utile netto ora è visto oltre i 7,25 miliardi (da oltre 6,5 miliardi), i ricavi netti oltre 21,5 miliardi (da oltre 20,3 miliardi), il margine di interesse ad almeno 13,2 miliardi (da oltre 12,6 miliardi). Alzato anche il target di distribuzione di capitale agli azionisti, ora pari ad almeno 6,5 miliardi dal precedente obiettivo di almeno 5,75 miliardi. Per il 2024, inoltre, la banca si aspetta “che l'utile netto e la distribuzione agli azionisti saranno sostanzialmente in linea con il 2023”.
ATTESA PER LA FED
Oggi la Federal Reserve apre la due giorni delle decisioni delle banche centrali. Nella tarda serata italiana Jerome Powell renderà note le decisioni sui tassi di interesse, anche se gli analisti danno per scontato un rialzo di 25 punti base (5,25%-5,50%) e si concentrano sulle parole del governatore per cogliere indicazioni sulle future mosse della banca centrale Usa. Intanto Wall Street ha messo a segno la dodicesima seduta in rialzo di fila, segnando la striscia più lunga da febbraio 2017. Domani, sempre in tema di banche centrali, sarà la volta della Banca centrale europea.
TRIMESTRE SUPER PER ALPHABET
Finora a Wall Street hanno pubblicato i conti trimestrali circa 130 aziende e il 79% ha superato le attese degli analisti sugli utili. Tra queste Alphabet (Google) che negli scambi afterhours ha visto il titolo salire dell’8% dopo i conti record del trimestre. Da aprile a giugno 2023 Alphabet ha stampato un utile per azione di 1,44 dollari su ricavi di 74,6 miliardi, contro attese per 1,32 dollari su 72,75 miliardi. Da segnalare il contributo fornito dai ricavi pubblicitari (cresciuti a 58,14 miliardi di dollari contro attese per 57,45 miliardi), che evidenzia la forza dell'azienda in questo settore e anche la possibile ripresa del mercato pubblicitario. Bene anche il settore cloud che ha visto il fatturato salire a 8,0 miliardi di dollari dai 6,28 miliardi del secondo trimestre del 2022, superando le attese per una crescita a 7,83 miliardi. Alphabet ha inoltre comunicato che l'attuale direttore finanziario Ruth Porat ricoprirà il nuovo ruolo di chief investment officer.
CONTI IN CHIAROSCURO PER MICROSOFT
Trimestre in chiaroscuro, invece, per Microsoft il cui titolo ha ceduto quasi l'1% nell'after-hours. La società ha registrato un utile netto per azione pari a 2,69 dollari nel suo quarto trimestre fiscale su ricavi pari a 56,2 miliardi di dollari contro attese per 2,55 dollari per azione su un fatturato pari a 55,47 miliardi di dollari. I ricavi complessivi sono aumentati dell'8% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, ma a preoccupare è la crescita dei ricavi di Azure e dei suoi altri servizi cloud, rallentata dell'1% dal trimestre precedente al 26% su base annua. I ricavi del segmento Intelligent Cloud, che includono quelli di Azure, Enterprise Services, SQL Server e Windows Server, sono stati pari a 24 miliardi di dollari, in rialzo del 15% e superiori ai 23,8 miliardi delle attese. Il segmento Productivity and Business Process, che contiene Dynamics, LinkedIn e Office, ha generato 18,29 miliardi di ricavi, in rialzo dell'10%, contro attese per 18,1 miliardi.
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