L'apertura dei mercati

Borse caute in attesa del dato sull’inflazione

Avvio piatto per i listini europei in vista della pubblicazione dell’inflazione di luglio dell’Eurozona. In Cina Borse positive dopo l’annuncio di stimoli economici da parte del governo, il petrolio chiude un mese sui massimi da gennaio 2022

di Antonio Cardarelli 31 Luglio 2023 09:09

financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari
Partenza nel segno della prudenza sui listini europei nell’ultima seduta di luglio. Piazza Affari apre poco sopra la parità nonostante il tonfo di Leonardo (-3%) nelle primissime battute. Bene Mps e Generali. Francoforte e Parigi cedono lo 0,1%.

BORSE CINESI IN RIALZO


Chiusa in modo positivo la settimana delle banche centrali e delle trimestrali, oggi le Borse europee aprono con gli occhi puntati sull’inflazione Ue e italiana (ecco i dati pubblicati alle 11 italiane). Nel frattempo, dall’Asia arrivano segnali poco incoraggianti dalla manifattura cinese, che anche a luglio ha sofferto moltiplicando i segnali di deflazione della principale economia asiatica. Tuttavia, il governo di Pechino ha delineato una nuova serie di misure di stimolo dell’economia che hanno portato Hong Kong e Shanghai al rialzo rispettivamente dell’1,5% e dello 0,5%.

TOKYO IN VERDE


Sempre in Asia, chiusure in salita per la Borsa di Tokyo (Nikkei +1,26%) dopo la mossa a sorpresa della Banca centrale del Giappone che ha effettuato un'operazione di acquisto sul mercato obbligazionario per frenare il rialzo dei suoi rendimenti decennali. Un andamento positivo, quello della Borsa giapponese, dovuto anche agli ottimi risultati delle aziende tecnologiche americane, segnale di uno stato di salute ottimo del settore.

ATTESA PER PIL E INFLAZIONE


Sul fronte macro, oltre all’inflazione dell’Eurozona e dell’Italia di luglio, si attende la stima del Pil del secondo trimestre, sempre nell’Eurozona. Dati molto importanti per gli analisti per provare a immaginare le future traiettorie della stretta monetaria dell'Eurotower, con il mercato che si attende un'inflazione ulteriormente in frenata.

LUGLIO DA RECORD PER IL PETROLIO


Sul mercato valutario, intanto, l'euro passa di mano a 1,1011 dollari (da 1,1031 venerdì in chiusura), debole il gas a 26,5 euro al MWh (-1%). In leggera frenata il petrolio Brent, che scambia a 84,5 dollari (-0,5%), un dato che non intacca la crescita registrata nel mese di luglio. Il Wti, infatti, è salito del 14%, mettendo a segno la migliore performance mensile da gennaio 2022. A pesare sono le preoccupazioni per le riduzioni volontarie di produzione da parte di Arabia Saudita e Russia.

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