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L'analisi

Amundi illustra i possibili rischi nella battaglia contro l’inflazione ancora da vincere

In un contesto di eccessiva esuberanza dei mercati, Amundi continua a concentrarsi sulla crescita degli utili, sulle condizioni finanziarie e sulle azioni di politica monetaria delle banche centrali

di Leo Campagna 2 Agosto 2023 07:55
financialounge -  Amundi Matteo Germano mercati emergenti politica monetaria Vincent Mortier

Una lieve recessione nel periodo compreso tra il quarto trimestre 2023 e i primi tre mesi del 2024. E’ la previsione formulata nel Global Investment Views di agosto a firma di Vincent Mortier, Group Chief Investment Officer, e Matteo Germano, DeputyGroup Chief Investment Officer, di Amundi. Secondo i due manager, l'Eurozona dovrebbe evitare la recessione, sebbene sia tutto da seguire l'eccessivo irrigidimento della BCE e gli impatti delle divergenze di crescita tra i vari paesi. La dinamica economica della Cina, invece, dovrebbe attestarsi al 5,1%, un ritmo meno brillante di quanto stimato in precedenza a causa della debolezza del secondo trimestre e del ritardo degli stimoli fiscali.

UN ECCESSIVO OTTIMISMO SU FONDAMENTA INSTABILI


Alla luce di questo quadro economico delineato dai due manager di Amundi, potrebbe esserci un eccessivo ottimismo su fondamenta instabili. Mentre gli indicatori prospettici statunitensi indicano un’attività ridotta, l’economia europea potrebbe cominciare a soffrire anche a causa della debolezza della Cina. Inoltre, mentre l'inflazione core potrebbe mostrare un certa vischiosità, vanno seguiti attentamente i tassi reali.

POSSIBILI ULTERIORI RITOCCHI ALL’INSU’ PER BCE E FED


“Per quanto riguarda le politiche monetarie restrittive, non si possono escludere ulteriori ritocchi all’insù per BCE e FED tenendo comunque conto che le banche centrali non trascurano le preoccupazioni sulla stabilità finanziaria e sugli impatti della stretta monetaria sull’economia reale” riferiscono Mortier e Germano che, tuttavia, segnalano come i mercati emergenti continuino a presentare opportunità selettive.

POSITIVI SU TUTTO L’UNIVERSO AZIONARIO DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO


In particolare, per quanto riguarda le azioni dei mercati emergenti, la view dei due manager resta positiva ma non più soltanto sulla Cina ma su tutto l’universo dei Paesi in via di sviluppo. Restando nei mercati emergenti, Mortier e Germano continuano ad apprezzare il reddito fisso mentre in Europa adesso si dichiarano leggermente positivi sulla duration dell'Europa. I due esperti di Amundi sono invece cauti sul credito, in particolare sugli high yield, e sulle azioni dei mercati sviluppati mentre ammettono una piccola view positiva sull'oro a fini di diversificazione.

FOCUS SULLE EMISSIONI INVESTMENT GRADE DI ALTA QUALITA’


“Per quanto riguarda il credito, continuiamo a preferire le emissioni investment grade di alta qualità, mentre per quelle high yield rimaniamo cauti e riteniamo che sia necessario differenziare gli emittenti con rating BB e B da quelli con rating CCC” spiegano Mortier e Germano i quali restano positivi e selettivi nell’ambito delle azioni value, quality e difensive. “In Europa, valutiamo il calo del momentum economico, l'impatto delle decisioni della BCE e la direzione dell'inflazione. Il minore sostegno dalla crescita economica della regione e la debolezza della Cina potrebbero avere implicazioni per le azioni. Di conseguenza prediligiamo le azioni quality, value e orientate ai dividendi che ricompensano gli azionisti” argomentano i due manager di Amundi.

COSTRUTTIVI SUL DEBITO EMERGENTE IN VALUTA FORTE


Mortier e Germano concludono la loro analisi mensile spiegando perché sono positivi sui mercati emergenti nonostante una certa debolezza a breve termine della Cina. “La crescita cinese a lungo termine non sembra in discussione ma dovrebbe registrare tassi di incremento più bassi e con una maggiore attenzione del governo per una migliore qualità della vita. Oltre la Cina, seguiamo con attenzione l'India e il Brasile, dove siamo più positivi sulle azioni. Nel debito emergente, invece, rimaniamo costruttivi su quello in valuta forte e in valuta locale su quello dell’America Latina alla luce di un'inflazione in calo” sottolineano i due esperti di Amundi.
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