Politiche di bilancio
Cottarelli a Financialounge.com: “Pnrr, Comuni e Regioni temono la perdita di risorse”
L’economista dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sottolinea che non c'è uno stravolgimento del Pnrr perché è stato riallocato soltanto l'8%, ma gli enti locali lanciano l'allarme sui fondi per portare avanti i progetti in corso
di Annalisa Lospinuso 3 Agosto 2023 15:57
Le Regioni e i Comuni lanciano l’allarme sui fondi del Pnrr. Dopo le ultime modifiche apportate dal Governo e presentate alla Commissione europea sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, gli enti locali temono il blocco di progetti e cantieri che potrebbero non vedere la luce. Carlo Cottarelli, già senatore, economista e professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, intervenendo a Financialounge.com On Air, spiega: “Quello che il governo ha fatto è di riallocare 16 miliardi su un totale di 191 miliardi di euro, pari dunque all’8%. Non si tratta di uno stravolgimento del Pnrr. Naturalmente i più colpiti sono gli enti locali. Il Governo ha detto che si andrà avanti con i progetti ma non è chiaro con quali risorse”. Cottarelli sottolinea anche che con questa modifica il Pnrr diventa “il Pnrr di questo Governo e se non vengono realizzare le cose non si può più dare la colpa all’esecutivo precedente”.
Per quanto riguarda la crescita dell’Italia, che nel secondo trimestre si è fermata a -0,3%, Cottarelli invita a non focalizzarsi troppo sul dato isolato. “Più che altro i consumi stanno rallentando – dice il professore – e questa è la cosa che preoccupa di più. Fino ad ora le famiglie hanno consumato, anche se i prezzi sono aumentati, probabilmente riducendo i propri risparmi”.
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Per abbattere l’inflazione, lo Stato potrebbe giocare la carta di politiche di bilancio restrittive. “Con l’aumento dei tassi di interesse in corso – continua Cottarelli – se adesso lo Stato stringesse un po’ il proprio bilancio, poi forse l’effetto può essere troppo forte. Se poi si vogliono tagliare le tasse che ben venga, però a questo punto lo devi fare trovando le fonti di finanziamento, ad esempio con un’attenta revisione della spesa o una spending review. Sono dieci anni che non si fa e l’ultima l’ho fatta io”.
Una bella sfida attende il Governo Meloni in autunno. “Con la Legge di Bilancio di quest’anno, bisognerà trovare circa otto-nove per confermare i tagli temporanei di tasse che sono stati tolti dal governo Draghi”, conclude Cottarelli.
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Per quanto riguarda la crescita dell’Italia, che nel secondo trimestre si è fermata a -0,3%, Cottarelli invita a non focalizzarsi troppo sul dato isolato. “Più che altro i consumi stanno rallentando – dice il professore – e questa è la cosa che preoccupa di più. Fino ad ora le famiglie hanno consumato, anche se i prezzi sono aumentati, probabilmente riducendo i propri risparmi”.
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Per abbattere l’inflazione, lo Stato potrebbe giocare la carta di politiche di bilancio restrittive. “Con l’aumento dei tassi di interesse in corso – continua Cottarelli – se adesso lo Stato stringesse un po’ il proprio bilancio, poi forse l’effetto può essere troppo forte. Se poi si vogliono tagliare le tasse che ben venga, però a questo punto lo devi fare trovando le fonti di finanziamento, ad esempio con un’attenta revisione della spesa o una spending review. Sono dieci anni che non si fa e l’ultima l’ho fatta io”.
LA PROSSIMA LEGGE DI BILANCIO
Una bella sfida attende il Governo Meloni in autunno. “Con la Legge di Bilancio di quest’anno, bisognerà trovare circa otto-nove per confermare i tagli temporanei di tasse che sono stati tolti dal governo Draghi”, conclude Cottarelli.
