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BlackRock: nel nuovo regime di volatilità gli Emergenti sono meglio posizionati

Nel debito la preferenza va a quello in valuta forte, mentre vanno ricercate le opportunità aperte dalla nuova struttura delle catene di fornitura e dalle mega-forze in atto, che sosterranno alcuni più di altri

di Virgilio Chelli 9 Agosto 2023 15:09
financialounge -  BlackRock mercati mercati emergenti

I mercati sono entrati in un nuovo regime di maggior volatilità che vede gli Emergenti meglio posizionati per fronteggiarla, almeno per ora. Per questo vanno sfruttate le mega-forze per individuare opportunità di investimento basandosi su come sono prezzate. Il debito emergente in generale rimane sovrappesato ma con un passaggio della preferenza per quello denominato in valuta forte, per il rendimento più elevato, nella convinzione che i Paesi Emergenti possano beneficiare della riconnessione della globalizzazione.

USA ALLE PRESE CON LE SFIDE FISCALI


Sono le indicazioni dell’ultimo commento sul mercato e sui temi di investimento di BlackRock, che sottolinea la resilienza dei Mercati Emergenti, meglio posizionati per affrontare la volatilità e beneficiare della riconnessione delle catene globali di fornitura, ma con un passaggio della preferenza al debito denominato in valuta forte rispetto a quello in valuta locale. Di recente l’azionario dei Mercati Sviluppati è arretrato e i rendimenti obbligazionari a lungo termine sono saliti e sono destinati a crescere ancora, con i mercati focalizzati sulle sfide fiscali degli USA.

GLI ASSET EMERGENTI GODONO DI PIU’ MARGINI


Ora gli occhi sono puntati sul dato americano sull’inflazione dopo il recente rallentamento. BlackRock vede una pressione salariale persistente che manterrà vischioso il tasso core, mentre il recente calo delle azioni e il rialzo dei rendimenti dei bond segnalano un nuovo regime di maggior volatilità, alimentata anche dall’aumentata attenzione per le sfide fiscali degli USA e dalla svolta restrittiva a sorpresa in Giappone. In questo quadro gli asset emergenti hanno più margini grazie all’allentamento monetario e alla riconnessione delle catene di fornitura. La chiave resta comunque nei prezzi e per mantenere un approccio granulare BlackRock ha fatto una rotazione dalla valuta locale a quella forte per i bond emergenti.

UN MONDO PIU’ FRAMMENTATO IN ECONOMIA MA ANCHE NELLA DIFESA


Con la globalizzazione andata sotto pressione dopo la crisi del 2008 BlackRock vede ora un mondo più frammentato con blocchi in competizione in economia e anche nella difesa. I Paesi multi-allineati aumenteranno potere e influenza e saranno soprattutto nel campo degli Emergenti, con la frammentazione globale che si snoda nazioni e aziende danno sempre maggior priorità alla sicurezza e alla resilienza, con sussidi industriali, controlli all’export e altri strumenti. Una svolta che secondo BlackRcok riconnetterà le catene di fornitura riavvicinandole.

EMERGENTI ALLA FINE DEL CICLO RESTRITTIVO


A fronte di questo quadro strutturale la preferenza per l’esposizione a breve va ai Paesi Emergenti rispetto a quelli sviluppati, più colpiti dalla volatilità anche a causa di recenti eventi come il downgrade di Fitch al rating USA, dove il Tesoro fronteggia esigenze maggiori di indebitamento in una prospettiva fiscale sfidante. Un quadro che vede gli Emergenti meglio posizionati anche perché le banche centrali sono vicine alla fine del ciclo restrittivo ed alcuni sono già entrati nella fase di allentamento monetario, come Cile e Brasile, anche se i loro asset a rischio non sono immuni da pericoli.

I VANTAGGI DEL DEBITO IN VALUTA FORTE


BlackRock si concentra sul fattore prezzo e per questo è passata dalla preferenza per il debito emergente in valuta locale a quello in valuta forte su un orizzonte tattico a 6-12 mesi, visto che i rendimenti sono scesi vicino a quelli dei Treasury mentre l’allentamento monetario è destinato a mettere sotto pressione le divise emergenti, mentre il debito denominato in dollari offre un maggior cuscinetto. Inoltre il debito in valuta forte offre una maggior diversificazione e può beneficiare anche dalla riconnessione della globalizzazione su basi nuove. Anche in questo caso rileva il fattore prezzo.

LA NUOVA STRUTTURA DELLE FORNITURE GLOBALI


BlackRock sottolinea che la riconnessione delle catene di fornitura privilegerà alcuni selezionati Paesi che offrono valore soprattutto per le commodity, come il petrolio per gli Stati del Golfo, ma anche le produzioni chimiche e manifatturiere dell’India, le batterie e altre componenti digitali della Corea del Sud, l’Indonesia per il cobalto e il nickel e il Cile per il litio. Altri, come il Messico, beneficeranno invece dell’avvicinamento delle forniture da parte di USA e altri Paesi sviluppati, che coinvolgerà anche quelle di semiconduttori, la tecnologia chiave per l’Intelligenza Artificiale, la cui mega-forza come opportunità di investimento sarà comunque maggiore nei Paesi sviluppati supportando ricavi e margini in tutti i settori.
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