Asset allocation
DPAM: ecco come muoversi nel panorama del reddito fisso
Lavorare sulla duration e, nonostante lo spread tra high yield e investment-grade possa sembrare interessante, prestare attenzione ai potenziali spostamenti verso gli investimenti di qualità
di Leo Campagna 9 Agosto 2023 08:00
Privilegiare nel reddito fisso un’esposizione neutrale in termini di duration, ma con una tendenza ad acquistare, spostandosi lungo la curva dei tassi. È la raccomandazione formulata da Sam Vereecke, CIO Fixed Income, Degroof Petercam Asset Management (DPAM), convinto che sia necessario essere pronti ad aggiungere duration in caso di debolezza dei tassi d'interesse o di un'improvvisa svolta del ciclo economico.
“Riteniamo che il rallentamento del settore manifatturiero globale, guidato da una domanda debole, potrebbe impattare il settore dei servizi che è ad alta intensità di lavoro. E, un indebolimento della domanda di servizi potrebbe portare a un aumento della disoccupazione” spiega Vereecke. Nel frattempo, mentre i prezzi al consumo rimangono eccessivamente alti sia negli Stati Uniti che in Europa, su base relativa, le aspettative inflazionistiche statunitensi appaiono più interessanti agli occhi del manager di DPAM. Tuttavia, anche in Europa, secondo Vereecke non mancano occasioni d’investimento di un certo valore grazie alla discrepanza tra i livelli di breakeven e di maturazione della cedola (legata all’inflazione).
Nel Vecchio Continente, il contesto economico delle economie periferiche rimane resiliente. Ma mentre i paesi periferici dell'Europa, in particolare quelli con settori di servizi trainati dal turismo stanno mostrando un certo dinamismo, le nazioni con un’economia basata principalmente sull'industria – su tutte le Germania - continueranno a lottare per adattare le loro economie al mix di costi energetici.
Intanto le agenzie di rating sono particolarmente attente alla sostenibilità fiscale, e sono pronte all'avvio di revisioni del merito di credito in Europa. “La Bce potrebbe essere vicina alla fine del suo ciclo di inasprimento ma dovrebbe proseguire nel suo approccio restrittivo più a lungo per riportare l'inflazione al livello obiettivo. Nei prossimi mesi assisteremo a una riduzione della liquidità derivante dalle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO), a un altro rialzo dei tassi e alla completa cessazione del programma di acquisti APP” fa sapere il CIO Fixed Income di DPAM.
Secondo il quale, tutti questi cambiamenti eserciteranno pressioni sulle condizioni finanziarie e sui mercati finanziari dell'Eurozona, e richiederanno un approccio d'investimento prudente, una selezione strategica dei titoli, e un’attenta analisi della curva dei tassi invertita. “Questo rappresenta il momento migliore per gli investitori desiderosi di cogliere le opportunità offerte da una curva più ripida” riferisce Vereecke. Il manager, rivolgendo poi l’attenzione al mercato del credito, reputa le aziende con bilanci solidi e obbligazioni liquide destinate probabilmente a superare la tempesta meglio di quelle che si trovano in una situazione finanziaria precaria.
“Preferiamo le obbligazioni ad alto merito creditizio a quelle ad alto rendimento. Nel momento in cui l'impatto economico della stretta della Bce si sarà esaurito ed emergerà un consenso sui tassi terminali il contesto diventerà più favorevole all’intero settore del credito. Nel frattempo, però, la volatilità persisterà e occorrerà capitalizzare i rendimenti attuali che offrono un cuscinetto contro la potenziale debolezza del mercato” spiega Vereecke.
Per quanto riguarda invece i Paesi in via di sviluppo, il CIO Fixed Income di DPAM prevede che la maggior parte delle banche centrali dei mercati emergenti si metta in pausa e osservi le mosse della Federal Reserve. Gli attuali tassi (reali) elevati dovrebbero fornire un certo sostegno alle valute emergenti proiettando i rendimenti valutari da neutri a leggermente positivi per il resto dell'anno. “Più in generale, le opportunità nei mercati globali del reddito fisso non mancano ma conviene rimanere flessibili e pazienti e pronti a coglierle” conclude Vereecke.
I PREZZI AL CONSUMO RIMANGONO ECCESSIVAMENTE ALTI
“Riteniamo che il rallentamento del settore manifatturiero globale, guidato da una domanda debole, potrebbe impattare il settore dei servizi che è ad alta intensità di lavoro. E, un indebolimento della domanda di servizi potrebbe portare a un aumento della disoccupazione” spiega Vereecke. Nel frattempo, mentre i prezzi al consumo rimangono eccessivamente alti sia negli Stati Uniti che in Europa, su base relativa, le aspettative inflazionistiche statunitensi appaiono più interessanti agli occhi del manager di DPAM. Tuttavia, anche in Europa, secondo Vereecke non mancano occasioni d’investimento di un certo valore grazie alla discrepanza tra i livelli di breakeven e di maturazione della cedola (legata all’inflazione).
LE ECONOMIE PERIFERICHE DELL’EUROPA
Nel Vecchio Continente, il contesto economico delle economie periferiche rimane resiliente. Ma mentre i paesi periferici dell'Europa, in particolare quelli con settori di servizi trainati dal turismo stanno mostrando un certo dinamismo, le nazioni con un’economia basata principalmente sull'industria – su tutte le Germania - continueranno a lottare per adattare le loro economie al mix di costi energetici.
PREVISTA UNA RIDUZIONE DELLA LIQUIDITÀ DI MERCATO
Intanto le agenzie di rating sono particolarmente attente alla sostenibilità fiscale, e sono pronte all'avvio di revisioni del merito di credito in Europa. “La Bce potrebbe essere vicina alla fine del suo ciclo di inasprimento ma dovrebbe proseguire nel suo approccio restrittivo più a lungo per riportare l'inflazione al livello obiettivo. Nei prossimi mesi assisteremo a una riduzione della liquidità derivante dalle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO), a un altro rialzo dei tassi e alla completa cessazione del programma di acquisti APP” fa sapere il CIO Fixed Income di DPAM.
PRESSIONI SUI MERCATI FINANZIARI DELL’EUROZONA
Secondo il quale, tutti questi cambiamenti eserciteranno pressioni sulle condizioni finanziarie e sui mercati finanziari dell'Eurozona, e richiederanno un approccio d'investimento prudente, una selezione strategica dei titoli, e un’attenta analisi della curva dei tassi invertita. “Questo rappresenta il momento migliore per gli investitori desiderosi di cogliere le opportunità offerte da una curva più ripida” riferisce Vereecke. Il manager, rivolgendo poi l’attenzione al mercato del credito, reputa le aziende con bilanci solidi e obbligazioni liquide destinate probabilmente a superare la tempesta meglio di quelle che si trovano in una situazione finanziaria precaria.
FOCUS SULLE OBBLIGAZIONI AD ALTO MERITO CREDITIZIO
“Preferiamo le obbligazioni ad alto merito creditizio a quelle ad alto rendimento. Nel momento in cui l'impatto economico della stretta della Bce si sarà esaurito ed emergerà un consenso sui tassi terminali il contesto diventerà più favorevole all’intero settore del credito. Nel frattempo, però, la volatilità persisterà e occorrerà capitalizzare i rendimenti attuali che offrono un cuscinetto contro la potenziale debolezza del mercato” spiega Vereecke.
UN SOSTEGNO ALLE VALUTE DEI PAESI EMERGENTI
Per quanto riguarda invece i Paesi in via di sviluppo, il CIO Fixed Income di DPAM prevede che la maggior parte delle banche centrali dei mercati emergenti si metta in pausa e osservi le mosse della Federal Reserve. Gli attuali tassi (reali) elevati dovrebbero fornire un certo sostegno alle valute emergenti proiettando i rendimenti valutari da neutri a leggermente positivi per il resto dell'anno. “Più in generale, le opportunità nei mercati globali del reddito fisso non mancano ma conviene rimanere flessibili e pazienti e pronti a coglierle” conclude Vereecke.