L'analisi

Inflation Reduction Act Usa, le aziende che ne hanno beneficiato e quelle che lo faranno

Schroders fa il bilancio a un anno di distanza dal varo del provvedimento, analizzandone gli effetti nelle varie aree di applicazione e le implicazioni per gli investimenti

di Stefano Caratelli 11 Agosto 2023 11:58

financialounge -  ESG inflation reduction act Schroders
L'Inflation Reduction Act ha segnato l'inizio di una nuova era negli sforzi di decarbonizzazione degli Stati Uniti, introducendo centinaia di miliardi di dollari in incentivi e crediti d'imposta a lungo termine e rappresentando la più grande azione intrapresa finora per ridurre le emissioni di gas serra. Si prevede che la misura accelererà i progressi verso la mitigazione dei cambiamenti climatici, e a un anno dall'entrata in vigore della legge Schroders, in un’analisi a cura di Maurice Hewins, Multi-Asset Strategist, spiega chi ne ha beneficiato e quali settori devono invece ancora vederne gli effetti.

VEICOLI ELETTRICI E BATTERIE


Un impatto positivo c’è stato sui veicoli elettrici, le cui vendite sono aumentate del 54% nel primo trimestre del 2023 e ora rappresentano un'auto su 12, favorite dalla combinazione di tagli ai prezzi, crediti d'imposta e maggiori capacità produttive. Tesla, Hyundai, Kia, Ford, GM e BMW sono solo alcune delle case di alto profilo che stanno investendo miliardi di dollari. E per quanto riguarda le batterie, da quando è stato approvato l'IRA la capacità produttiva USA è cresciuta più che in Europa e persino in Cina, spingendo le aziende a riallocare gli investimenti negli USA, come nei casi di Volkswagen e Northvolt.

NEL SOLARE FAVORITE LE AZIENDE NAZIONALI


Nel solare, le aziende con impianti in USA hanno registrato un'enorme crescita della domanda, di cui hanno beneficiato aziende come First Solar, produttore di moduli solari che ha già venduto tutta la disponibilità fino al 2026 e sta firmando contratti per il 2026-2030. Diverso il discorso per gli sviluppatori di progetti rinnovabili che devono adempiere a una serie di prescrizioni sulla provenienza dei prodotti con norme che non chiariscono bene se un sottocomponente debba essere prodotto negli USA o possa essere acquistato all'estero. Inoltre, la produzione di celle, dominata dalla Cina, sarebbe un'industria nuova di zecca in USA e il suo pieno avvio richiederà tra 24 e 36 mesi, con costi potenziali sconosciuti.

IDROGENO IN RITARDO MA PUO’ RECUPERARE


Anche per l’Idrogeno l'IRA ha introdotto sussidi estremamente generosi ma i progressi nei progetti su larga scala sono stati lenti a causa degli alti prezzi dell'energia, dei costi di manodopera e dei problemi di produzione, oltre che della scala generale e della complessità dei nuovi progetti. Rispetto a eolico, solare e veicoli elettrici, il mercato USA dell'idrogeno è ancora agli inizi, ha ancora meno di 0,17GW di capacità installata di elettrolizzatori, ben lontano dall'obiettivo del Dipartimento dell'Energia e dell'AIE di circa 45GW per il 2030. Ma Schroders resta ottimista sul fatto che i progressi aumenteranno nella seconda metà del decennio, man mano che la tecnologia sarà ulteriormente sviluppata e collaudata.

CATTURA E STOCCAGGIO DI CARBONIO


Nell'IRA sono stati anche inclusi crediti d'imposta per la cattura e lo stoccaggio del carbonio mentre l'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente ha proposto norme che impongono riduzioni delle emissioni in base alle capacità di tecnologie come la CCS, con un approccio "bastone e carota" per incoraggiarne l'adozione. Ma l’Agenzia ha di fronte diversi ostacoli anche perché è responsabile dell'approvazione dei pozzi di stoccaggio la cui approvazione richiede diversi anni.

LE IMPLICAZIONI PER GLI INVESTITORI


L'IRA non risolve tutti i problemi per gli investitori che vogliono investire nelle tecnologie pulite, restano problemi legati a autorizzazioni, pressioni inflazionistiche, catene di approvvigionamento, code per l'interconnessione alla rete. Ma la regolamentazione può spesso accelerare i progressi, come con la tariffazione del carbonio dell'UE. Ma l'IRA rappresenta una politica stabile e a lungo termine senza precedenti che dovrebbe alimentare la fiducia negli USA e nella generazione solare ed eolica, mentre il sostegno finanziario che migliorerà notevolmente la redditività delle aziende di tecnologie pulite nel prossimo decennio.

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