L'apertura dei mercati

Borse in rosso in attesa del Pil europeo e dei verbali Fed

Avvio cauto per le Borse europee, appesantite dai timori sull’economia cinese e dai dati sull’economia americana che potrebbero sostenere una posizione più aggressiva da parte della Federal Reserve

di Antonio Cardarelli 16 Agosto 2023 09:09

financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari
Partenza in rosso per i listini europei, con Piazza Affari maglia nera (Ftse Mib -1%) appesantita da Cnh e bancari. Sotto la parità anche Francoforte, Parigi e Londra.

IN SERATA LE MINUTE DELLA FED


Dopo il dato sulle vendite al dettaglio negli Usa, cresciute più del previsto, l’attenzione degli investitori è tornata sulle minute dell’ultima riunione della Fed, che verranno pubblicate in serata. Il timore è che la resilienza dell’economia possa fornire argomentazioni ai “falchi” della Fed. Posizione confermata dal presidente della Federal Reserve di Minneapolis, Neel Kashkari, che ha ribadito che, pur essendo scesa, l'inflazione “è ancora troppo alta”. Il mercato teme quindi che i tassi possano rimanere elevati più a lungo, anche se al momento i future sui Fed Funds continuano a considerare probabile al 90% il mantenimento dello status quo nel vertice di settembre della banca centrale Usa.

ATTESA PER IL PIL DELL’EUROZONA


Sul fronte europeo, alle 11 è atteso il dato sul Pil dell’Eurozona del secondo trimestre, con una crescita attesa dello 0,6% su base annua. Inoltre, sono in arrivo i dati sugli occupati e sulla produzione industriale di giugno. Nel Regno Unito arrivano segnali incoraggianti dall’inflazione, scesa a +6,8% a luglio su base annua dopo il +7,9% del mese precedente. La lettura è in linea con le previsioni per quanto riguarda il dato annuo. I prezzi alla produzione sono calati del 3,3% annuo sempre nel mese di luglio, registrando un'ulteriore frenata rispetto al -2,9% di giugno.

CINA, PREOCCUPA IL SETTORE IMMOBILIARE


La Borsa di Tokyo ha chiuso le contrattazioni in calo dell'1,46% sulla scia della negativa performance di Wall Street i cui indici hanno perso oltre un punto percentuale nella seduta di Ferragosto. L'indice Nikkei ha chiuso a 31766,82 punti mentre il più ampio Topix è arretrato dell'1,29% a 2260,84 punti. Il settore immobiliare continua a preoccupare l’economia cinese: i prezzi delle case sono in calo e aumentano i dubbi che il più grande promotore immobiliare del Paese, Country Garden, possa rispettare gli obblighi obbligazioni. Gli indici di Hong Kong e Shanghai continuano a perdere terreno nonostante il taglio dei tassi di interesse sui finanziamenti di 15 punti base.

PETROLIO IN CALO


Sul mercato valutario, l'euro passa di mano a 1,0924 dollari da 1,0919 lunedì in chiusura. Sul fronte dell'energia, i prezzi del petrolio sono ancora in calo per le preoccupazioni sull’economia cinese: il future ottobre sul Brent cede lo 0,28% a 84,65 dollari al barile, mentre i contratti per settembre sul Wti segnano -0,3% a 80,75 dollari. In rialzo del 9,5% a 42,5 euro al megawattora il prezzo del gas naturale ad Amsterdam.

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