L'apertura dei mercati
Cina e Fed frenano le Borse europee
Avvio in rosso per i listini nell’ultima seduta della settimana. Prezzo del petrolio stabile, in calo il Bitcoin sulle voci di uscita di Elon Musk
di Antonio Cardarelli 18 Agosto 2023 09:16
Partenza in rosso per le Borse europee. Il Ftse Mib di Milano cede lo 0,3%, con le banche di nuovo in calo, mentre Francoforte e Parigi sono in rosso di quasi mezzo punto percentuale.
Sugli indici europei pesa anche la notizia della bancarotta di Evergrande, che ha presentato istanza presso un tribunale Usa. A Wall Street, invece, l’attenzione rimane concentrata sulle mosse della Fed. Secondo le previsioni degli analisti, raccolte dal FedWatch Tool di Cme Group, c’è l'87,5% di possibilità che la Banca centrale statunitense decida, nella prossima riunione di settembre, di tenere i tassi d'interesse fermi. Nella seduta di ieri sugli indici ha pesato il rialzo dei rendimenti dei titoli del Tesoro, con quelli del decennale e del trentennale arrivati ai massimi, rispettivamente, dal 2007 e dal 2011.
Sul mercato valutario, il cambio tra euro e dollaro si mantiene sotto quota 1,09 dopo che i verbali dell'ultimo vertice della Fed hanno mostrato che le preoccupazioni sull'inflazione si mantengono in primo piano: la moneta unica vale 1,0885 dollari da 1,0876 ieri in chiusura. Poco mosso il prezzo del petrolio: il future ottobre sul Brent segna +0,1% a 84,20 dollari al barile, mentre la consegna settembre sul Wti sale dello 0,19% a 80,54 dollari (+0,16% a 80,03 il contratto per ottobre). In rialzo dell'1,6% a 37,4 euro al megawattora il gas naturale ad Amsterdam. Sul fronte delle criptovalute, il Bitcoin è in calo del 4,5% dopo aver toccato un minimo a 25.314 dollari e si prepara ad accusare la peggior performance settimana da tre mesi sulla scia delle indiscrezioni secondo le quali la SpaceX di Elon Musk avrebbe liquidato le proprie posizioni.
OCCHI PUNTATI SULLE MOSSE FED
Sugli indici europei pesa anche la notizia della bancarotta di Evergrande, che ha presentato istanza presso un tribunale Usa. A Wall Street, invece, l’attenzione rimane concentrata sulle mosse della Fed. Secondo le previsioni degli analisti, raccolte dal FedWatch Tool di Cme Group, c’è l'87,5% di possibilità che la Banca centrale statunitense decida, nella prossima riunione di settembre, di tenere i tassi d'interesse fermi. Nella seduta di ieri sugli indici ha pesato il rialzo dei rendimenti dei titoli del Tesoro, con quelli del decennale e del trentennale arrivati ai massimi, rispettivamente, dal 2007 e dal 2011.
PETROLIO STABILE, GIÙ IL BITCOIN
Sul mercato valutario, il cambio tra euro e dollaro si mantiene sotto quota 1,09 dopo che i verbali dell'ultimo vertice della Fed hanno mostrato che le preoccupazioni sull'inflazione si mantengono in primo piano: la moneta unica vale 1,0885 dollari da 1,0876 ieri in chiusura. Poco mosso il prezzo del petrolio: il future ottobre sul Brent segna +0,1% a 84,20 dollari al barile, mentre la consegna settembre sul Wti sale dello 0,19% a 80,54 dollari (+0,16% a 80,03 il contratto per ottobre). In rialzo dell'1,6% a 37,4 euro al megawattora il gas naturale ad Amsterdam. Sul fronte delle criptovalute, il Bitcoin è in calo del 4,5% dopo aver toccato un minimo a 25.314 dollari e si prepara ad accusare la peggior performance settimana da tre mesi sulla scia delle indiscrezioni secondo le quali la SpaceX di Elon Musk avrebbe liquidato le proprie posizioni.
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