Società in crisi
Il colosso immobiliare cinese Evergrande dichiara bancarotta
Il gigante del settore immobiliare, pesantemente indebitato, ha presentato istanza presso un tribunale Usa. Giù i listini asiatici, Hong Kong cede l’1,7%
di Antonio Cardarelli 18 Agosto 2023 08:37
La crisi del mercato immobiliare cinese diventa sempre più importante. Come riportato dalla Cnn, il colosso immobiliare Evergrande ha dichiarato bancarotta presso una corte di New York presentando istanza di protezione dal fallimento secondo il capitolo 15. Questa procedura permette ai giudici americani di garantire il riconoscimento di un procedimento di insolvenza o ristrutturazione del debito che coinvolge Paesi stranieri.
Nel 2021 Evergrande era andata in insolvenza a causa del forte indebitamento. Il mese scorso il colosso immobiliare cinese aveva dichiarato di aver perso capitale per 81 miliardi di dollari nel 2021 e nel 2022. La società, secondo i documenti depositati presso la Sec, ha un debito di 340 miliardi di dollari. Lo scorso marzo Evergrande aveva presentato un piano di ristrutturazione per rimborsare i creditori internazionali.
La notizia ha appesantito gli indici azionari asiatici, già messi a dura prova dalle difficoltà di un altro colosso del mercato immobiliare cinese, Country Garden. L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso la settimana con una perdita dello 0,55%, ai minimi da due mesi e mezzo. L’indice Hang Seng di Hong Kong, a poco dalla chiusura, perde l’1,7% mentre Shanghai cede lo 0,7%. Le promesse del governo e il taglio dei tassi della banca centrale, finora, non hanno dato gli effetti sperati.
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INSOLVENTE NEL 2021
Nel 2021 Evergrande era andata in insolvenza a causa del forte indebitamento. Il mese scorso il colosso immobiliare cinese aveva dichiarato di aver perso capitale per 81 miliardi di dollari nel 2021 e nel 2022. La società, secondo i documenti depositati presso la Sec, ha un debito di 340 miliardi di dollari. Lo scorso marzo Evergrande aveva presentato un piano di ristrutturazione per rimborsare i creditori internazionali.
GIÙ I LISTINI ASIATICI
La notizia ha appesantito gli indici azionari asiatici, già messi a dura prova dalle difficoltà di un altro colosso del mercato immobiliare cinese, Country Garden. L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso la settimana con una perdita dello 0,55%, ai minimi da due mesi e mezzo. L’indice Hang Seng di Hong Kong, a poco dalla chiusura, perde l’1,7% mentre Shanghai cede lo 0,7%. Le promesse del governo e il taglio dei tassi della banca centrale, finora, non hanno dato gli effetti sperati.
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