Mercato Usa

Wall Street, si allarga la base del rialzo alimentato da mega cap e Intelligenza Artificiale

AllianceBernstein rileva che ad alimentare i guadagni azionari negli Usa è un numero via via maggiore di titoli: ecco come cogliere il potenziale sotto la superficie per costruire portafogli che generino rendimenti stabili a lungo

di Stefano Caratelli 19 Agosto 2023 09:30

financialounge -  AllianceBernstein intelligenza artificiale Wall Street
Per gran parte del 2023 ad alimentare i guadagni dell’azionario USA sono stati solo 10 titoli, ma forse anche il resto del mercato si sta mettendo in moto. Si tratta di una buona notizia per quei gestori attivi che mirano ad attingere a fonti diversificate di rendimenti a lungo termine in grado di resistere a condizioni macroeconomiche complesse. Lo sottolinea AllianceBernstein in un approfondimento sulla spinta arrivata su Wall Street dall’entusiasmo per l’Intelligenza Artificiale come nuovo filone di investimento azionario per la crescita, rilevando che ad alimentare i guadagni delle azioni USA è un numero via via maggiore di titoli.

RALLY ALIMENTATO DALL’ENTUSIASMO PER L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE


I primi 10 titoli dell’indice S&P 500 hanno messo a segno un rally da capogiro. Ad attirare gli investitori verso le mega cap, specialmente nei settori legati a tecnologia e internet, è stato l’entusiasmo per l’Intelligenza Artificiale. Nei primi cinque mesi del 2023 i primi 10 titoli dell’S&P 500 per capitalizzazione hanno generato il 104,1% dei guadagni dell’indice, pari al 9,5%. A metà anno la capitalizzazione di mercato di Apple e Alphabet si era espansa rispettivamente di quasi 1.380 miliardi di dollari rispetto a fine 2022.

UN RIALZO PER QUASI IL 70% DOVUTO A 10 TITOLI


Un fenomeno di estrema concentrazione di mercato. A fine luglio il contributo degli stessi 10 titoli al risultato dell’intero anno, pari al 19,5%, ammontava al 69,2%. In altre parole, osserva AllianceBernstein, i circa 490 emittenti che costituiscono il resto del principale indice di Wall Street, hanno generato meno del 31% dei guadagni.  Anche dopo il recente ampliamento della platea, da un punto di vista storico la concentrazione dei rendimenti in un numero di titoli così ristretto risulta estrema. Negli ultimi tre decenni, solo nel 2007 i 10 titoli di maggiori dimensioni hanno contribuito maggiormente, in un unico anno solare, in termini di rendimenti.

ALLA RICERCA DEL POTENZIALE SOTTO LA SUPERFICIE


AllianceBernstein consiglia agli investitori di scoprire i titoli con un buon potenziale di crescita sotto la superficie, notando che senza dubbio alcuni dei colossi del settore tecnologico rappresentano buoni investimenti, se detenuti con ponderazioni adeguate e in linea con la strategia del portafoglio. Ma aggiunge che gli investitori che detengono tutti i titoli mega cap secondo le stesse ponderazioni elevate degli indici di riferimento sono vulnerabili a un’inversione del sentiment potenzialmente dolorosa.

IL NASDAQ REAGISCE AI RISCHI POSTI DALLA CONCENTRAZIONE


L’indice Nasdaq, ad alto contenuto tecnologico, ha riconosciuto i rischi posti dalla concentrazione del mercato mettendo in atto un ribilanciamento straordinario delle proprie ponderazioni a luglio, proprio per limitare l’impatto dei titoli di maggiori dimensioni. In passato gli episodi di forte concentrazione del mercato hanno dato il passo tipicamente a periodi in cui a contribuire ai rendimenti è stata una platea più ampia di titoli.

GENERARE RENDIMENTI STABILI DI LUNGO PERIODO


Sotto la superficie del mercato di oggi, ad avviso di AllianceBernstein, gli investitori possono trovare un’ampia gamma di società con valutazioni interessanti in senso relativo e solide prospettive di crescita. Attingendo a fonti di crescita variegate, AllianceBernstein ritiene che sia possibile posizionare il portafoglio per evitare il rischio di concentrazione e generare stabili rendimenti nel lungo periodo.

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