Asset allocation

Morgan Stanley IM: ecco come investire in una fase di rialzi dei tassi

Le banche centrali mantengono un atteggiamento ancora restrittivo, anche se si avvicina la fine del ciclo di rialzi dei tassi. In questo scenario, meglio l’azionario small cap statunitense rispetto a quello europeo. Tra i titoli di Stato da preferire quelli della Grecia

di Fabrizio Arnhold 29 Agosto 2023 08:00

financialounge -  Andrew Harmstone Jim Caron mercati Morgan Stanley Investment Management
L’inflazione mostra segni di rallentamento ma resta ancora su livelli preoccupanti. Da Jackson Hole, Jerome Powell ha spiegato che la Fed procederà con cautela per valutare i prossimi rialzi dei tassi. La Bce manterrà un atteggiamento restrittivo anche per i prossimi mesi, con l’intento di riportare l’inflazione all’obiettivo del 2%. Per la maggior parte degli investitori ci si sta avvicinando alla fine del ciclo di rialzi, ma la volatilità resta elevata. “Rimaniamo per posizionati per gestire i rischi di eventi estremi”, commentano Andrew Harmstone, Managing Director Global Balanced Risk Control Team e Jim Caron Managing Director Global Balanced Risk Control Team di Morgan Stanley Investment Management.

AZIONARIO STATUNITENSE


“Nell’azionario statunitense, siamo passati da un posizionamento neutrale a un sovrappeso, alla luce dell’ottimo andamento del mercato del lavoro e della ripresa dei margini di utile societari – proseguono nell’analisi i due gestori di Morgan Stanley IM -. La fase favorevole dei fondamentali sta iniziando a favorire l’azionario statunitense e ad abbandonare quello dell’Eurozona”. In questo scenario, è da preferire l’azionario small cap statunitense perché, in caso di atterraggio morbido, queste sono le società con le valutazioni migliori.

AZIONARIO EUROPEO


Per quanto riguarda l’azionario europeo, Morgan Stanley IM è passata da un posizionamento neutrale a un sottopeso poiché “l’economia europea sta manifestando segni di debolezza e i margini di utile delle società rischiano l’inversione dopo il picco toccato da questa classe di attivo”, proseguono Harmstone e Caron. Per quanto riguarda il settore bancario, si passa da un posizionamento positivo a uno neutrale, a fronte della deludente crescita economica e della stretta monetaria operata dalla Bce.

TITOLI DI STATO


Migliora il posizionamento, da neutrale a positivo, sui titoli di Stato della Grecia visto che “le obbligazioni greche presentano valutazioni trasversali eque”, proseguono gli esperti di MSIM. Aumenta il peso del debito sovrano dei mercati emergenti, in valuta locale, che passa da un posizionamento neutrale e un sovrappeso. “Nel contesto attuale questa classe di attivo offre vantaggi in termini di diversificazione e presenta una minore sensibilità ai tassi di interesse, oltre a offrire rendimenti più elevati rispetto ai tradizionali titoli obbligazionari sicuri investment grade”, concludono i due gestori di Morgan Stanley Investment Management. “Allo stesso tempo, abbiamo operato alcune prese di profitto riducendo il sovrappeso nelle obbligazioni messicane a breve scadenza”.

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