La svolta
Altro che tassi alti a lungo, verso metà 2024 la Fed inizierà a tagliarli
Ecco il possibile scenario a cui il mercato sotto traccia continua a guardare
di Controredazione 30 Agosto 2023 08:00
A Jackson Hole il governatore della Federal Reserve Powell ha detto che la lotta all’inflazione non è finita e che quindi sono possibili ulteriori rialzi dei tassi. Molti frettolosamente sono corsi a parlare di nuovo di un Powell “falco” e di tassi destinati a restare alti, senza tagli, sul lungo periodo, ma la verità è che più che falco il numero della Fed è stato prudente e che già il prossimo anno potremmo davvero vedere primi tagli al costo del denaro e quindi un cambio di rotta della politica monetaria
La politica restrittiva delle banche centrali messa in atto per riportare l’inflazione su valori accettabili ha funzionato e sta funzionando, questo il punto da cui partire. Il trend dell’inflazione è al ribasso e continuerà così. E proprio da questo punto, da questo scenario parte la Fed. Sì, come ha detto Powell ci potrà essere ancora un aggiustamento al rialzo dei tassi, magari tra ottobre e novembre, ma di ultimi aggiustamenti ormai si tratta, il grosso è stato fatto. E con una curva dei prezzi in rientro, normale che a un certo punto ci sarà un gap non più sostenibile coi tassi.
Dunque, Powell a Jackson Hole non ha aperto a una nuova fase “strategica” di politica monetaria restrittiva, ha semplicemente fatto appunto capire che qualcosa va ancora fatto più in chiave tattica, verrebbe da dire, e poi, prudenzialmente, ha evitato proprio di parlare del 2024 e di possibili primi tagli dei tassi. Forse, per evitare di scatenare subito una Wall Street che aspettava davvero di ascoltare e pesare ogni singola parola del discorso a Jackson Hole. Ma Powell è sicuramente il primo a sapere bene che, appunto, se l’inflazione continuerà a scendere verso il ribadito obiettivo del 2%, l’anno prossimo potrebbe diventare quasi inevitabile un primo taglio dei tassi. E la reazione tranquilla di Wall Street e degli altri listini al discorso di Powell dimostra che il mercato sta facendo proprio questo ragionamento.
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Dunque, dopo tanti rialzi dei tassi consecutivi, che hanno messo a dura prova mercati che comunque hanno ancora una volta mostrato una forte dose di resilienza, il 2024 potrebbe essere, finalmente, l’anno del cambio di strategia. Un primo taglio ovviamente sarebbe un segnale fortissimo per i mercati. Al di là appunto di storytelling sostanzialmente sbagliati sul “Powell falco”, i mercati sotto traccia continuano a guardare proprio a questo possibile scenario incoraggiante per il prossimo anno. Quando potrebbe avvenire il primo taglio dei tassi? Verso la metà del 2024, tra il secondo e il terzo trimestre, lì potrebbero forse crearsi le condizioni. Powell, non falco ma prudente e molto concreto, va avanti. E i mercati sembrano sempre più oggettivamente seguire.
INFLAZIONE DESTINATA A CONTINUARE A SCENDERE
La politica restrittiva delle banche centrali messa in atto per riportare l’inflazione su valori accettabili ha funzionato e sta funzionando, questo il punto da cui partire. Il trend dell’inflazione è al ribasso e continuerà così. E proprio da questo punto, da questo scenario parte la Fed. Sì, come ha detto Powell ci potrà essere ancora un aggiustamento al rialzo dei tassi, magari tra ottobre e novembre, ma di ultimi aggiustamenti ormai si tratta, il grosso è stato fatto. E con una curva dei prezzi in rientro, normale che a un certo punto ci sarà un gap non più sostenibile coi tassi.
IL POSSIBILE TAGLIO DEI TASSI IL PROSSIMO ANNO
Dunque, Powell a Jackson Hole non ha aperto a una nuova fase “strategica” di politica monetaria restrittiva, ha semplicemente fatto appunto capire che qualcosa va ancora fatto più in chiave tattica, verrebbe da dire, e poi, prudenzialmente, ha evitato proprio di parlare del 2024 e di possibili primi tagli dei tassi. Forse, per evitare di scatenare subito una Wall Street che aspettava davvero di ascoltare e pesare ogni singola parola del discorso a Jackson Hole. Ma Powell è sicuramente il primo a sapere bene che, appunto, se l’inflazione continuerà a scendere verso il ribadito obiettivo del 2%, l’anno prossimo potrebbe diventare quasi inevitabile un primo taglio dei tassi. E la reazione tranquilla di Wall Street e degli altri listini al discorso di Powell dimostra che il mercato sta facendo proprio questo ragionamento.
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Dunque, dopo tanti rialzi dei tassi consecutivi, che hanno messo a dura prova mercati che comunque hanno ancora una volta mostrato una forte dose di resilienza, il 2024 potrebbe essere, finalmente, l’anno del cambio di strategia. Un primo taglio ovviamente sarebbe un segnale fortissimo per i mercati. Al di là appunto di storytelling sostanzialmente sbagliati sul “Powell falco”, i mercati sotto traccia continuano a guardare proprio a questo possibile scenario incoraggiante per il prossimo anno. Quando potrebbe avvenire il primo taglio dei tassi? Verso la metà del 2024, tra il secondo e il terzo trimestre, lì potrebbero forse crearsi le condizioni. Powell, non falco ma prudente e molto concreto, va avanti. E i mercati sembrano sempre più oggettivamente seguire.
