Caro-carburanti
Bonus benzina da 150 euro, ecco cosa c’è da sapere
Il governo sta ragionando sull’introduzione di un bonus da 150 euro, riservato a famiglie con un Isee inferiore a 25mila euro. Un taglio delle accise costerebbe circa 10 miliardi di euro un più
di Fabrizio Arnhold 5 Settembre 2023 09:00
Il prezzo della benzina corre. La media nazionale dei prezzi praticati alla pompa è in crescita. In base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit, aggiornati alle 8 del 3 settembre, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è 1,960 euro al litro (dai 1,957 euro della precedente rilevazione). Il prezzo medio del diesel self si attesta a 1,864 euro al litro. La benzina, con il servizio servito, supera abbondantemente i 2 euro al litro. Il governo sta valutando la possibilità di introdurre un bonus per venire incontro alle fasce più deboli della popolazione.
Nei giorni scorsi, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha parlato della possibilità di introdurre un bonus per limitare l’impatto del caro benzina. Tagliare le accise, come fatto dal precedente governo, costerebbe troppo e, in questo momento, con l’esecutivo che è alla ricerca di risorse per la Legge di Bilancio, non è una strada percorribile.
Il bonus carburante da 150 euro si potrà sommare ad altri bonus e dovrebbe essere riservato ai nuclei familiari con un reddito Isee inferiore a 25mila euro. Il governo sta ragionando su una modalità di assegnazione simile a quelle del bonus benzina. Gli aventi diritto, quindi, non dovranno richiedere il bonus carburante ma sarà l’Inps a verificare in automatico il rispetto del requisito Isee e a inoltrare gli incentivi alle famiglie.
Questa agevolazione peserebbe sulle casse delle Stato fino a 2 miliardi di euro. Fonti vicine al governo fanno sapere che le coperture non “sarebbero impossibili da trovare attingendo all’extragettito dell’Iva”. Il taglio delle accise sui carburanti, invece, avrebbe un costo di 13 miliardi di euro, quindi ben più alto rispetto al bonus carburante che riguarderebbe solo famiglie in difficoltà economica. Tagliare le imposte sui carburanti garantirebbe un vantaggio fiscale a tutta la popolazione. Con conseguenti costi che il governo faticherebbe oggi a gestire.
LA QUESTIONE DELLE RISORSE
Nei giorni scorsi, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha parlato della possibilità di introdurre un bonus per limitare l’impatto del caro benzina. Tagliare le accise, come fatto dal precedente governo, costerebbe troppo e, in questo momento, con l’esecutivo che è alla ricerca di risorse per la Legge di Bilancio, non è una strada percorribile.
BONUS BENZINA DA 150 EURO
Il bonus carburante da 150 euro si potrà sommare ad altri bonus e dovrebbe essere riservato ai nuclei familiari con un reddito Isee inferiore a 25mila euro. Il governo sta ragionando su una modalità di assegnazione simile a quelle del bonus benzina. Gli aventi diritto, quindi, non dovranno richiedere il bonus carburante ma sarà l’Inps a verificare in automatico il rispetto del requisito Isee e a inoltrare gli incentivi alle famiglie.
UN COSTO PER LO STATO DA 2 MILIARDI DI EURO
Questa agevolazione peserebbe sulle casse delle Stato fino a 2 miliardi di euro. Fonti vicine al governo fanno sapere che le coperture non “sarebbero impossibili da trovare attingendo all’extragettito dell’Iva”. Il taglio delle accise sui carburanti, invece, avrebbe un costo di 13 miliardi di euro, quindi ben più alto rispetto al bonus carburante che riguarderebbe solo famiglie in difficoltà economica. Tagliare le imposte sui carburanti garantirebbe un vantaggio fiscale a tutta la popolazione. Con conseguenti costi che il governo faticherebbe oggi a gestire.
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